Al via MAB 2024 il Premio Maria Antonietta Berlusconi

Domenica 9 giugno, il Teatro Manzoni di Milano sarà il palcoscenico della quindicesima edizione del Premio MAB. Il riconoscimento internazionale di Danza Classica intitolato a Maria Antonietta Berlusconi. L’evento, fortemente voluto dal figlio e Presidente MAB, Silvio Beretta, promette una serata ricca di emozioni e sorprese.

La serata, dedicata ai giovani e ai loro sogni, incarna l’idea della signora Etta, che all’Arte si leghino valori umani imprescindibili e capaci di costruire una società eticamente sana. Di qui, la volontà di celebrare non solo il talento, ma anche la virtù di quei ragazzi, che dedicano la propria Vita a traguardi nobili, abbracciando la disciplina, come viatico per la realizzazione di grandi obiettivi.

In apertura, commosso il ricordo di Silvio Berlusconi, affezionatissimo della manifestazione, da sempre partecipe, con l’affetto e l’attenzione che si dedica  ad un’intimità familiare, resa  trampolino per un sostegno solido e sentito all’impegno dei giovani. Silvio Berlusconi non mancava mai alla serata dedicata alla sorellina Etta e non perdeva occasione per plaudire all’impegno di una gioventù capace di sognare e di fare. Il momento è  stato affidato al soprano Yulia Merkudinova, artista dalla raffinata sensibilità, che ha interpretato l’aria ” Ebben.. ne andrò lontana” da La Wally di Catalani, simbolo di Amore e Libertà: valori cosi cari al Presidente.

Da un’idea di Julio Bocca (stella mondiale del Balletto e direttore artistico uscente, cui è stato consegnato il Premio alla Carriera, per la sua storia straordinaria e per aver realizzato l’ambizioso progetto di rendere la Danza e la Bellezza appannaggio di tutti, contro ogni forma di snobismo aristocratico), proprio sulla scia  di una fiducia appassionata nelle nuove generazioni, la giuria Senior, composta da personalità iconiche che hanno fatto la Storia del Premio, ha ceduto il testimone ai primissimi vincitori, oggi  professionisti affermati.  Fra loro, Salvatore Manzo ( vincitore  nel 2010, quando era poco più che un ragazzino pieno di voglia di emergere e ora étoile del Teatro San Carlo di Napoli), affianca la direttrice artistica 2024: Lizt Alfonso, da Cuba, artista mondialmente nota per aver proiettato  il rigore del Balletto in una dimensione creativa originale, grazie allo scambio vivo con linguaggi diversi e il costante dialogo con gli emergenti.

Presente anche la tradizionale giuria entertainment, composta da volti noti dello Spettacolo e della Cultura, a significare che la Bellezza parli a tutti, al di fuori da ogni tecnicismo. Sono intervenuti, fra gli altri, Ernst  e Frau Knam, che hanno realizzato la torta monumentale, per un compleanno cosi importante. 

Novità 2024 è il Press Corner che accoglie i direttori dei Media Partner di settore: Francesco Borelli per Dance Hall News, Agnese Omodei Sale per TuttoDanza e Sara Zuccari per Il Giornale della Danza, giornalista e critico di danza per Tgcom24 Mediaset. 

Moltissimi e giovanissimi i talenti accorsi da tutto il mondo e selezionati  nelle fasi preparatorie della serata. Eccellenti i finalisti, che si sono sfidati, con personalità e con la freschezza dei loro anni. Lontana da ogni competizione, la kermesse organizzata da Gisella Zilembo e presentata da Paolo Bosisio, ha avuto il sapore della condivisione e del confronto positivo, in nome di un Amore comune, quello per il Balletto. 

Nulla è stato dovuto per la partecipazione e importanti sono stati i riconoscimenti in denaro, nel segno di un mecenatismo, che da anni si dimostra vincente e che oggi cresce, anche grazie al contributo di imprenditori italiani che hanno risposto alla chiamata di MAB, decidendo di investire concretamente su progetti nati per i danzatori: un segnale culturale fondamentale in una società che oggi più che mai necessita di coltivare valori chiari e prospettive costruttive, come quelle che l’Arte sa offrire.

