Il Balletto di Roma in cena con “Il lago dei cigni, ovvero Il canto”

La stagione della danza dell’Accademia Filarmonica Romana si inaugura martedì 17 ottobre (ore 20.30) con il nuovo allestimento del Balletto di Roma Il lago dei cigni, ovvero Il canto in scena fino al 22 ottobre al Teatro Olimpico.

Fra i più stimati artisti contemporanei italiani, capace di garantire quell’originalità coreografica e registica che da sempre ne caratterizza le creazioni e il successo, Fabrizio Monteverde reinventa il più famoso dei balletti di repertorio classico su musica di Čajkovskij, in un percorso struggente di illusioni e memoria, che vede protagoniste nel ruolo del Cigno Nero Carola Puddu, giovanissima beniamina del pubblico della danza, nota anche per la loro partecipazione alla trasmissione “Amici”, e nel ruolo del Cigno Bianco Roberta De Simone stabilmente nel Balletto di Roma dal 2009, interprete di ruoli solistici e principali delle produzioni della compagnia.

Lo spettacolo consolida la collaborazione fra Filarmonica e Balletto di Roma, cui l’istituzione affida per il secondo anno consecutivo l’apertura della stagione della danza. La compagnia è fra l’altro appena rientrata da una fortunata tournée internazionale in Cina che ha concluso i festeggiamenti per il ventennale di un’altra fortunata produzione, Giulietta e Romeo, che proprio un anno fa, sempre con la coreografia di Monteverde, apriva la stagione 22-23 della Filarmonica. Una tournée impegnativa, sempre sold out, durata un mese con più di 5000 chilometri percorsi, che ha portato il Balletto di Roma nei principali teatri di 9 città, fra cui Pechino e Shangai.

Capolavoro del balletto, sintesi perfetta di composizione coreografica accademica e notturno romantico, di chiarezza formale e conturbanti simbologie psicoanalitiche, Il lago dei cigni è una favola senza lieto fine in cui i due amanti protagonisti, Siegfried e Odette, pagano con la vita la passione che li lega. Una di quelle “favole d’amore in cui si crede nella giovinezza” avrebbe detto Anton Čechov, scrivendo nell’atto unico Il canto del cigno (1887) di un attore ormai vecchio e malato che ripercorre in modo struggente i mille ruoli di una lunga carriera.

Con dichiarata derivazione intellettuale dallo scrittore russo, il Lago di Monteverde trova ne Il Canto il proprio naturale compimento drammaturgico e porta in scena un gruppo di “anziani” ballerini che, tra le fatiche di una giovinezza svanita e la nevrotica ricerca di un finale felice, ripercorrono gli atti di un ulteriore, “inevitabile” Lago.

Persi tra i ruoli di una lunga carriera, i danzatori stanchi di un’immaginaria compagnia decaduta si aggrapperanno ad un ultimo Lago, tra il ricordo sofferto di un’arte che travolge la vita e il tentativo estremo di rimandarne il finale. Individualità imprigionate in una coazione a ripetere, sabotatori della propria salvifica presa di coscienza oltre i ruoli di una vita svanita, gli interpreti ripercorreranno la trama di un Lago senza fine, reiterandovi gesti e legami nella speranza straziante di sopravvivere al finale di una replica interminabile. Condannata ad una perenne metamorfosi, donna a metà tra il bene e il male, Odette/Odile sarà cigno e principessa, buona e crudele, amante fedele e rivale beffarda. Metafora di un’arte che non conosce traguardo, cercherà sé stessa in un viaggio tormentato d’amore, tradimento, prigionia e liberazione. In un teatro in cui tutto ha inizio e nulla ha mai fine, andrà incontro agli stracci consumati di una vita d’artista con lo spirito bianco di una Venere per sempre giovane.

Sara Zuccari

Roma la Danza omaggia Bernini

La Danza omaggia Bernini: sulla scia dei numerosi eventi di danza e musica da lui ideati e allestiti all’interno di siti storici e culturali, Daniele Cipriani annuncia il suo progetto speciale per il Ministero della Cultura che si svolgerà alla Galleria Borghese di Roma, mercoledi 13 settembre alle 20,30 e 21,30. Una performance itinerante di danza tra le sale della Galleria Borghese che prende ispirazione dalla potenza teatrale dell’opera di uno dei più grandi e poliedrici artisti di tutti i tempi, Gian Lorenzo Bernini (1598-1680).

A rendere omaggio al geniale architetto/scultore/pittore, ideale rappresentante del barocco, saranno dei protagonisti della danza internazionale, Eleonora Abbagnato, già étoile dell’Opéra de Paris e direttrice del Corpo di ballo dell’Opera di Roma, Benjamin Pech, anch’egli già étoile dell’Opéra de Paris, e Sergio Bernal, già primo ballerino del Ballet Nacional de España. Con loro, i coreografi/danzatori Sasha Riva Simone Repele, ognuno dei quali condurrà il pubblico lungo un percorso immersivo, un viaggio tra suggestioni coreutiche, artistiche, storiche e architettoniche che porterà alla scoperta di opere, storie, miti e artisti, in un inedito dialogo tra antichità d’arte e modernità d’ispirazione, tra storia e contemporaneità.  Danzano, inoltre,  Rosaria Di MaroAlessio Rezza, étoile del Teatro dell’Opera di Roma, e altri ballerini del teatro capitolino.

