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Luciana Savignano e Nicoletta Manni nel nome de “La luna” di Maurice Béjart

In scena per il terzo anno il  tributo della Scala e dei suoi artisti a Carla Fracci venerdì 19 aprile 2024, che è stata e rimane una figura cardine della storia della danza, fonte di ispirazione per generazioni di giovani, non solo nel mondo del balletto. Nel suo nome il Direttore del Ballo Manuel Legris ha voluto istituire un Gala, per celebrare in ogni Stagione la danza e il balletto con un ampio respiro internazionale, con uno sguardo che si amplia al nuovo e alla creatività contemporanea. La terza edizione vedrà protagonisti il Corpo di Ballo, i Primi ballerini, i Solisti, ospiti internazionali come Marianela Nuñez, Olga Smirnova, Roberto Bolle, Vadim Muntagirov, Jacopo Tissi e l’Orchestra del Teatro alla Scala, diretta da David Coleman.  

Tra il programma spiccala  firma di Maurice Béjart, che viene celebrata con il “passaggio” di due Stelle della Danza con un brano iconico, La luna, sull’Adagio dal Concerto per violino in mi maggiore di Johann Sebastian Bach, mitico assolo che modellò nel 1976 sulla unica e originale cifra artistica di Luciana Savignano. E sarà proprio la grande étoile a rimontare, nella sala prove del Teatro alla Scala, questo assolo in un simbolico passaggio di testimone per la nuova étoile, Nicoletta Manni.

Sara Zuccari

Il Corpo di Ballo del Teatro alla Scala in tour a Hong Kong e Shanghai

Dal 15 al 24 marzo il Balletto scaligero si esibirà in Cina, atteso al Grand Theatre dell’Hong Kong Cultural Centre, con Le Corsaire di Manuel Legris all’interno dell’Hong Kong Arts Festival, alla sua 52.ma edizione, e al Grand Theatre di Shanghai con Giselle. Otto recite e due produzioni con cui la Compagnia intraprende la sua sesta tournée in Cina, dopo il 2006, Anno dell’Italia in Cina, con recite a Hong Kong, Tianjin, Pechino e Shanghai, il 2014 a Hong Kong, il 2016 a Tianjin, Shanghai e Canton, il 2018 in due piazze consolidate, Shanghai e Tianjin e due nuove città, Xi’an e Macao e nel 2019 al National Centre for the Performing Arts (NCPA) di Pechino, dove ha inaugurato l’edizione 2019 dell’NCPA Dance Festival sul palcoscenico dell’Opera House.

Ad aprire le recite a Hong Kong dal 15 al 17 marzo sarà uno dei più recenti ingressi nel repertorio scaligero, Le Corsaire di Manuel Legris: prima sua opera di rilettura dei classici dell’Ottocento, creata nel 2016 e approdata per la prima volta alla Scala lo scorso anno, occasione per rimodulare sui ballerini scaligeri l’energia e i virtuosismi ma anche il lirismo e il romanticismo di uno dei più entusiasmanti e avventurosi ballet d’action del XIX secolo. Una trama resa più accessibile e chiara, una profonda attenzione alla musicalità e una sensibile attenzione alle relazioni tra i personaggi, il tutto esaltato dalle suggestioni orientaleggianti del sontuoso allestimento di Luisa Spinatelli, con molte sezioni create dallo stesso Legris e perle originali da Petipa nella versione di San Pietroburgo, sarà una grande vetrina per gli artisti del Corpo di Ballo.

Giselle, il balletto romantico per eccellenza sarà  in scena a Shanghai, Grand Theatredal 21 al 24 marzo, nell’indimenticabile coreografia di Coralli-Perrot, perfetta nella sua struttura, impreziosita dall’allestimento scaligero di Aleksandr Benois, nella ripresa di Yvette Chauviré, indimenticata étoile, interprete lei stessa alla Scala della sua versione  per la prima volta nel 1950, che proprio con la cura e la raffinatezza di ruoli come Giselle ha esaltato la tradizione classica in tutta la sua purezza e consegnato la sua fama al mondo. Una storia d’amore, tradimento e redenzione, tra gioiose feste contadine e il bianco stuolo di Willi, affascinanti quanto spietate, Giselle è un titolo che fa parte della storia del nostro Teatro, patrimonio della compagnia da innumerevoli anni, e degli artisti scaligeri che la hanno rappresentata in molti Paesi del mondo, infondendo ad ogni ripresa linfa nuova e nuove emozioni mantenendo vivo questo meraviglioso spettacolo.