Balletto Teatro alla Scala: la nuova stagione

La crescita del Corpo di Ballo sotto la guida del Direttore Manuel Legris ha portato la produzione coreutica al centro dell’attività artistica del teatro, alla pari con la stagione d’opera. Nuovo pubblico, nuovi nomi che gli appassionati hanno imparato ad amare e cercare nelle locandine, a partire dalla prima ballerina étoile Nicoletta Manni; la presenza regolare di grandi coreografi ma anche di nuovi protagonisti del mondo della danza disegnano una linea artistica fortemente radicata nel balletto classico ma arricchita di decisive aperture al futuro, grazie anche all’eccezionale livello e alla versatilità che ha raggiunto la Compagnia.

La nuova Stagione porta a frutto il valore delle recenti produzioni e consolida i grandi sforzi che hanno permesso nel 2023 di riportare in scena titoli del nostro repertorio assenti da tempo e di potersi fregiare di nuove creazioni appositamente realizzate per la nostra Compagnia. Percorso che procede anche nel 2025, con una prima assoluta e cinque debutti scaligeri; nuovi ingressi in repertorio, sia sul versante classico che su quello più contemporaneo per una Stagione che conta otto programmi e un totale di tredici titoli, essendo alcune serate impostate a trittico, oltre allo spettacolo della Scuola di Ballo.

Il 2025 si apre con la ripresa più attesa nel periodo natalizio: Lo schiaccianoci nella coreografia di Rudolf Nureyev con lo storico allestimento di Nicholas Georgiadis, un classico che incanta la Scala dal 1969. Sempre di Nureyev torna in scena Il lago dei cigni nel mese di luglio, che giunse alla Scala per la prima volta nel 1990 con lo stesso coreografo nel ruolo ambiguo e speculare di Wolfgang/Rothbart. È invece un debutto per la Scala Paquita, nuova produzione in omaggio a Pierre Lacotte; scomparso nel 2023, considerato uno “specialista” nella ricostruzione di balletti del repertorio romantico, diede nuova vita a questo balletto all’Opéra di Parigi nel 2001 e che ora per la prima volta permette alla Compagnia scaligera di avere una Paquita in repertorio, non avendo mai presentato il balletto nella sua interezza e per l’occasione con un nuovo allestimento di Luisa Spinatelli. Sul fronte contemporaneo, a febbraio/marzo la Compagnia è impegnata nella prima assoluta di Carmen nuova creazione di Patrick de Bana sulle musiche di Rodion Ščedrin con la partecipazione della nostra étoile Roberto Bolle, incastonata in un trittico che vede la ripresa del gioiello coreografico di Angelin Preljocaj Annonciation (presentato alla Scala nel 2002 come unica compagnia italiana ad averlo in repertorio) e Solitude Sometimes di Philippe Kratz, creato lo scorso anno per i ballerini scaligeri su musiche di Thom Yorke e Radiohead. Aprile vedrà gli artisti della Compagnia immergersi nello stile di uno dei coreografi più originali del nostro tempo, Edward Clug, con il debutto scaligero di Peer Gynt. Dall’omonimo dramma in versi di Henrik Ibsen e con le musiche di Edvard Grieg, fu creato per il Balletto di Maribor di cui Clug è stato danzatore, poi coreografo e dal 2003 direttore artistico, conquistando fama internazionale per il suo linguaggio originale e la sua ispirazione artistica. Peer Gynt è un balletto in due atti, narrativo ma onirico, per un viaggio fisico e interiore con un evocativo impianto teatrale, un lavoro potente e avvincente, che coinvolgerà Corpo di Ballo, Orchestra e Coro dell’Accademia. A due grandi del Novecento saranno dedicati i mesi autunnali: settembre e ottobre nel nome di  John Neumeier con il trittico Aspects of Nijinsky, che vedrà per la prima volta alla Scala la sua originale lettura di tre capolavori Le Pavillon d’Armide, Petruška e L’après-midi d’un faune, simboli del fermento creativo dei Ballets Russes e dell’astro più splendente di questa rivoluzionaria avanguardia; in novembre la Serata William Forsythe – The Blake Works, che nel 2023 proprio alla Scala e con un inedito per la nostra compagnia ha portato a coronamento un progetto settennale di esplorazione nel tessuto musicale di James Blake.