Con un cast complessivo di dieci artisti, La Danza omaggia Bernini si concentra su tre capolavori del Bernini custoditi all’interno della Galleria Borghese – Il ratto di Proserpina, Apollo e Dafne, David – simboli di un’arte in grado di infondere movimento all’immobilità della materia e colore al candore della pietra. Il percorso si snoda dalla sala degli Imperatori, dominata dalla celebre scultura Il ratto di Proserpina, a quelle del David e di Apollo e Dafne, per concludersi nel monumentale salone di Mariano Rossi.

Dal balletto Le Parc (cor. Angelin Preljocaj), diventato uno dei cavalli di battaglia della celebre ballerina, Eleonora Abbagnato interpreterà due momenti clou:  il passo a cinque detto “dei Giardinieri” e, insieme a Benjamin Pech, il passo a due, detto “del bacio”. Sergio Bernal ci propone una danza di grande intensità dal lavoro da lui stesso creato in onore di un altro celebre scultore: Rodin. C’è attesa per la nuova creazione di Sasha Riva e Simone Repele, interpreti e autori sempre più apprezzati nel panorama tersicoreo mentre, ancora in chiave moderna, un momento particolarmente suggestivo sarà l’assolo creato da Adriano Bolognino, giovane coreografo tra i più apprezzati sull’attuale scena contemporanea, per la danzatrice Rosaria Di Maro, quasi una novella Galatea completamente ricoperta di creta.

La Danza omaggia Bernini, frutto dell’incontro tra espressioni artistiche differenti (danza, musica, e video design), presenta storie che appartengono a tutti, la proiezione danzante di stati d’animo che abitano il nostro mondo interiore, opere d’arte “in movimento” in un passaggio senza soluzione di continuità, da scene marmoree a momenti tersicorei: dall’attimo eterno della scultura a quello fuggente del gesto danzato.

Si rinnova il messaggio di una capitale accogliente e sperimentatrice che spalanca le porte di uno dei suoi luoghi simbolo, la Galleria Borghese, scrigno di capolavori artistici tra i più celebri al mondo, con uno spettacolo site-specific appositamente immaginato per farne risplendere di nuova luce la già straordinaria bellezza e per regalare al pubblico un’esperienza indimenticabile. Roma, città eterna e capitale d’eterna bellezza, punta sull’arte e la cultura quali strumenti d’elevazione dell’animo e del pensiero.

Sara Zuccari

Premio Internazionale Ginestra d’Oro 2023

Sabato 9 settembre 2023 alle ore 21.00 in Piazza Cesare Battisti nel  Comune di Marcellina, si svolgerà  la 23°esima edizione del Premio Internazionale Ginestra d’Oro per la Danza, riconoscimento annuale dedicato al mondo della danza e della cultura,  negli anni sono stati insigniti più di 100 personalità portando lustro e successo in ventidue anni di edizioni al Comune di Marcellina  diventando uno degli eventi più seguiti dell’area della sabina e della Valle dell’Aniene.

Sabato 9 settembre si consegneranno gli ambiti  Premi Internazionali Ginestra d’Oro 2023 alle ore 21.00 in Piazza Cesare Battisti a Marcellina, l’evento è organizzato dal Giornale della Danza, La scuola di danza La Gioia di Danzare e la Proloco di Marcellina, con il Patrocinio del Comune di Marcellina.

Tra i premiati della 23° edizione del Premio Internazionale Ginestra d’Oro spicca il riconoscimento alla carriera per la danza  andrà  all’étoile internazionale dell’Opera di Parigi, Direttore del Corpo di Ballo e della Scuola di danza del Teatro dell’Opera di Roma  Eleonora Abbagnato. Il riconoscimento per la televisione e la danza verrà assegnato alla Showgirl e prima donna di tanti varietà in Tv  Matilde Brandi. Un altro importantissimo premio Ginestra d’Oro alla carriera per la danza verrà conferito all’étoile internazionale Giuseppe Picone, già direttore del Corpo di Ballo del Teatro San Carlo di Napoli e Guest Star nei Teatri più importanti e famosi del mondo. Riceveranno il prestigioso premio per la danza le Stelle del Teatro dell’Opera di Roma l’étoile Susanna Salvi e il primo ballerino Michele Satriano. Quest’anno sarà  il coreografo Fabrizio Mainini a ricevere, per la seconda volta dopo 23 anni, l’ambito premio Ginestra d’Oro per la Danza e la Tv come coreografo. Il Premio Ginestra d’Oro alla formazione di danza verrà conferito al Maestro Gerardo Porcelluzzi, docente della Scuola di Danza del Teatro dell’Opera di Roma. Il premio speciale al valore, per aver sempre dimostrato nel suo ruolo impegno e  professionalità, verrà conferito all’Onorevole Alessandro Palombi. Infine il premio Ginestra d’Oro alla danza quest’anno verrà consegnato al manager e organizzatore di grandi eventi di danza Daniele Cipriani. Sempre per la danza verranno insignite Daniela Maccari, danzatrice e musa di Lindsay Kemp e Gaia Canichella per i successi ottenuti con la divulgazione della danze orientali.