Nelle recite di Le Corsaire saranno protagonisti Nicoletta Manni poi Alice Mariani (nel ruolo di Medora), Timofej Andrijashenko e Mattia Semperboni (Conrad), Martina Arduino e Maria Celeste Losa (Gulnare), Marco Agostino e Nicola Del Freo (Lankedem), Claudio Coviello, Rinaldo Venuti e Domenico Di Cristo (Birbanto); Linda Giubelli e Alessandra Vassallo (Zulmea), Gabriele Corrado e Edoardo Caporaletti (il Pascià Seyd). Le tre Odalische saranno Agnese Di Clemente, Gaia Andreanò, Camilla Cerulli in alternanza con Linda Giubelli, Benedetta Montefiore, Caterina Bianchi.

Giselle vedrà in scena Nicoletta Manni con Timofej Andrijashenko poi Martina Arduino con Nicola Del Freo e Vittoria Valerio con Claudio Coviello nei ruoli di Giselle e Albrecht.  Accanto a loro saranno Maria Celeste Losa poi Alice Mariani (nel ruolo di Myrtha), Marco Agostino, Christian Fagetti, Massimo Garon (Hilarion) mentre il passo a due dei contadini verrà affidato a Agnese Di Clemente con Mattia Semperboni poi con Edward Cooper, Linda Giubelli con Navrin Turnbull, Camilla Cerulli con Alessandro Paoloni.

Per il Teatro alla Scala le tournée all’estero costituiscono un’attività costante che ha offerto nel corso del tempo un importante contributo alla diffusione del nostro patrimonio culturale e all’immagine dell’Italia nel mondo. Dal 1878, quando venne realizzata a Parigi la prima tournée della storia scaligera in occasione del Centenario del Teatro, a oggi sono stati realizzati 170 progetti per 906 aperture di sipario (344 d’opera, 366 di balletto e 196 concerti) e 43 le Nazioni visitate dal Teatro alla Scala nel corso della sua storia. 

La tournée del Corpo di Ballo ad Hong Kong e Shanghai vede la fattiva collaborazione del Teatro alla Scala con le rappresentanze diplomatiche italiane operanti in Cina, e in modo particolare con l’Ambasciata d’Italia nella Repubblica Popolare Cinese, il Consolato Generale d’Italia a Hong Kong, l’Istituto Italiano di Cultura di Hong Kong, il Consolato Generale d’Italia a Shanghai e l’Istituto Italiano di Cultura a Shanghai, nell’ottica di un rafforzato approccio alle relazioni culturali internazionali.

E sarà anche l’occasione per una collaborazione e incontro con gli artisti locali: per l’esecuzione musicale, che vedrà, sotto la direzione di Valery Ovsyanikov, la Hankyung arte Philharmonic per la partitura di Le Corsaire a Hong Kong e la Shanghai Opera House Orchestra per Giselle a Shanghai; e per i giovani allievi della Jean M. Wong School of Ballet di Hong Kong coinvolti in diversi momenti di Le Corsaire, tra cui l’evocativo Jardin Animé. Previsti anche momenti di incontro, come quelli già confermati che vedono la partecipazione del M° Legris il 16 marzo a un dibattito moderato da Grace Lang, Programme Director dell’Hong Kong Arts Festival, all’interno della 11.ma edizione del HKAF Distinguished Cultural Leadership Series, e una masterclass, il 17 marzo, tenuta da Antonino Sutera Maître de Ballet della Compagnia scaligera.

Sara Zuccari

“Madina” torna al Teatro alla Scala con Antonella Albano e Roberto Bolle

Dopo il successo della prima mondiale, dal 28 febbraio al 9 marzo torna alla Scala Madina, creazione musicale e coreografica, progetto nuovo nell’approccio e nelle tematiche, attuali ma universali, raramente declinate in balletto.

Antonella Albano e Roberto Bolle, dopo il successo della prima mondiale, tornano sul palcoscenico della Scala con Madina, creazione musicale e coreografica, progetto nuovo nell’approccio e nelle tematiche, attuali ma universali, raramente declinate nel balletto. A Roberto Bolle si alternerà nel ruolo principale Gabriele Corrado, mentre Antonella Albano sarà sempre nel ruolo di Madina in cui la sua drammaticità e la sua intensità vengono assai valorizzate. I protagonisti saranno affiancati da Alessandra VassalloGioacchino Starace, Emanuele Cazzato e il Corpo di Ballo scaligero.

La vicenda, ricalcata su un fatto di cronaca, ha per protagonista la giovane Madina, cresciuta in un teatro di guerra e spinta dalla famiglia a compiere un attentato suicida in una capitale occidentale. La ragazza sceglierà all’ultimo istante di non morire e non uccidere ma dovrà ugualmente affrontare un processo. Pulsioni ancestrali, luoghi simbolici, dinamiche perverse di una violenza che stritola se stessa, in cui il bene e il male si contrappongono ma continuano a mescolarsi. Con le coreografie di Mauro Bigonzetti, la composizione di Fabio Vacchi su libretto di Emmanuelle de Villepin tratto dal romanzo La ragazza che non voleva morire,  un lavoro di Danza e di Teatro, dove coesistono parola, canto, musica e corpo per una sintesi delle forme tradizionali e contemporanee dei tanti generi del teatro musicale, che cancella i confini fra queste diverse espressioni.