A questa programmazione si aggiunge anche per il 2025 il Gala Fracci, che giungerà alla sua quarta edizione; ad ogni Stagione questo evento permette di rendere omaggio alla danza nel nome della grande étoile e di convogliare sempre più in questa serata, accanto a pietre miliari del repertorio, uno sguardo al nuovo e alla creatività contemporanea. Lo stesso spirito anima anche lo spettacolo della Scuola di Ballo dell’Accademia Teatro alla Scala, tradizionale appuntamento scaligero dei giovani allievi.

Per dare il giusto risalto alle importanti musiche dei balletti della Stagione è imprescindibile la collaborazione con i direttori d’orchestra: anche questa Stagione ci permette di proseguire il rapporto di collaborazione e fiducia instaurato con diverse bacchette ˗ tornano Valery Ovsyanikov, Paul Connelly, Vello Pähn, Simon Hewett ˗, ma anche di inaugurare una nuova collaborazione, con Victorien Vanoosten, cheprima volta salirà sul podio per il balletto scaligero.

Sara Zuccari

Luciana Savignano e Nicoletta Manni nel nome de “La luna” di Maurice Béjart

In scena per il terzo anno il  tributo della Scala e dei suoi artisti a Carla Fracci venerdì 19 aprile 2024, che è stata e rimane una figura cardine della storia della danza, fonte di ispirazione per generazioni di giovani, non solo nel mondo del balletto. Nel suo nome il Direttore del Ballo Manuel Legris ha voluto istituire un Gala, per celebrare in ogni Stagione la danza e il balletto con un ampio respiro internazionale, con uno sguardo che si amplia al nuovo e alla creatività contemporanea. La terza edizione vedrà protagonisti il Corpo di Ballo, i Primi ballerini, i Solisti, ospiti internazionali come Marianela Nuñez, Olga Smirnova, Roberto Bolle, Vadim Muntagirov, Jacopo Tissi e l’Orchestra del Teatro alla Scala, diretta da David Coleman.  

Tra il programma spiccala  firma di Maurice Béjart, che viene celebrata con il “passaggio” di due Stelle della Danza con un brano iconico, La luna, sull’Adagio dal Concerto per violino in mi maggiore di Johann Sebastian Bach, mitico assolo che modellò nel 1976 sulla unica e originale cifra artistica di Luciana Savignano. E sarà proprio la grande étoile a rimontare, nella sala prove del Teatro alla Scala, questo assolo in un simbolico passaggio di testimone per la nuova étoile, Nicoletta Manni.

Sara Zuccari

Il Corpo di Ballo del Teatro alla Scala in tour a Hong Kong e Shanghai

Dal 15 al 24 marzo il Balletto scaligero si esibirà in Cina, atteso al Grand Theatre dell’Hong Kong Cultural Centre, con Le Corsaire di Manuel Legris all’interno dell’Hong Kong Arts Festival, alla sua 52.ma edizione, e al Grand Theatre di Shanghai con Giselle. Otto recite e due produzioni con cui la Compagnia intraprende la sua sesta tournée in Cina, dopo il 2006, Anno dell’Italia in Cina, con recite a Hong Kong, Tianjin, Pechino e Shanghai, il 2014 a Hong Kong, il 2016 a Tianjin, Shanghai e Canton, il 2018 in due piazze consolidate, Shanghai e Tianjin e due nuove città, Xi’an e Macao e nel 2019 al National Centre for the Performing Arts (NCPA) di Pechino, dove ha inaugurato l’edizione 2019 dell’NCPA Dance Festival sul palcoscenico dell’Opera House.

Ad aprire le recite a Hong Kong dal 15 al 17 marzo sarà uno dei più recenti ingressi nel repertorio scaligero, Le Corsaire di Manuel Legris: prima sua opera di rilettura dei classici dell’Ottocento, creata nel 2016 e approdata per la prima volta alla Scala lo scorso anno, occasione per rimodulare sui ballerini scaligeri l’energia e i virtuosismi ma anche il lirismo e il romanticismo di uno dei più entusiasmanti e avventurosi ballet d’action del XIX secolo. Una trama resa più accessibile e chiara, una profonda attenzione alla musicalità e una sensibile attenzione alle relazioni tra i personaggi, il tutto esaltato dalle suggestioni orientaleggianti del sontuoso allestimento di Luisa Spinatelli, con molte sezioni create dallo stesso Legris e perle originali da Petipa nella versione di San Pietroburgo, sarà una grande vetrina per gli artisti del Corpo di Ballo.