Il premio, che nasce per iniziativa della Scuola di Danza La Gioia di Danzare  nel corso delle precedenti edizioni il premio Internazionale Ginestra d’Oro è stato conferito a personalità di spicco di livello internazionale del mondo della danza e del balletto, per citarne alcuni, come: Carla Fracci, Raffaella Carrà, Pippo Baudo, Claudio Baglioni, Mara Venier, Renzo Arbore, Fabrizio Frizzi, Giorgia Meloni,  Roberto Bolle, Raffaele Paganini, Don Lurio, Fabrizio Mainini, Misha Van Hoecke, Lindsay Kemp, Valter Zappolini, Andrè De La Roche, Silvio Oddi, Kledi Kkadiu, Ugo dell’Ara, Alberto Testa, Rossella Brescia, Igor Yebra, Franca Bartolomei, Laura Comi, Gaia Straccamore, Alessandra Amato, Alessandro Riga, Claudio Coviello, Luciano Cannito, Paola Jorio, Margherita Parrilla, Elettra Morini, Alessandra Celentano, Carmen Russo e Enzo Paolo Turchi e tanti altri..

Nel 2006 l’ètoile mondiale Carla Fracci  venne insignita del Premio Internazionale Ginestra d’Oro e in quell’occasione gli venne conferita la “Cittadinanza Onoraria di Marcellina”, evento che vede una targa affissa per ricordare il memorabile evento all’interno dell’edificio del Comune di Marcellina.

Sara Zuccari

Dal 17 al 20 agosto a Bassano B.Motion Danza: 21 appuntamenti in 4 giorni

Dal 17 agosto Operaestate passa il testimone a B.Motion, la sezione dedicata ai linguaggi del contemporaneo che fino al 20 agosto si concentra sulla danza. Attraverso performance in prima nazionale, attività di formazione, e una densa programmazione di spettacoli B.Motion Danza diventa un luogo di incontro a livello internazionale per la scena emergente della danza contemporanea.
La giornata del 17 agosto si apre alle ore 9 al Giardino Parolini con la consueta pratica fisica aperta a tutti e gratuita, quest’anno affidata ai Dance Well teachers, per delle classi Dance Well che torneranno anche il 18 e 19 agosto. A seguire, sempre al Giardino Parolini (e in caso di maltempo in Palestra Brocchi), gli incontri con gli artisti del programma dedicati al tema del repertorio, coordinati da Ariadne Mikou, dramaturg e ricercatrice.
Il programma di spettacolo inizia invece alle 16.00 nella Chiesa di San Giovanni con lo spettacolo To cut loose della coreografa francese Leila Ka, parte della selezione Aerowaves 2023, la piattaforma europea dedicata alla danza contemporanea. To cut loose è un salto nel vuoto senza rete di salvataggio, un atto di insolenza e ribellione, un desiderio indomabile di libertà: una performance in cui Leïla Ka appare in scena scalza, con una camicia semplice, mossa da un’energia vulnerabile e inar¬restabile, come quella di un leone in gabbia. Lo spettacolo sarà poi di nuovo in scena, in replica, anche alle 19.30.
Anche i Dance Well dancers, parte della comunità di danza per persone con Parkinson ma aperta a tutti, ora anche un progetto europeo sostenuto dal programma Creative Europe dell’Unione Europea, tornano protagonisti. Quest’anno nello spettacolo How to. A Score. Bassano. della coreografa norvegese Mia Habib dalle ore 16.30 nella Palestra del Liceo Brocchi; una prima nazionale, prodotta de Operaestate Festival e realizzata con il sostegno dell’Ambasciata di Norvegia in Italia. Per questa creazione Mia Habib si è ispirata a pratiche di danza per la creazione e coesione di nuove e diverse comunità, e ai temi del lutto e dell’ecologia. Accanto alle performance, il pubblico è invitato a visitare l’“archivio vivente” del progetto: creato dallo scenografo Liam Al Zafari, darà una chiave di accesso davvero unica al processo creativo. La performance sarà presentata ogni giorno dal 17 al 20 agosto, alla stessa ora.
Alle ore 18.00 al CSC San Bonaventura va in scena la creazione del giovane danzatore Aurelio Di Virgilio: Jeplane. Lo spettacolo nasce dal desiderio di ricostruire le dinamiche che si scatenano davanti a un paesaggio. L’orizzonte, l’appiattimento del mondo in una linea, il sentimento del futuro. Le proprietà specifiche di questo territorio sono instabilità e iridescenza. Jeplane è il luogo dei legami impossibili, invisibili, interrotti, in cui vedere un orizzonte insieme; e nasce dal desiderio di proiettarsi insieme oltre, e di aspettare fino l’ultimo raggio di sole.
La serata termina con un’altra prima nazionale: Fruit Tree di Lara Barsacq, in scena alle ore 21.30 al Teatro Remondini, con il sostegno di WBTD – Wallonie Bruxelles Theatre Danse. La coreografa e danzatrice belga si ispira ai Balletti russi, ed esplora diverse tematiche tra cui la femminilità, il rito di passaggio, la libertà e la forza. Uno spettacolo costruito come una cerimonia, in cui la gioia e la malinconia si fondono insieme, in una pièce intensa e sensuale, un’ode alla natura e un richiamo alla forza della vita.
Sara Zuccari

 Una noche con Sergio Bernal 

È il ballerino del momento, il protagonista assoluto della danza spagnola oggi. Quando appare nella penombra la sua silhouette, esile e possente al contempo, un frisson attraversa la platea. E al primo suo balzo felino il pubblico, già completamente ipnotizzato, sa senza il minimo dubbio che quel danzatore, flessuoso come un gatto e scattante come una pantera, è proprio lui: Sergio Bernal.