Sara Zuccari

Teatro alla Scala in scena “Romeo e Giulietta” di MacMillan

Sul palco del Teatro alla Scala di Milano va in scena dal 24 giugno al 7 luglio 2023 il balletto “Romeo e Giulietta”, con la direzione di Timur Zangiev e le coreografie di Kenneth MacMillan.

Romeo e Giulietta è una tragedia di William Shakespeare ambientata a Verona nel 1500. La storia racconta dell’amore contrastato tra Romeo Montecchi e Giulietta Capuleti, appartenenti a due famiglie rivali. I due giovani si innamorano al primo sguardo durante un ballo mascherato, ma il loro amore è ostacolato dalle faide tra le rispettive famiglie.

Uno spettacolo di quasi tre ore capace di emozionare il pubblico, con il corpo di Ballo e l’Orchestra del Teatro alla Scala, tra musiche e danze che raccontano la tormentata storia di due giovani innamorati, in una produzione tra le più acclamate alla Scala di Milano.

Quando
Data/e: 24 Giugno 2023 – 7 Luglio 2023
Orario: 20:00 – 23:00

Sara Zuccari

Presentata la Stagione di Balletto del Teatro alla Scala

La Stagione di Balletto pensata dal Direttore Manuel Legris si compone di 7 titoli che spaziano dai classici ottocente-schi come Coppélia nella nuova veste di Alexei Ratmansky in apertura e La bayadère secondo Nureyev ai grandi titoli del Novecento, dall’Histoire de Manon di MacMillan alla Dame aux camélias di Neumeier e a lavori di Robbins e Balanchine, fino alla ripresa di Madina di Mauro Bigonzetti e Fabio Vacchi. Sul versante contemporaneo si punta anche sui nomi nuovi di Garrett Smith, Sol León e Paul Lightfoot, Simone Valastro. Un programma intenso e diversificato reso possi-bile dalla grande crescita della Compagnia negli ultimi anni.
In apertura una creazione, una nuova Coppélia firmata da Alexei Ratmansky, che nascerà alla Scala e conferma quanto sia fondamentale presentare creazioni classiche, e proseguire la collaborazione, già viva da diversi anni, tra Ratmansky e il Teatro alla Scala.

Il successivo programma è un trittico di firme contemporanee. La scelta si è indirizzata su coreografi che hanno già lavorato con compagnie e teatri prestigiosi, ma mai alla Scala, e ora porteranno la loro forza innovativa e originale nel nostro Teatro. Il coreografo americano Garrett Smith appartiene senza dubbio a questa categoria: presenteremo Reveal, un lavoro creato per lo Houston Ballet su musica di Philip Glass e mai presentato fuori dagli USA. Accoglieremo anche il famoso duo di coreografi, Sol León e Paul Lightfoot, con uno dei loro balletti iconici – Skew-Wiff – su musiche di Rossini, in una speciale combinazione fra coreografia contemporanea e musica classica. Simone Valastro presenterà una creazione, Memento, per un grande numero di ballerini. Per Valastro sarà un ritorno nel Teatro dove ha studiato e si è diplomato prima di realizzare la sua carriera all’Opéra di Parigi; e per la Scala e il suo Corpo di Ballo sarà una nuova produzione che viene affidata a una firma italiana.
Nella nuova Stagione avremo il ritorno di Madina: creazione, musicale e coreografica, di Fabio Vacchi e Mauro Bigonzetti, un lavoro completo, teatrale, che ha avuto il suo debutto in un momento difficile e che ora tornerà in scena final-mente nelle condizioni più adeguate, e ritroverà Roberto Bolle in questo ruolo così unico e speciale nel suo repertorio. Creazioni dunque, classiche e contemporanee, ma per bilanciare questa nuova Stagione il Direttore Manuel Legris ha pensato anche di presentare tre capolavori, di tre grandi e importanti coreografi, che sono già nel nostro repertorio e che ora consentiranno a una nuova generazione di ballerini di misurarsi con ruoli davvero mitici: la ripresa de La Bayadère di Rudolf Nureyev, con il nuovo allestimento firmato da Luisa Spinatelli, L’histoire de Manon di Kenneth Mac-Millan e La Dame aux camélias, che già ha ottenuto uno straordinario successo nelle precedenti rappresentazioni alla Scala e con la quale si rinnova e prosegue la collaborazione con John Neumeier.