Giselle, il balletto romantico per eccellenza sarà  in scena a Shanghai, Grand Theatredal 21 al 24 marzo, nell’indimenticabile coreografia di Coralli-Perrot, perfetta nella sua struttura, impreziosita dall’allestimento scaligero di Aleksandr Benois, nella ripresa di Yvette Chauviré, indimenticata étoile, interprete lei stessa alla Scala della sua versione  per la prima volta nel 1950, che proprio con la cura e la raffinatezza di ruoli come Giselle ha esaltato la tradizione classica in tutta la sua purezza e consegnato la sua fama al mondo. Una storia d’amore, tradimento e redenzione, tra gioiose feste contadine e il bianco stuolo di Willi, affascinanti quanto spietate, Giselle è un titolo che fa parte della storia del nostro Teatro, patrimonio della compagnia da innumerevoli anni, e degli artisti scaligeri che la hanno rappresentata in molti Paesi del mondo, infondendo ad ogni ripresa linfa nuova e nuove emozioni mantenendo vivo questo meraviglioso spettacolo.

Nelle recite di Le Corsaire saranno protagonisti Nicoletta Manni poi Alice Mariani (nel ruolo di Medora), Timofej Andrijashenko e Mattia Semperboni (Conrad), Martina Arduino e Maria Celeste Losa (Gulnare), Marco Agostino e Nicola Del Freo (Lankedem), Claudio Coviello, Rinaldo Venuti e Domenico Di Cristo (Birbanto); Linda Giubelli e Alessandra Vassallo (Zulmea), Gabriele Corrado e Edoardo Caporaletti (il Pascià Seyd). Le tre Odalische saranno Agnese Di Clemente, Gaia Andreanò, Camilla Cerulli in alternanza con Linda Giubelli, Benedetta Montefiore, Caterina Bianchi.

Giselle vedrà in scena Nicoletta Manni con Timofej Andrijashenko poi Martina Arduino con Nicola Del Freo e Vittoria Valerio con Claudio Coviello nei ruoli di Giselle e Albrecht.  Accanto a loro saranno Maria Celeste Losa poi Alice Mariani (nel ruolo di Myrtha), Marco Agostino, Christian Fagetti, Massimo Garon (Hilarion) mentre il passo a due dei contadini verrà affidato a Agnese Di Clemente con Mattia Semperboni poi con Edward Cooper, Linda Giubelli con Navrin Turnbull, Camilla Cerulli con Alessandro Paoloni.

Per il Teatro alla Scala le tournée all’estero costituiscono un’attività costante che ha offerto nel corso del tempo un importante contributo alla diffusione del nostro patrimonio culturale e all’immagine dell’Italia nel mondo. Dal 1878, quando venne realizzata a Parigi la prima tournée della storia scaligera in occasione del Centenario del Teatro, a oggi sono stati realizzati 170 progetti per 906 aperture di sipario (344 d’opera, 366 di balletto e 196 concerti) e 43 le Nazioni visitate dal Teatro alla Scala nel corso della sua storia. 

La tournée del Corpo di Ballo ad Hong Kong e Shanghai vede la fattiva collaborazione del Teatro alla Scala con le rappresentanze diplomatiche italiane operanti in Cina, e in modo particolare con l’Ambasciata d’Italia nella Repubblica Popolare Cinese, il Consolato Generale d’Italia a Hong Kong, l’Istituto Italiano di Cultura di Hong Kong, il Consolato Generale d’Italia a Shanghai e l’Istituto Italiano di Cultura a Shanghai, nell’ottica di un rafforzato approccio alle relazioni culturali internazionali.

E sarà anche l’occasione per una collaborazione e incontro con gli artisti locali: per l’esecuzione musicale, che vedrà, sotto la direzione di Valery Ovsyanikov, la Hankyung arte Philharmonic per la partitura di Le Corsaire a Hong Kong e la Shanghai Opera House Orchestra per Giselle a Shanghai; e per i giovani allievi della Jean M. Wong School of Ballet di Hong Kong coinvolti in diversi momenti di Le Corsaire, tra cui l’evocativo Jardin Animé. Previsti anche momenti di incontro, come quelli già confermati che vedono la partecipazione del M° Legris il 16 marzo a un dibattito moderato da Grace Lang, Programme Director dell’Hong Kong Arts Festival, all’interno della 11.ma edizione del HKAF Distinguished Cultural Leadership Series, e una masterclass, il 17 marzo, tenuta da Antonino Sutera Maître de Ballet della Compagnia scaligera.