L’emozione sta per ripetersi con la tournée dello spettacolo Una noche con Sergio Bernal (“Una Notte con Sergio Bernal”) con la Sergio Bernal Dance Company che è partita in primavera, riscuotendo un enorme successo in molte città italiane. La compagnia al Festival La Versiliana (1 agosto), alla Scalinata San Bernardino, L’Aquila (2 agosto,) e poi a Catona Teatro, Reggio Calabria (3 agosto).

Insieme a Cristina Cazorla, iconica con la “bata de cola” (strascico) tradizionale del flamenco e presenza femminile di Una noche con Sergio Bernal, il carismatico il bailaor madrileno offrirà al pubblico italiano uno spettacolo in tutte le declinazioni spagnole della danza, dalle più tradizionali alle più sofisticatamente moderne, con però momenti anche di balletto classico. Coreografie originali come l’assolo Il cigno (coreografia di Ricardo Cue) in cui un quasi “desnudo” Bernal danza sulle celebri note di Camille Saint-Saëns, oppure El ultimo encuentro sulle note di Hable con ella di Alberto Iglesias (dalla colonna sonora del film omonimo di Pedro Almodóvar): danzato da Bernal con la Mendoza, questo balletto (sempre di Cue) narra di due amanti assomiglianti non poco a Fred Astaire e Ginger Rogers che, con movenze iberiche, danzano insieme un’ultima volta prima di lasciarsi per sempre.

Impossibile menzionare i numerosi brani che saranno offerti in Una noche con Sergio Bernal; spicca l’iconico Boléro sulle celeberrime note di Maurice Ravel; possiamo anche anticipare che il programma sarà ricco di momenti di flamenco e di intermezzi musicali e cantati dal vivo, come Siempre Lorca su testo del grande poeta spagnolo. Sempre della Sergio Bernal Dance Company sono gli artisti che suonano e cantano dal vivo: Daniel Jurado (chitarra), Roberto Lorente (voce) e Javier Valdunciel (percussioni). Insomma, lo spettacolo ci offre un visionario racconto per quadri in cui si fondono la tradizione iberica, l’eleganza della danza classica e il fuoco e la passione del flamenco, espressione e simbolo della cultura gitana. (Vedi programma allegato.)

Ci saranno altri appuntamenti per Sergio Bernal nel corso del 2023 e possiamo persino anticipare alcune importanti date del prossimo anno: 28 e 29 gennaio 2024: Auditorium Parco della Musica Roma – Las Estrellas del Flamenco con Sergio Bernal e 15,16 e 17 marzo 2024: Auditorium Parco della Musica – Les Étoiles.

Stella internazionale, popolarissimo in Italia soprattutto per le sue apparizione negli spettacoli a cura di Daniele Cipriani (ospite, nelle ultime settimane, in molti programmi TV), Bernal porta in scena il calore rovente del sole spagnolo, ma anche il suo fulgore, grazie alla duplice cifra della sua danza che sposa la forza della danza tradizionale spagnola con la luminosità del balletto classico. Lui è, come lo descrive il coreografo Ricardo Cue che firma alcune delle sue coreografie di maggior impatto, “la forza e la bellezza”. Di Bernal si può dire che incarna al contempo il vigore primordiale della danza iberica, alla ricerca del contatto con la terra, sposato con la raffinatezza estetica del danza classica, sempre in procinto di spiccare il volo poiché protesa verso l’aria.

Commenta Daniele Cipriani, che presenta Una noche con Sergio Bernal: “Sergio è il beniamino del gala Les Étoiles ed è stato tra i protagonisti di molti altri miei spettacoli. Con ognuno dei suoi spettacoli, l’amore del pubblico italiano per lui è andato crescendo (così come anche quello di Sergio per l’Italia che considera ormai la sua seconda patria): i suoi fan potranno ora goderselo in uno spettacolo tutto suo in cui sono certo che ancora una volta li manderà in visibilio con il suo flamenco scatenato (quando egli è, come si dice in termini gitani, posseduto dal suo “duende”), e il suo virtuosismo estremo.”

Al termine di questo spettacolo infuocato gli aficionados (ci sembra appropriato usare la parola spagnola) di Bernal avranno bisogno della freschezza delle fontane zampillanti dell’Alhambra di Granada… o forse di qualche goccia di “Sergio”, fragranza a lui ispirata e firmata della celebre creatrice di profumi Laura Bosetti Tonatto (collezione Les Étoiles di Daniele Cipriani). Una cosa è certa ed è che grazie all’esperienza di Una noche con Sergio Bernal, gli spettatori avranno già nelle narici il sensuale profumo di una notte nei celebri giardini di Spagna.

Sara Zuccari

 

Taormina Arte Eleonora Abbagnato in scena con “Giulietta”

Dopo la prima assoluta la scorsa estate al Teatro Romano di Verona, mercoledì 26 luglio il festival Taormina Arte ospiterà un grande evento di musica e danza a cura di Daniele CiprianiGiulietta, omaggio alla piccola grande donna immortalata da William Shakespeare e, dopo di lui, da innumerevoli pittori, musicisti, scrittori, registi e coreografi, che vedrà protagonista Eleonora Abbagnato, direttrice della scuola  e della Compagnia di Ballo del Teatro dell’Opera di Roma e già étoile dell’Opéra di Parigi. Nello spettacolo, in programma in data unica al Teatro Antico di Taormina alle ore 21:30, le arti della musica, della danza e della poesia si uniscono per dipingere a colori – ora delicati, ora vivissimi – un ritratto nuovo e inusuale della più celebre veronese di tutti i tempi.