Suggellano la Stagione due Maestri che sono assoluti punti di riferimento per il mondo della danza e del balletto: George Balanchine, con Theme and Variations, che riprendiamo dal repertorio ma con una nuova veste firmata da Luisa Spinatelli – e Jerome Robbins con Dances at a Gathering, un capolavoro di grande delicatezza su musica di Chopin, e The Concert, che sarà divertente anche per il pubblico. Con questi due lavori che presentiamo per la prima volta andiamo acolmare un vuoto e arricchiamo il nostro repertorio con una firma, quella di Jerome Robbins, ancora poco presente.
Anche nella nuova Stagione il Gala Fracci, alla sua terza edizione, ci permetterà di rendere omaggio alla danza nel nome della grande étoile e di convogliare in questa serata, accanto a pietre miliari del repertorio, sempre più uno sguardo alla creatività contemporanea. Lo stesso spirito anima anche lo spettacolo della Scuola di Ballo dell’Accademia Teatro alla Scala, tradizionale appuntamento scaligero dei giovani allievi. Per dare il giusto risalto alle importanti musiche dei balletti che presenteremo, è imprescindibile la collaborazione con i direttori d’orchestra: anche questa Stagione ci permette di proseguire il rapporto di collaborazione e fiducia instaurato con le bacchette di Paul Connelly, Michele Gamba, Kevin Rhodes e Simon Hewett, ma anche di inaugurare una nuova collaborazione con Fayçal Karoui che prima volta salirà sul podio per il balletto scaligero.

Sara Zuccari

Un Gala per Carla Fracci al Teatro alla Scala

Dedicato alla grande icona della danza classica italiana, il Gala Fracci è in programma il 7 giugno 2023 al Teatro alla Scala di Milano, che omaggia con questo tributo nella sua seconda edizione, un’artista molto cara al palcoscenico milanese e al grande pubblico.

Dopo lo straordinario ed emozionante successo della prima edizione, prosegue il tributo della Scala e dei suoi artisti a Carla Fracci, che è stata e rimane una figura cardine della storia della danza, personaggio di riferimento per il Teatro alla Scala e per tutta la cultura italiana. Una storia di talento, ostinazione e lavoro che ha ispirato e tuttora ispira generazioni di giovani, non solo nel mondo del balletto. Per celebrare questa stella, leggendaria, il Direttore del Ballo Manuel Legris ha voluto istituire un Gala che ad ogni stagione, come appuntamento fisso, convoglierà e celebrerà, nel suo nome, la danza e il balletto con un ampio respiro internazionale.

Primi ballerini, Solisti e Artisti del Corpo di Ballo del Teatro alla Scala.

Direttore Manuel Legris

Artisti ospiti

Alessandra Ferri

Roberto Bolle

Davide Dato

Jacopo Tissi

 

PROGRAMMA

Le Spectre de la Rose, coreografia Michail Fokin, musica Carl Maria von Weber

da Le Loup – Passo a due, coreografia Roland Petit, musica Henry Dutilleux

da Le Papillon – Grand pas de deux, coreografia Pierre Lacotte da Maria Taglioni, musica Jacques Offenbach

da La Dame aux camélias – passo a due del secondo atto, coreografia e regia John Neumeier, musica Fryderyk Chopin

Verdi Suite, coreografia Manuel Legris, musica Giuseppe Verdi

da Coppélia – dall’Atto II, coreografia Enrique Martinez, musica Léo Delibes

L’Après-midi d’un Faune, coreografia Amedeo Amodio, musica Claude Debussy

da Le Pavillon d’Armide – Danse Siamoise, coreografia John Neumeier, musica Nikolai Čerepnin

da Il lago dei cigni – Dall’Atto III, coreografia Rudolf Nureyev da Marius Petipa e Lev Ivanov, musica Pëtr Il’ič Čajkovskij

da After the Rain – Passo a due, coreografia Christopher Wheeldon, musica Arvo Pärt

da Raymonda – Dall’Atto III: Pas classique hongrois, coreografia Marius Petipa ricostruzione e messa in scena Sergej Vikharev, musica Aleksandr Glazunov

Sara Zuccari

William Forsythe torna alla Scala

William Forsythe torna alla Scala e con un inedito per la Compagnia scaligera prosegue la sua esplorazione nel tessuto musicale di James Blake. Dopo aver rappresentato nel corso delle passate Stagioni alcuni dei suoi più famosi pezzi storici, il Corpo di Ballo del Teatro alla Scala diventa parte del suo sviluppo creativo. Serata William Forsythe – Blake Works V, in scena dal 10 al 30 maggio è il coronamento di un  progetto iniziato sette anni fa con Blake Works I, creato per il Balletto dell’Opera di Parigi nel 2016. Ognuno dei quattro Blake Work successivi è stato un progetto unico, con differenti selezioni musicali, coreografie e dimensioni degli ensemble con cui Forsythe ha lavorato. La produzione per il Teatro alla Scala è la prima versione completa di questo lavoro.