Sara Zuccari

“Madina” torna al Teatro alla Scala con Antonella Albano e Roberto Bolle

Dopo il successo della prima mondiale, dal 28 febbraio al 9 marzo torna alla Scala Madina, creazione musicale e coreografica, progetto nuovo nell’approccio e nelle tematiche, attuali ma universali, raramente declinate in balletto.

Antonella Albano e Roberto Bolle, dopo il successo della prima mondiale, tornano sul palcoscenico della Scala con Madina, creazione musicale e coreografica, progetto nuovo nell’approccio e nelle tematiche, attuali ma universali, raramente declinate nel balletto. A Roberto Bolle si alternerà nel ruolo principale Gabriele Corrado, mentre Antonella Albano sarà sempre nel ruolo di Madina in cui la sua drammaticità e la sua intensità vengono assai valorizzate. I protagonisti saranno affiancati da Alessandra VassalloGioacchino Starace, Emanuele Cazzato e il Corpo di Ballo scaligero.

La vicenda, ricalcata su un fatto di cronaca, ha per protagonista la giovane Madina, cresciuta in un teatro di guerra e spinta dalla famiglia a compiere un attentato suicida in una capitale occidentale. La ragazza sceglierà all’ultimo istante di non morire e non uccidere ma dovrà ugualmente affrontare un processo. Pulsioni ancestrali, luoghi simbolici, dinamiche perverse di una violenza che stritola se stessa, in cui il bene e il male si contrappongono ma continuano a mescolarsi. Con le coreografie di Mauro Bigonzetti, la composizione di Fabio Vacchi su libretto di Emmanuelle de Villepin tratto dal romanzo La ragazza che non voleva morire,  un lavoro di Danza e di Teatro, dove coesistono parola, canto, musica e corpo per una sintesi delle forme tradizionali e contemporanee dei tanti generi del teatro musicale, che cancella i confini fra queste diverse espressioni.

Sara Zuccari

Mostra fotografica “Green Attitude” di Raoul Iacometti a Milano

Dal 14 dicembre 2023 al 15 gennaio 2024 a Milano presso la Fcf Gallery (c/o Forniture Cine Foto Srl, via Maestri Campionesi 2) è allestita la mostra fotografica Green Attitude di Raoul Iacometti (Milano, 1961), un’occasione unica di esplorare la connessione profonda tra la danza e la natura.

Composta da 48 fotografie stampate in formato 70×100 cm, l’esposizione si snoda in due atti distinti. Il primo introduce gli spettatori a immagini in bianco e nero, cariche di poesia e pathos, mentre il secondo atto passa al colore, arricchito da contrasti e cromie saturi. Queste immagini catturano in modo straordinario la forza, la grazia e l’equilibrio dei danzatori che si fondono armoniosamente con la scenografia scelta per questi scatti: corsie dei vivai, immersi fra fiori e piante, o circondati da vasi e geometrie tipiche delle serre.

Promossa da Fujifilm Italia e curata da Loredana De PaceGreen Attitude è visitabile a ingresso gratuito dal lunedì al venerdì in orario 9.30-12.30 e 15.00-18.30, il sabato in orario 9.30-12.30.L’inaugurazione è fissata per le ore 19.00 di giovedì 14 dicembre.

Giuliano Peparini in scena con “Ulisse, l’ultima Odissea”

La storia di Odisseo raccontata attraverso un intenso dialogo tra teatro, musica e danza. Ulisse, l’ultima Odissea, lo spettacolo ideato e diretto da Giuliano Peparini, dopo il debutto dello scorso giugno al Teatro Greco di Siracusa, sarà al TAM Teatro Arcimboldi Milano il 26 novembre.