Ad aprire la serata sarà un lavoro coreografico in cui la danza intreccia uno stretto legame con la poesia, La rose malade di Roland Petit (1973), ispirato alla poesia The Sick Rose di William Blake (1794): un passo a due di amore e di morte sull’Adagietto dalla Quinta Sinfonia di Gustav Mahler, creato per la leggendaria ballerina russa Maya Plisetskaya. Eleonora Abbagnato, che lo danzerà insieme a Giacomo Castellana, indosserà in questo ambito un bellissimo costume disegnato da Yves Saint Laurent.

A seguire, è in programma una composizione coreografica di Giorgio Mancini sulla West Side Story Suite per due pianoforti di Leonard Bernstein, dal titolo Rainbow, Love & Peace: un lavoro che ha come filo conduttore l’amore in tutte le sue sfaccettature e nel quale, al noto slogan della rivoluzione psichedelica degli Anni ’60, viene aggiunto un elemento che fa riferimento sia all’odierno riconoscimento dei diritti LGBT, sia alla pressante esigenza di ricercare una pace sul nostro pianeta.

West Side Story, celeberrimo musical con coreografie di Robbins, dal quale fu realizzato un film nel 1961 (recentemente rivisitato da Steven Spielberg) trasponeva la vicenda da Verona a New York; il balletto di Mancini, invece non ci parla di amanti provenienti da etnie diverse oppure da famiglie rivali: evoca invece l’amore tra persone dello stesso sesso, andando comunque ‘oltre l’arcobaleno’ per raggiungere una fratellanza più estesa. Molti “Giulietti”, e una “Giulietta”, si fanno rappresentanti dei temperamenti umani (qui sono sei, non più quattro), ognuno simboleggiato da un colore diverso della iconica “Rainbow Flag: danzano Rebecca Bianchi (Rosso-La vita), Simone Agrò (Giallo- La luce), Mattia Tortora (Verde – La natura), Gabriele Consoli (Arancione – La salute), Giacomo Castellana (Blu – La serenità), Ramon Agnelli (Viola- Lo spirito).

Il gran finale, Giulietta, sarà danzato sull’ouverture-fantasia di Ciaikovsky con le coreografie di Sasha Riva e Simone Repele. anche autori degli intermezzi coreografici Blanc et noir, con musica di Charles Ives, in programma nel corso della serata. La scenografia di quest’ultimo atto è di Michele della Cioppa, i costumi di Anna Biagiotti e il disegno luci di Alessandro Caso. Al contempo eterea e sensuale, impalpabile e volitiva, dal fascino senza tempo, Eleonora Abbagnato, rappresenta (piuttosto che un personaggio) “l’idea” di Giulietta quale simbolo dell’amore: amore tra uomo e donna, ma anche tra persone dello stesso sesso; amore tra adolescenti (come nella tragedia di Shakespeare), ma anche tra persone di età diverse. L’étoile danzerà infatti in scena con la figlia undicenne, Julia Balzaretti, che le assomiglia tantissimo e che interpreta una piccola Giulietta dei nostri giorni la quale, specchiandosi e immergendosi in sogni romantici ad occhi aperti, vede riflessa l’immagine della donna innamorata che diventerà. Le sorprese di questo balletto saranno tante: presente, futuro e anche passato (con reminiscenze di Capuleti e Montecchi) si fondono, mentre uno strano angelo custode, scandisce il tempo a giri di bicicletta. Insieme alle due ballerine danzeranno gli stessi coreografi, Riva e Repele.

Sara Zuccari

Roberto Bolle and Friends in scena a Caracalla 2023

Va in scena alle Terme di Caracalla di Roma l’attesissimo evento “Roberto Bolle and Friends” in programma dall’11 al 13 luglio 2023. Il gala della danza con uno dei più grandi ballerini icona mondiale Roberto Bolle, insieme ai migliori ballerini del momento.

“Roberto Bolle and Friends” rappresenta una vera e propria esplorazione nella bellezza e nell’incantesimo dell’arte coreografica. Roberto Bolle, figura di spicco nel mondo della danza, è non solo l’interprete principale di questi Gala, ma ne è anche il Direttore Artistico. Al suo fianco, i ballerini più eminenti a livello globale collaborano per creare un programma straordinario che affascina un pubblico sempre più ampio e diversificato. Questi Gala sono divenuti un potente veicolo per diffondere l’eccellenza della danza ad un pubblico vasto e variegato, attirando sia gli appassionati che i non addetti ai lavori. Bolle sfida continuamente i pregiudizi che relegano il balletto a mera espressione di nicchia, presentando sullo stesso palco opere classiche e innovative, interpretate dai massimi esponenti della danza mondiale. Si tratta di un’opportunità culturale di rara prestigio, un viaggio imperdibile attraverso stili e scuole di danza diversi che evocano emozioni sempre nuove. Divertimento e dramma, ironia ed eleganza, innovazione e tradizione si fondono sullo stesso palco, creando un’esperienza indimenticabile.