Un nuovo e stimolante incontro con le nuove generazioni di ballerini, con la straordinaria opportunità di lavorare con il grande coreografo, dalla creatività sempre in evoluzione e premiata con prestigiosi riconoscimenti, tra cui il Leone d’Oro della Biennale di Venezia e il premio teatrale tedesco Der FAUST, entrambi alla carriera. William Forsythe è attivo come coreografo da oltre 45 anni e il suo lavoro ha riorientato la pratica del balletto dalla tradizionale identificazione con il repertorio classico a forma d’arte dinamica del XXI secolo. Il suo profondo interesse per i principi fondamentali dell’organizzazione lo ha portato a produrre un’ampia gamma di progetti, tra cui installazioni, film e creazioni basate sulle tecnologie digitali. Le sue installazioni sono presentate a livello internazionale in mostre e musei, mentre il suo lavoro per il palcoscenico è presente nel repertorio delle maggiori compagnie a livello mondiale.

Il primo tributo della Scala risale al 1998, protagonista il Ballett Frankfurt (al Piermarini con Hypothetical Stream 2, Enemy in the Figure e Quintett) e la compagnia scaligera con Quartetto (in prima assoluta), Approximate  SonataIn the Middle, Somewhat Elevated, quest’ultimo ripreso anche nel 2001 e nel 2010, in una “Serata Forsythe” che vide  anche, per la prima volta alla Scala e con i ballerini della Scala  Herman Schmerman Artifact Suite. Dopo oltre dieci anni, la firma di William Forsythe è tornata nei cartelloni scaligeri nel luglio 2021 con The Vertiginous Thrill of Exactitude, creata per il Ballet Frankfurt nel 1996, per la prima volta alla Scala all’interno della “Serata Contemporanea”.

Il programma concepito da Forsythe per questa nuova e inedita serata è una suite di balletti costruiti su musiche del compositore britannico James Blake, con pezzi che spaziano dell’inizio della sua carriera fino a composizioni più recenti. Un compositore, sottolinea lo stesso coreografo, dalla solida base di studi classici e che rivela armonie straordinarie e sofisticate, contrappunti, capace di spaziare con piacevolezza tra strutture avvicinabili alle grandi composizioni classiche per  balletto e i generi più contemporanei.

Il tessuto sonoro per la creazione di Prologue, una ouverture, è la canzone Lindisfarne I, ripetuta più volte nel corso del lavoro e ogni volta con una diversa interpretazione coreografica. Maria Celeste Losa, Giulia Lunardi, Domenico Di Cristo, Navrin Turnbull, Edward Cooper, Francesco Mascia, Saïd Ramos Ponce sono gli artisti su cui Forsythe ha costruito questa novità.  La prima parte della serata vedrà poi la prima volta gli artisti del Ballo scaligero in The Barre Project, concepito al culmine della pandemia come omaggio alle schiere di ballerini che hanno cercato di mantenere le loro capacità professionali facendo esercizi a casa. Creato con Tiler Peck, Lex Ishimoto, Brooklyn Mack e Roman Mejia, fu filmato e trasmesso nel 2021 in streaming a un pubblico globale, affrontando le restrizioni sulla performance dal vivo di quel momento. “La coreografia di Barre Project – commenta Forsythe – non è una tradizionale o quotidiana disposizione di sequenze accademiche. È piuttosto un’esposizione rigorosa della logica cinetica di avvolgimento e svolgimento che sta alla base degli elementi più fondamentali del vocabolario del balletto classico”. Otto gli artisti impegnati in The Barre Project;  nelle varie recite Martina Arduino, Nicoletta Manni, Alice Mariani, Marco Agostino, Nicola Del Freo, Camilla Cerulli, Linda Giubelli, Maria Celeste Losa, Christian Fagetti, Federico Fresi, Mattia Semperboni, Giulia Lunardi, Frank Aduca, Francesco Mascia, Andrea Risso, Gioacchino Starace, Rinaldo Venuti.

Chiude il programma Blake Works I: mai interpretato prima dagli artisti della Scala, su sette brani dall’album The Colour in Anything, vedrà impegnato un organico di ventuno artisti tra cui, nelle varie recite spiccheranno Martina Arduino, Alice Mariani, Marco Agostino, Timofej Andrijashenko, Claudio Coviello, Nicola Del Freo, Gaia Andreanò, Camilla Cerulli, Linda Giubelli, Maria Celeste Losa,  Alessandra Vassallo, Domenico Di Cristo, Christian Fagetti, Navrin Turnbull, Giulia Lunardi,  Benedetta Montefiore, Frank Aduca, Edoardo Caporaletti, Emanuele Cazzato, Edward Cooper, Andrea Crescenzi, Darius Gramada, Eugenio Lepera, Valerio Lunadei, Francesco Mascia, Alessandro Paoloni, Saïd Ramos Ponce, Andrea Risso, Gioacchino  Starace, Rinaldo Venuti. Blake Works I rimanda, nei costumi, alla tradizione accademica e esplora le molteplici angolature di questa tradizione, che sta alla base di tutta la tecnica del balletto, ma dall’altro lato – come sottolinea il coreografo – “celebra la deliziosa tensione che nasce dall’introduzione di un’eccezione coreografica alle regole convenzionali del balletto”.