La nuova produzione della Fondazione INDA è uno spettacolo moderno e contemporaneo che sarà ambientato in un aeroporto, “un luogo – come dice il regista Giuliano Peparini – da cui si parte ma anche un luogo che ci può bloccare” e vedrà in scena quasi 100 artisti. Sul palco la musica del gruppo canadese di ispirazione folk-rock Reuben and the Dark, la danza contemporanea e il teatro dialogano in modo fluido, restando al servizio del testo classico di Omero. Proiezioni e luci completano la visione poetica di questi quadri che faranno leva anche su costumi espressione di forti contrasti e contrapposizioni tra passione, trasgressione e amore per la patria. “L’Odissea è uno dei testi più emozionanti del nostro canone – sono le parole del regista -, è un testo che condensa tutti i sentimenti più intensi: l’attaccamento disperato alla vita, l’odio travolgente e l’amore incondizionato, la passione sfrenata e il freddo calcolo, la paura e il dolore della perdita, la nostalgia e la sete di conoscenza. Nel nostro spettacolo, faremo vivere e prorompere tutte queste emozioni, nelle voci degli interpreti e nei corpi dei nostri performers. Oltre ai viaggi lontani o fermi, scegliendo di trattare il tema di Ulisse questo spettacolo parla anche del nostro tempo, e di noi: mette in scena un uomo che si è perso e cerca di nuovo la strada di casa. Il libretto dell’opera è del grecista Francesco Morosi.

A interpretare Odisseo sarà Giuseppe Sartori che torna dopo il grande successo riscosso nelle ultime stagioni nel ruolo di Oreste e di Edipo. Nel cast Massimo Cimaglia (Aedo/Polifemo), Giulia Fiume (Calipso/Anima di Anticlea), Alessio Del Mastro (Anima di Tiresia/Lo spazzino), Giovanna Di Rauso (Circe).

Nello spettacolo sono coinvolti anche gi allievi dell’Accademia d’Arte del dramma antico. Le scene sono di Cristina Querzola e Lucia D’Angelo, i costumi di Valentina Davoli, le coreografie di Giuliano Peparini, le musiche della band Reuben and the Dark, light designer è Alessandro Caso, videomaker è Edmundo Angelelli, assistenti alla regia sono Tim Vranken e Gianluca Merolli, assistente coreografo è Francesco Sarracino, assistente costumista è Silvia Oliviero, ideazione e direzione dei cori cantati Simonetta Cartia, direzione del coro Elena Polic Greco, direttore di scena è Giovanni Ragusa, assistente alla drammaturgia Aurora Trovatello; coordinatori artistici sono Federica Panzeri e Christophe Allemann.

“The Phantom of the Opera” al TAM Teatro Arcimboldi Milano

C’è grande attesa per il debutto milanese di The Phantom of the Opera, il capolavoro di Andrew Lloyd Webber, che sarà in scena agli Arcimboldi di Milano dall’11 al 22 ottobre 2023. Prodotto da Broadway Italia e presentato a Milano da Show Bees, il musical, diretto da Federico Bellone, con le coreografie di Gillian Bruce, sarà in lingua inglese con orchestra dal vivo. Lo spettacolo arriva a Milano dopo le due settimane di repliche al Teatro Stabile del Friuli-Venezia Giulia a Trieste dal 4 al 16 luglio 2023.

Ramin Karimloo, tra i più stimati interpreti di musical al mondo e nominato agli Olivier Award e ai Tony Award (i premi più importanti del teatro internazionale), sarà di nuovo il Fantasma, ruolo che ha già ricoperto a Londra, in Corea e in occasione del venticinquesimo anniversario dello spettacolo alla Royal Albert Hall di Londra. Accanto a Ramin Karimloo nel ruolo del Fantasma, il soprano italo-americano Amelia Milo che interpreterà il ruolo della protagonista femminile Christine Daaé.

La giovane interprete, selezionata dal regista Federico Bellone e dal supervisore musicale Giovanni Maria Lori, sarà per la prima volta in scena in un musical. La scelta di un volto inedito rappresenta un ulteriore elemento di novità di questa versione dello spettacolo che, pur restando fedele alla trama originale, lo rinnova grazie a sbalorditivi elementi scenografici ed effetti speciali sorprendenti, tra cui un lampadario in fiamme con sopra il Fantasma.