 

Roma, Caracalla Festival 2023
ROBERTO BOLLE & FRIENDS”

Roberto Bolle
Teatro alla Scala, Milano

Bakhtiyar Adamzhan
Astana Opera, Astana

António Casalinho
Bayerisches Staatsballett, Monaco di Baviera

Travis Clausen-Knight
International Guest Artist

Valentine Colasante
Opéra National de Paris, Parigi

Melissa Hamilton
The Royal Ballet, Londra

Maria Khoreva
Mariinsky Ballet, San Pietroburgo

Paul Marque
Opéra National de Paris, Parigi

Tatiana Melnik
Hungarian National Ballet, Budapest

Casia Vengoechea
International Guest Artist

e con la partecipazione del Maestro Alessandro Quarta
Light Designer Valerio Tiberi

Sara Zuccari

 

La Cenerentola di Rudolf Nureyev a Caracalla Festival 2023

Una ragazza maltrattata e in fuga da un padre alcolizzato; la scoperta da parte di un grande produttore cinematografico capace di trasformare una zucca in una fiammante Rolls-Royce; il debutto sul grande schermo e la conquista del cuore dell’attore principale. È ambientata nell’universo hollywoodiano degli anni Trenta la versione del balletto Cenerentola firmata dal grande Rudolf Nureyev, che il Corpo di Ballo del Teatro dell’Opera di Roma, diretto da Eleonora Abbagnato, propone nell’ambito del Caracalla Festival 2023 dal 1° al 4 luglio nel Teatro Grande delle antiche terme romane. Gli anni Trenta voluti da Nureyev si accostano così idealmente agli anni Cinquanta della Dolce vita della regia della Traviata di Lorenzo Mariani, anch’essa nel cartellone del Caracalla Festival di quest’anno.

Creata nel 1986 per l’Opéra di Parigi, questa rilettura in chiave moderna di una delle fiabe più popolari, su musiche di Sergej Prokof’ev, è proposta per la prima volta dal Corpo di Ballo del Teatro capitolino.

Nel corso della sua storia, Cenerentola ha subìto vari adattamenti e Nureyev si è divertito a trasportare la trama nell’universo hollywoodiano degli anni 30: scoperta da un produttore cinematografico, una fanciulla maltrattata, in fuga da un padre alcolizzato e da una matrigna odiosa, debutta sul grande schermo conquistando il cuore dell’attore principale.

«All’inizio temevo che la fiaba di Perrault sarebbe stata modificata abusivamente – aveva dichiarato Nureyev – ma i meccanismi della storia non sono cambiati. Tutto il dramma di Cenerentola nasce dalla paura di veder crollare il suo sogno, che qui è diventato un sogno cinematografico. Un sogno di un abito bianco, leggermente sfumato di rosa per rendere omaggio all’innocenza, e un tocco di glitter perché Cenerentola è un personaggio del mondo di oggi, sogna sola una cosa: diventare una star».

La musica di Sergej Prokof’ev è affidata alla bacchetta del giovane direttore Alessandro Cadario, al suo debutto con l’orchestra del Lirico capitolino.

Spetterà a Rebecca Bianchi far rivivere in scena le emozioni e i sogni di CenerentolaMichele Satriano sarà il suo principe, mentre Alessio Rezza il produttore cinematografico. Le due sorellastre Alessandra Amato e Susanna Salvi prenderanno lezioni di danza dal maestro Claudio Cocino. L’allestimento dell’Opéra National di Parigi è firmato da Petrika Ionesco per le scene e Hanae Mori per i costumi. Le luci sono curate da Jean-Michel Désiré, i video da Igor Renzetti e Lorenzo Bruno. Nella versione in tre atti di Nureyev, ripresa da Aleth FrancillonGillian Whittingham e Benjamin Pech con la supervisione di Eleonora Abbagnato, la partitura di Prokof’ev è mantenuta nella sua interezza. «La musica – aveva affermato il musicista – introduce il personaggio di Cenerentola mediante tre temi: il primo dei quali raffigura Cenerentola umiliata, il secondo Cenerentola sognatrice, il terzo, un tema largo, Cenerentola innamorata e felice». Composto faticosamente tra il 1940 e il 1944, il balletto andò in scena al Teatro Bol’šoj di Mosca il 21 novembre 1945 con la coreografia di Rostislav Zakharov e il libretto di Nikolaj Volkov.

Dopo la prima di sabato 1° luglio, lo spettacolo sarà replicato domenica 2 e martedì 4. Tutti gli spettacoli inizieranno alle ore 21.

Lo spettacolo sostituisce il previsto Strictly Gershwin, che non può andare in scena a causa di problemi di salute del coreografo Derek Deane. I biglietti precedentemente acquistati per Strictly Gershwin potranno essere commutati in biglietti per Cenerentola, mantenendo il posto scelto e contattando la biglietteria per la sostituzione. Le eventuali richieste di rimborso saranno possibili fino alla data della rappresentazione, consegnando i biglietti presso la Biglietteria del Teatro dell’Opera dal lunedì al sabato dalle 10 alle 18, domenica dalle 9 alle 13.30.

Sara Zuccari

Presentata la stagione di Balletto del Teatro dell’Opera di Roma diretto da Eleonora Abbagnato

Una stagione pensata in grande quella 2023/24 del Teatro dell’Opera di Roma, con scelte progettuali ambiziose e itinerari insoliti e il 25% di attività in più rispetto allo scorso anno.