Sara Zuccari

 

Nasce LaScala.tv la nuova piattaforma del Teatro

Cresce l’attesa per LaScala.tv, la nuova piattaforma streaming del Teatro alla Scala: è già possibile registrarsi e i primi contenuti saranno accessibili da giovedì 9 febbraio. Il programma degli streaming sarà inaugurato martedì 14 febbraio con la trasmissione in diretta della quinta rappresentazione de I Vespri siciliani di Verdi nel nuovo allestimento diretto da Fabio Luisi con la regia di Hugo de Ana e Marina Rebeka protagonista. I dettagli del progetto saranno comunicati nel corso di una conferenza stampa lo stesso 9 febbraio, data a partire dalla quale sarà possibile acquistare i biglietti per la visione dei Vespri e dei titoli on demand disponibili, ma fin d’ora ci si può registrare sul sito www.lascala.tv. Chi è già iscritto alla newsletter del Teatro potrà utilizzare le stesse credenziali per accedere alla piattaforma.

LaScala.tv apre un nuovo canale di comunicazione diretto agli appassionati che già conoscono e frequentano il Teatro, che avranno l’occasione di tornare sugli spettacoli già visti, recuperare quelli persi e accedere a contenuti di approfondimento; al pubblico globale che per ragioni di distanza non sempre può raggiungere Milano ma desidera conoscere la programmazione ed entrare nella famiglia scaligera; e ai giovani e alle Scuole che attraverso l’opera in video e i contenuti dedicati avranno strumenti per avvicinare con facilità e naturalezza un immenso patrimonio artistico che fa parte della storia e dell’identità collettiva del nostro Paese.

La nuova piattaforma offrirà dirette streaming di opere, balletti e concerti della Stagione scaligera ripresi da nove telecamere installate in Teatro durante i mesi della pandemia. Negli intervalli l’autore e regista Mario Acampa guiderà gli spettatori dietro le quinte a conoscere i protagonisti e i segreti dell’allestimento.

Alle dirette si aggiunge un catalogo di titoli registrati con il nuovo sistema nelle ultime stagioni, nonché di documentari e contenuti speciali. Tra i titoli on demand saranno presenti anche spettacoli per i più piccoli e per le scuole. È previsto inoltre l’avvio di un progetto pilota con diversi istituti scolastici, che potranno seguire un percorso di prove e visione degli spettacoli collegandosi dalle loro sedi.

La diffusione nelle reti scolastiche dei contenuti educativi della piattaforma LaScala.tv è realizzata in collaborazione con la Fondazione CariploIntesa Sanpaolo, Sponsor Principale della Stagione del Teatro alla Scala, affianca il Teatro anche in questo nuovo progetto diventando Sponsor Principale della piattaforma LaScala.tv

La piattaforma si inserisce in un vasto progetto di rinnovamento e modernizzazione del Teatro intrapreso dalla Fondazione negli ultimi anni. Dal 2020 il Teatro ha terminato i lavori per migliorare l’acustica dei palchi, ha rinnovato il sistema di biglietteria, la grafica e il contenuto dei programmi di sala e della rivista inserite per la prima volta con la comunicazione in un’immagine coordinata e ha affrontato il tema della correttezza dei rapporti interpersonali sul lavoro con un piano di inclusione. Ha inoltre promosso un piano di efficientamento energetico che ha ridotto i consumi del 25% anticipando l’attuale emergenza e ha ammodernato l’organizzazione del palcoscenico con l’adozione dei tablet. Dopo il battesimo della piattaforma streaming si attendono alla vigilia della nuova Stagione il nuovo sito internet, la nuova app di servizi e la versione digitale della Rivista. Seguirà il rinnovamento dell’ormai obsoleto sistema di sottotitolazione nei visori collocati negli schienali delle poltrone, che saranno sostituiti da tablet con le traduzioni in otto lingue; all’esterno la facciata stessa del Teatro sarà ripulita e gli infissi sostituiti. Nel frattempo si avvicinano a conclusione (prevista alla fine del 2023) i lavori nella nuova palazzina di Via Verdi progettata dall’architetto Mario Botta e destinata a ospitare la nuova sala prove e gli uffici della Fondazione, mentre prosegue il progetto per i nuovi laboratori nell’area di Rubattino. LaScala.tv si configura quindi come un passo importante all’interno di una strategia di aggiornamento tecnologico e strutturale che impegnerà il Teatro per i prossimi anni contribuendo a fare della Scala una protagonista della vetrina internazionale rappresentata dalle Olimpiadi del 2026.