Lo spettacolo, da cui nel 2004 è stata tratta una versione cinematografica diretta dal regista di Hollywood Joel Schumacher, è stato visto, dal suo debutto a Londra nel 1986, da oltre 145 milioni di persone, in 183 città e 17 lingue, oltre ad aver ricevuto più di 70 importanti premi teatrali, tra cui sette premi Tony e quattro premi Olivier. È inoltre uno dei prodotti di intrattenimento più proficui della storia includendo il cinema e qualsiasi altro genere di spettacolo. Il musical, che vanta Andrew Lloyd Webber come compositore, Charles Hart come paroliere e Richard Stilgoe come co-autore del libretto e delle parole delle canzoni, è presentato grazie ad un accordo con The Really Useful Group.

La trama, ambientata a fine Ottocento, è liberamente ispirata all’omonimo romanzo di Gaston Leroux e racconta di una bellissima soprano, Christine Daaé, che diventa l’ossessione di un misterioso uomo mascherato che vive nei labirinti sotterranei di Palazzo Garnier, l’iconica Opera di Parigi.  Finalmente, grazie alla definitiva ripresa del settore del musical in Italia abbiamo la possibilità di portare in scena uno spettacolo che è una pietra miliare della storia del musical e che, per la prima volta, calca un palcoscenico italiano, fregiandosi della presenza di un attore considerato un’eccellenza a livello mondiale, con la speranza di dare seguito a tutte le altre produzioni che abbiamo in programma” ‒ ha dichiarato Federico Bellone.

Andrew Lloyd Webber ha composto le musiche di alcuni dei musical più famosi al mondo tra cui Jesus Christ Superstar, Cats e Joseph and the Amazing Technicolor Dreamcoat. I suoi spettacoli sono stati continuativamente in scena nel West End per 50 anni e a Broadway per 43. Appartiene alla cerchia ristretta di artisti con status EGOT, avendo ricevuto un Emmy, quattro Grammy, un Oscar, e otto Tony Award, insieme a sette premi Olivier.

The Really Useful Group è interamente di proprietà di Andrew Lloyd Webber ed ha lo scopo di produrre, autorizzare e promuovere i suoi spettacoli e le sue musiche in tutto il mondo, tra cui alcuni dei musical più longevi e di maggior successo come The Phantom of the OperaCatsJesus Christ SuperstarEvitaSunset Boulevard School of Rock – Il Musical. The Really Useful Group opera in ambito teatrale, cinematografico e televisivo, sviluppando nuovi progetti e partnership in tutto il mondo, oltre ad adoperarsi attivamente nel campo dell’istruzione, delle licenze amatoriali e dell’editoria musicale. Ogni anno i suoi contenuti raggiungono e sono condivisi da milioni di persone.

Sara Zuccari

Teatro alla Scala in scena “Romeo e Giulietta” di MacMillan

Sul palco del Teatro alla Scala di Milano va in scena dal 24 giugno al 7 luglio 2023 il balletto “Romeo e Giulietta”, con la direzione di Timur Zangiev e le coreografie di Kenneth MacMillan.

Romeo e Giulietta è una tragedia di William Shakespeare ambientata a Verona nel 1500. La storia racconta dell’amore contrastato tra Romeo Montecchi e Giulietta Capuleti, appartenenti a due famiglie rivali. I due giovani si innamorano al primo sguardo durante un ballo mascherato, ma il loro amore è ostacolato dalle faide tra le rispettive famiglie.

Uno spettacolo di quasi tre ore capace di emozionare il pubblico, con il corpo di Ballo e l’Orchestra del Teatro alla Scala, tra musiche e danze che raccontano la tormentata storia di due giovani innamorati, in una produzione tra le più acclamate alla Scala di Milano.

Quando
Data/e: 24 Giugno 2023 – 7 Luglio 2023
Orario: 20:00 – 23:00

Sara Zuccari

Presentata la Stagione di Balletto del Teatro alla Scala

La Stagione di Balletto pensata dal Direttore Manuel Legris si compone di 7 titoli che spaziano dai classici ottocente-schi come Coppélia nella nuova veste di Alexei Ratmansky in apertura e La bayadère secondo Nureyev ai grandi titoli del Novecento, dall’Histoire de Manon di MacMillan alla Dame aux camélias di Neumeier e a lavori di Robbins e Balanchine, fino alla ripresa di Madina di Mauro Bigonzetti e Fabio Vacchi. Sul versante contemporaneo si punta anche sui nomi nuovi di Garrett Smith, Sol León e Paul Lightfoot, Simone Valastro. Un programma intenso e diversificato reso possi-bile dalla grande crescita della Compagnia negli ultimi anni.
In apertura una creazione, una nuova Coppélia firmata da Alexei Ratmansky, che nascerà alla Scala e conferma quanto sia fondamentale presentare creazioni classiche, e proseguire la collaborazione, già viva da diversi anni, tra Ratmansky e il Teatro alla Scala.