La nuova stagione di balletto del Teatro dell’Opera di Roma prosegue in continuità con gli ultimi anni, potenziando il lavoro di valorizzazione della cultura ballettistica portato avanti da Eleonora Abbagnato. Accanto alla trilogia di Čajkovskij (Lo schiaccianoci, Il lago dei cigni, La bella addormentata), titoli e creazioni di autori che entrano nel repertorio del Corpo di Ballo. Étoiles, primi ballerini, solisti e tutta la compagnia del Lirico capitolino saranno impegnati in due tournée: a Parigi e Dubai con Les deux nuits, una serata che affianca Nuit Dansée di Giorgio Mancini e Nuit Romaine di Angelin Preljocaj e che vede protagonisti anche Eleonora Abbagnato e Friedemann Vogel; e a Barcellona, al Gran Teatre del Liceu, con Il lago dei cigni firmato da Benjamin Pech.

 

Chalmer firma un nuovo Schiaccianoci con i costumi di Falaschi

La danza parte con il tradizionale balletto delle festività natalizie, in scena anche la vigilia di Natale e di Capodanno. Dal 21 al 31 dicembre è in programma Lo schiaccianoci di Čajkovskij nella visione di Paul Chalmer in un nuovo allestimento firmato da Andrea Miglio per le scene e da Gianluca Falaschi per i costumi. Assieme alle stelle romane, i ruoli dei protagonisti sono affidati a Maia Makhateli e Victor Caixeta che tornano a danzare insieme dopo La Bayadère dello scorso febbraio. Sul podio Nir Kabaretti.

 

Al Teatro Nazionale due nuove creazioni

Il 2024 inizia con un programma dedicato ai nuovi talenti della coreografia. Al Teatro Nazionale, dal 31 gennaio al 2 febbraio, in scena due creazioni per il Corpo di Ballo. In apertura Yellow di Adriano Bolognino, vincitore del Premio Danza&Danza 2022 come coreografo emergente, alla prima esperienza con i danzatori del Lirico capitolino. Completa il dittico I died for love di Simone Repele e Sasha Riva che, dopo la fortunata esperienza della scorsa estate in Mass di Bernstein, tornano a collaborare con l’Opera di Roma. Il nuovo allestimento ha le scene di Michele Della Cioppa e i costumi di Anna Biagiotti. Musiche su base registrata.

 

Playlist di Forsythe nella serata dedicata alla danza contemporanea

Forte del successo delle ultime stagioni, dal 23 al 29 marzo si rinnova la formula del Trittico di danza, coraggiosamente voluta da Eleonora Abbagnato. La serata si apre con Playlist (Track 1, 2), in cui William Forsythe, in questo lavoro creato per l’English National Ballet nel 2018, ha saputo accostare classicismo e atletismo del balletto con i ritmi della musica new-soul e house. Segue Windgames di Patrick de Bana, realizzato nel 2013 per il Wiener Staatsballett sull’Opus 35 di Čajkovskij, che porta per la prima volta il suo linguaggio coreografico all’Opera di Roma. Conclude la serata Women, una creazione del brasiliano Juliano Nunes, uno dei più promettenti giovani coreografi al suo debutto a Roma, su musiche del pianista e compositore danese Alexander Mackenzie. Musiche su base registrata.

 

Fumi Kaneko debutta al Costanzi con Il lago dei cigni

Record di incassi alla prima del 2019, Il lago dei cigni firmato da Beniamin Pech ritorna in scena dal 19 al 27 giugno. Il tradimento, quello di Benno nei confronti del Principe, e quello involontario del Principe nei confronti di Odette, diventa il tema centrale di questa versione. Nei ruoli principali la giapponese Fumi Kaneko, al suo debutto al Costanzi, e il russo Vadim Muntagirov, entrambi primi ballerini del Royal Ballet di Londra. La musica di Čajkovskij è affidata alla bacchetta di Koen Kessels, direttore musicale del Royal Ballet.

 

La bella addormentata con Marianela Núñez e Reece Clarke

Dopo la pausa estiva, al Teatro Costanzi dal 14 al 22 settembre, va in scena La bella addormentata, ultimo dei tre balletti di Čajkovskij. Jean-Guillaume Bart ha lavorato a questo titolo concentrando la sua attenzione sulla coerenza drammaturgica, utilizzando la partitura di Čajkovskij nella sua interezza per dare una maggiore unità teatrale all’opera coreografica. Grande attesa per il ritorno della fuoriclasse Marianela Núñez, mentre Reece Clarke, Principal del Royal Ballet di Londra, al debutto al Costanzi, sarà il principe Desiré, ruolo che nella versione di Bart ha molto più spazio del solito. Sul podio Kevin Rhodes.

 

Per la prima volta a Roma Il rosso e il nero di Scholz

Entra nel repertorio della compagnia capitolina la creazione di Uwe Scholz Il rosso e il nero, in scena dal 26 ottobre al 2 novembre. Nei tre atti della sua composizione, Scholz è riuscito a dare una veste coreografica al celebre romanzo di Stendhal, cogliendo a pieno l’essenza del dramma, con un collage di musiche di Hector Berlioz. Arriva al Costanzi in un nuovo allestimento firmato da Ignasi Monreal per le scene e Anna Biagiotti per i costumi. Étoiles e primi ballerini dell’Opera faranno rivivere il triangolo passionale di Julien Sorel con Madame de Rênal e Mathilde de la Mole. Sul podio dell’orchestra romana, per la prima volta, Martin Georgiev.