Sara Zuccari

Lo Schiaccianoci di Nureyev al Teatro alla Scala

Nel nome di Rudolf Nureyev, di cui nel 2023 ricorre il trentesimo anniversario della scomparsa, si apre la nuova Stagione di Balletto, con il grande ritorno, dopo sedici anni, del suo Schiaccianocinuovamente sul palcoscenico della Scala dove fu presentato la prima volta nel 1969 (quando entrò in repertorio, non molto tempo dopo il debutto avvenuto a Stoccolma nel 1967, e a Londra, l’anno successivo, con il Royal Ballet) e l’ultima volta nel 2006. Lo schiaccianoci risplenderà ancora nell’allestimento di Nicholas Georgiadis, rinnovato nel décor e nei costumi proprio dalla Scala nel 1987 (disegno luci di Andrea Giretti) e affascinerà anche i più piccoli, nella magica atmosfera natalizia, ideale cornice per ripresentare questo capolavoro cajkovskiano, eseguito dall’Orchestra del Teatro alla Scala sotto la bacchetta di Valery Ovsyankikov.

A partire dal 15 dicembre, con l’Anteprima Giovani andata esaurita in pochi minuti, la serata inaugurale del 17 dicembre e fino all’11 gennaio, torna dunque in scena il balletto che più si identifica con il periodo di festività, e uno dei titoli che più si lega alla storia del balletto alla Scala; a sedici dalle precedenti rappresentazioni, avvenute nel 2006, sarà una nuova vetrina per gli artisti della Compagnia, che hanno lavorato sotto la supervisione di Manuel Legris e Aleth Francillon incaricati della ripresa coreografica: in 11 recite, cinque cast si alterneranno nei ruoli principali, tutti da scoprire: Nicoletta Manni  e Timofej Andrijashenko, che già abbiamo visto interpretare il passo a  due del secondo atto nella serata ..A riveder le stelle e nella prima edizione del Gala Fraccisaranno protagonisti dell’Anteprima Giovani (15 dicembre), della recita di apertura il 17 dicembre e dello spettacolo del 18 dicembre (ore 14.30). Con questi protagonisti, il balletto sarà ripreso da Rai Cultura e trasmesso in Italia il 5 gennaio alle ore 21.15 su RAI 5 e su RAI Play (in replica su Rai5 l’8 gennaio alle ore 19.15), all’estero dal 6 gennaio (ore 20.00) sulla piattaforma Medici Tv e sui circuiti cinematografici italiani e internazionali in data da definire. Agnese Di Clemente e Claudio Coviello debutteranno il 21 dicembre e torneranno in scena anche il 28;  a Alice Mariani e Navrin Turnbull sono affidate le recite del 30 dicembre e del 3 gennaio;  Martina Arduino e l’artista ospite Jacopo Tissi saluteranno il 2022 nella recita di fine anno, il  31 dicembre (ore 18), poi  di nuovo in scena il 4 e il 7 gennaio;  a Virna Toppi e Nicola Del Freo  è affidata la recita del 5 gennaio e la serata conclusiva dell’11 gennaio.

Accanto a Clara e a Drosselmeyer/Principe è davvero tutta la Compagnia ad essere impegnata in questa produzione, a partire dal Corpo di Ballo che splenderà nelle danze natalizie e soprattutto nei meravigliosi disegni coreografici dei celebri valzer: ventiquattro danzatrici e due soliste (Maria Celeste Losa con Gaia Andreanò, poi Alessandra Vassallo con Greta Giacon e Camilla Cerulli)  nel valzer dei Fiocchi di Neve del  primo atto accompagnate dal Coro di Voci Bianche dell’Accademia Teatro alla Scala diretto da Marco De Gaspari;  dodici coppie nell’altrettanto celebre valzer dei Fiori nel secondo atto. Tanti gli artisti che si alterneranno nei personaggi: il Dottore e la Signora Stahlbaum (Gabriele Corrado in alternanza con Massimo Garon e Beatrice Carbone, in alternanza con Francesca Podini); Luisa e Fritz (Vittoria Valerio e Mattia Semperboni, poi Camilla Cerulli e Domenico Di Cristo, Alessandra Vassallo e Rinaldo Venuti, Linda Giubelli e Eugenio Lepera);  la Nonna e il Nonno (Matteo Gavazzi e Serena Sarnataro, Massimo Dalla Mora e Serena Colombi). Proseguendo nella linea drammaturgica di Nureyev, Clara li rivedrà, trasformati, come solisti delle danze del secondo atto, dalla danza spagnola, alla danza russa e danza araba (che prevede anche una coppia solista con Antonella Albano e Marco Agostino, poi Maria Celeste Losa e Gabriele Corrado, Alessandra Vassallo con Christian Fagetti). E ancora, la danza cinese (con Domenico Di Cristo, Federico Fresi, Rinaldo Venuti, poi Mattia Semperboni, Christian Fagetti –  in alternanza con Saïd Ramos Ponce – e Andreas Lochmann, poi Valerio Lunadei, Saïd Ramos Ponce e Francesco Mascia), la Pastorale (Nicola Del Freo con Linda Giubelli e Agnese Di Clemente e poi con Vittoria Valerio e Gaia Andreanò; Alessandro Paoloni con Linda Giubelli e Alessia Auriemma e  con Giordana Granata e Camilla Cerulli, poi Navrin Turnbull con Vittoria Valerio e Gaia Andreanò e con Marta Gerani e Agnese Di Clemente); e a impersonare il soldatino schiaccianoci (Valerio Lunadei, Alessandro  Paoloni)  e il re Topo (Gioacchino Starace, Samuele Berbenni). E infatti immancabile la battaglia tra topi e soldatini, che vedrà impegnati gli allievi della Scuola di Ballo dell’Accademia Teatro alla Scala diretta da Frédéric Olivieri, cosi come nelle danze delle celebrazioni del Natale .