Il successivo programma è un trittico di firme contemporanee. La scelta si è indirizzata su coreografi che hanno già lavorato con compagnie e teatri prestigiosi, ma mai alla Scala, e ora porteranno la loro forza innovativa e originale nel nostro Teatro. Il coreografo americano Garrett Smith appartiene senza dubbio a questa categoria: presenteremo Reveal, un lavoro creato per lo Houston Ballet su musica di Philip Glass e mai presentato fuori dagli USA. Accoglieremo anche il famoso duo di coreografi, Sol León e Paul Lightfoot, con uno dei loro balletti iconici – Skew-Wiff – su musiche di Rossini, in una speciale combinazione fra coreografia contemporanea e musica classica. Simone Valastro presenterà una creazione, Memento, per un grande numero di ballerini. Per Valastro sarà un ritorno nel Teatro dove ha studiato e si è diplomato prima di realizzare la sua carriera all’Opéra di Parigi; e per la Scala e il suo Corpo di Ballo sarà una nuova produzione che viene affidata a una firma italiana.
Nella nuova Stagione avremo il ritorno di Madina: creazione, musicale e coreografica, di Fabio Vacchi e Mauro Bigonzetti, un lavoro completo, teatrale, che ha avuto il suo debutto in un momento difficile e che ora tornerà in scena final-mente nelle condizioni più adeguate, e ritroverà Roberto Bolle in questo ruolo così unico e speciale nel suo repertorio. Creazioni dunque, classiche e contemporanee, ma per bilanciare questa nuova Stagione il Direttore Manuel Legris ha pensato anche di presentare tre capolavori, di tre grandi e importanti coreografi, che sono già nel nostro repertorio e che ora consentiranno a una nuova generazione di ballerini di misurarsi con ruoli davvero mitici: la ripresa de La Bayadère di Rudolf Nureyev, con il nuovo allestimento firmato da Luisa Spinatelli, L’histoire de Manon di Kenneth Mac-Millan e La Dame aux camélias, che già ha ottenuto uno straordinario successo nelle precedenti rappresentazioni alla Scala e con la quale si rinnova e prosegue la collaborazione con John Neumeier.

Suggellano la Stagione due Maestri che sono assoluti punti di riferimento per il mondo della danza e del balletto: George Balanchine, con Theme and Variations, che riprendiamo dal repertorio ma con una nuova veste firmata da Luisa Spinatelli – e Jerome Robbins con Dances at a Gathering, un capolavoro di grande delicatezza su musica di Chopin, e The Concert, che sarà divertente anche per il pubblico. Con questi due lavori che presentiamo per la prima volta andiamo acolmare un vuoto e arricchiamo il nostro repertorio con una firma, quella di Jerome Robbins, ancora poco presente.
Anche nella nuova Stagione il Gala Fracci, alla sua terza edizione, ci permetterà di rendere omaggio alla danza nel nome della grande étoile e di convogliare in questa serata, accanto a pietre miliari del repertorio, sempre più uno sguardo alla creatività contemporanea. Lo stesso spirito anima anche lo spettacolo della Scuola di Ballo dell’Accademia Teatro alla Scala, tradizionale appuntamento scaligero dei giovani allievi. Per dare il giusto risalto alle importanti musiche dei balletti che presenteremo, è imprescindibile la collaborazione con i direttori d’orchestra: anche questa Stagione ci permette di proseguire il rapporto di collaborazione e fiducia instaurato con le bacchette di Paul Connelly, Michele Gamba, Kevin Rhodes e Simon Hewett, ma anche di inaugurare una nuova collaborazione con Fayçal Karoui che prima volta salirà sul podio per il balletto scaligero.

Sara Zuccari