 

Due lavori di Benjamin Millepied su musiche di Philip Glass per il Festival Equilibrio 2024

È dedicato interamente a Benjamin Millepied il programma in cartellone a febbraio alla Sala Petrassi dell’Auditorium Parco della Musica, in co-realizzazione con la Fondazione Musica per Roma nell’ambito del Festival Equilibrio 2024. Due lavori nati dalla visionarietà di Millepied e dallo stretto rapporto con la partitura di Philip Glass: Closer, arioso duetto tra un uomo e una donna, dall’impianto classico e dalla forte sensibilità moderna, e On the other side, terzo capitolo della trilogia Gems, una rivisitazione di Diamonds di Balanchine, creato nel 2016 e adesso proposto in una versione ripensata per i danzatori dell’Opera di Roma.

Sara Zuccari

Presentata la Stagione di Balletto del Teatro alla Scala

La Stagione di Balletto pensata dal Direttore Manuel Legris si compone di 7 titoli che spaziano dai classici ottocente-schi come Coppélia nella nuova veste di Alexei Ratmansky in apertura e La bayadère secondo Nureyev ai grandi titoli del Novecento, dall’Histoire de Manon di MacMillan alla Dame aux camélias di Neumeier e a lavori di Robbins e Balanchine, fino alla ripresa di Madina di Mauro Bigonzetti e Fabio Vacchi. Sul versante contemporaneo si punta anche sui nomi nuovi di Garrett Smith, Sol León e Paul Lightfoot, Simone Valastro. Un programma intenso e diversificato reso possi-bile dalla grande crescita della Compagnia negli ultimi anni.
In apertura una creazione, una nuova Coppélia firmata da Alexei Ratmansky, che nascerà alla Scala e conferma quanto sia fondamentale presentare creazioni classiche, e proseguire la collaborazione, già viva da diversi anni, tra Ratmansky e il Teatro alla Scala.

Il successivo programma è un trittico di firme contemporanee. La scelta si è indirizzata su coreografi che hanno già lavorato con compagnie e teatri prestigiosi, ma mai alla Scala, e ora porteranno la loro forza innovativa e originale nel nostro Teatro. Il coreografo americano Garrett Smith appartiene senza dubbio a questa categoria: presenteremo Reveal, un lavoro creato per lo Houston Ballet su musica di Philip Glass e mai presentato fuori dagli USA. Accoglieremo anche il famoso duo di coreografi, Sol León e Paul Lightfoot, con uno dei loro balletti iconici – Skew-Wiff – su musiche di Rossini, in una speciale combinazione fra coreografia contemporanea e musica classica. Simone Valastro presenterà una creazione, Memento, per un grande numero di ballerini. Per Valastro sarà un ritorno nel Teatro dove ha studiato e si è diplomato prima di realizzare la sua carriera all’Opéra di Parigi; e per la Scala e il suo Corpo di Ballo sarà una nuova produzione che viene affidata a una firma italiana.
Nella nuova Stagione avremo il ritorno di Madina: creazione, musicale e coreografica, di Fabio Vacchi e Mauro Bigonzetti, un lavoro completo, teatrale, che ha avuto il suo debutto in un momento difficile e che ora tornerà in scena final-mente nelle condizioni più adeguate, e ritroverà Roberto Bolle in questo ruolo così unico e speciale nel suo repertorio. Creazioni dunque, classiche e contemporanee, ma per bilanciare questa nuova Stagione il Direttore Manuel Legris ha pensato anche di presentare tre capolavori, di tre grandi e importanti coreografi, che sono già nel nostro repertorio e che ora consentiranno a una nuova generazione di ballerini di misurarsi con ruoli davvero mitici: la ripresa de La Bayadère di Rudolf Nureyev, con il nuovo allestimento firmato da Luisa Spinatelli, L’histoire de Manon di Kenneth Mac-Millan e La Dame aux camélias, che già ha ottenuto uno straordinario successo nelle precedenti rappresentazioni alla Scala e con la quale si rinnova e prosegue la collaborazione con John Neumeier.

Suggellano la Stagione due Maestri che sono assoluti punti di riferimento per il mondo della danza e del balletto: George Balanchine, con Theme and Variations, che riprendiamo dal repertorio ma con una nuova veste firmata da Luisa Spinatelli – e Jerome Robbins con Dances at a Gathering, un capolavoro di grande delicatezza su musica di Chopin, e The Concert, che sarà divertente anche per il pubblico. Con questi due lavori che presentiamo per la prima volta andiamo acolmare un vuoto e arricchiamo il nostro repertorio con una firma, quella di Jerome Robbins, ancora poco presente.
Anche nella nuova Stagione il Gala Fracci, alla sua terza edizione, ci permetterà di rendere omaggio alla danza nel nome della grande étoile e di convogliare in questa serata, accanto a pietre miliari del repertorio, sempre più uno sguardo alla creatività contemporanea. Lo stesso spirito anima anche lo spettacolo della Scuola di Ballo dell’Accademia Teatro alla Scala, tradizionale appuntamento scaligero dei giovani allievi. Per dare il giusto risalto alle importanti musiche dei balletti che presenteremo, è imprescindibile la collaborazione con i direttori d’orchestra: anche questa Stagione ci permette di proseguire il rapporto di collaborazione e fiducia instaurato con le bacchette di Paul Connelly, Michele Gamba, Kevin Rhodes e Simon Hewett, ma anche di inaugurare una nuova collaborazione con Fayçal Karoui che prima volta salirà sul podio per il balletto scaligero.

Sara Zuccari