La musica e la coreografia convergono verso i celebri valzer  e nei passi a due, ricchi di tecnica, rigore, linee ed equilibri, e rivelano l’impostazione drammaturgica che Nureyev volle conferire a questo balletto: il sogno di Clara, il viaggio di una adolescente, tra ombre e luci. Accademismo ma anche verve, tecnica ed espressività teatrale che ben si addicono allo stile del Balletto scaligero, con il quale Nureyev aveva un legame speciale, tanto da destinare alla Scala la maggior parte delle riletture dei classici ed essere lui stesso tante volte in scena al Piermarini a interpretare Drosselmeyer, che si trasforma in uno splendente Principe.

Il balletto ha visto l’avvicendarsi di più protagonisti nel corso delle oltre centoventi recite,  e di tanti allievi della Scuola di Ballo, tutti impegnati nella interpretazione di uno spettacolo corale in perfetto equilibrio tra  tradizione e modernità. A Milano Nureyev ebbe come sua prima Clara Liliana Cosi ma anche Vera Colombo; nella stagione 1970/71 Carla Fracci, che sarebbe diventata la sua partner italiana prediletta; nella stagione 1979/80 Anna Razzi, senza dimenticare Merle Park (che volle alla Scala proprio nel 1977) e Evelyne Desutter che fu anche la sua ultima partner nelle riprese della stagione 1987-1988. Le ultime rappresentazioni dello Schiaccianoci di Nureyev risalgono appunto al dicembre 2006, come titolo di apertura della Stagione 2006/2007; nelle stagioni successive Lo schiaccianoci è stato presentato nella versione firmata da Nacho Duato (in apertura della Stagione 2014/2015 e ripreso la stagione successiva), mentre in apertura  della Stagione 2018-2019, con nuovo allestimento firmato da Margherita Palli, per la prima volta è stata rappresentata alla Scala la storica versione di George Balanchine.

In occasione del ritorno sulla scena della versione di Rudolf Nureyev è prevista l’esposizione nel Ridotto Palchi Arturo Toscanini del corpetto indossato da Nureyev nelle recite dello Schiaccianoci alla Scala e del costume di Carla Fracci nel ruolo di Clara, entrambi realizzati su figurini di Nicholas Georgiadis.

Sara Zuccari

Milano, il Teatro alla Scala in città

Dal 27 settembre al 1 ottobre, il Corpo di Ballo sarà infatti tra i protagonisti di ‘La Scala in città’, che lo scorso anno, alla sua prima edizione, ha riscosso grande entusiasmo e ampissima partecipazione.

Dal 6 al 9 ottobre appuntamento al TAM – Teatro Arcimboldi Milano per rinnovare la collaborazione che lo scorso anno ha visto la Compagnia tornare a danzare su questo importante palcoscenico cittadino: i primi ballerini al gran completo (Antonella Albano, Martina Arduino, Nicoletta Manni, Alice Mariani, Virna Toppi, Marco Agostino, Timofej Andrijashenko, Claudio Coviello, Nicola Del Freo) i solisti e gli artisti del Corpo di Ballo tornano al TAM con ‘Variazioni di bellezza’: tra classici, recenti creazioni e balletti di fresca acquisizione in repertorio, un viaggio nella bellezza della danza e nelle sue variazioni stilistiche, nelle diverse anime della compagnia scaligera, che omaggia la tradizione e si apre alle più interessanti espressioni contemporanee. In scena balletti di Marius PetipaManuel Legris, Patrick de BanaNatalia HorecnaAndrás Lukács.

Quattro serate gratuite in quattro location diverse in giro per la città e nel teatro, per far appassionare il pubblico milanese.

27 settembre alle ore 20.30  Arena Milano Est Al Martinitt in Via Riccardo Pitteri, 60

28 settembre  alle 20.30 ai Bagni Misteriosi in Via Carlo Botta, 18

29 settembre alle 20.30 Allianz Cloud in Piazza Carlo Stuparich, 1

1 Ottobre alle 20 al Teatro alla Scala

Sara Zuccari