Mandala Dance Company in tournée in Italia e negli Stati Uniti

Con una tournée in Italia e negli Stati Uniti parte la stagione 2024 di Mandala Dance Company, compagnia internazionale di danza contemporanea diretta da Paola Sorressa che dal 6 fino al 21 aprile, sarà in scena con le prime date di spettacoli in Italia, in tre regioni Lazio, Sicilia e Sardegna, per approdare, dal 23 aprile al 4 maggio, in USA per il progetto Boarding Pass Plus a Jefferson e a New York per residenze, laboratori e spettacoli.

Il primo appuntamento della tournée di Mandala Dance Company è il 6 aprile presso lo Spazio Agorà di  Ladispoli (RM) con l’anteprima delle produzioni Balancier e Insieme, concept, coreografia e regia di Paola Sorressa. Balancier sarà poi in scena il 7 e l’8 aprile in Sicilia, al Palazzo beneventano di Lentini e all’Auditorium Leonardo di Carlentini all’interno della Rassegna Incontroscena. La produzione artistica che si interroga sulla ricerca di un equilibrio statico o dinamico, sarà presentata in versione site-specific presso l’Anfiteatro di Villa Lais a Roma il 19 aprile all’interno di Corpo Mobile Festival, mentre il 20 e il 21 aprile in Sardegna, in scena nella Sala Estemporada per la Rassegna Primavera a Teatro e al PalaSerradimigni di Sassari per la squadra di basket serie A  DINAMO Sassari.

Dal 23 aprile fino al 4 maggio, la compagnia, nell’ambito del progetto vincitore di Boarding Pass Plus, sarà negli USA insieme a Canova22 e la Luna Dance Center, ospite del Middlebrook Arts Research/Residency Center di Jefferson (New York) sede della compagnia Bodiestories per un percorso internazionale mirato allo sviluppo di processi di formazione, residenza e di produzione artistica a cura della coreografa Paola Sorressa, Simona Ficosecco e Teresa Fellion, che prevede la collaborazione internazionale tra artisti professionisti e allievi danzatori. Due settimane di intensa attività finalizzate alla realizzazione di un percorso internazionale di creazione, valorizzazione e diffusione della coreografia con un focus sugli elementi identitari della tradizione italiana.

Durante l’apertura pubblica dei laboratori e dei processi creativi frutto delle residenze, Mandala porterà in scena anche lo spettacolo cameo Insieme, omaggio all’amore del corpo dell’uomo o della donna, produzione che nata nel 2023 per il progetto CLOSE UP – Culture in Movimento bando di Roma Capitale/Siae, nel 2024 viene rivisitato per Mandala con i danzatori Alessia Stocchi e Davide Galuppi.

Sara Zuccari

Giselle al cinema con Olga Smirnova e Jacopo Tissi

Arriverà nelle sale cinematografiche solo domenica 21 gennaio 2024 GISELLE, il balletto con l’indimenticabile coreografia di Jean Coralli e Jules Perrot messo in scena dal Dutch National Ballet con la partecipazione di un cast stellare.

La prima ballerina Olga Smirnova, entrata nella compagnia del Dutch National Ballet nel marzo 2022 dopo essere fuggita dalla Russia all’inizio della guerra con l’Ucraina, interpreterà la protagonista del balletto classico e romantico per eccellenza. Ad accompagnarla, nel ruolo del principe Albrecht, l’italiano Jacopo Tissi, anche lui ex étoile del Bolshoi di Mosca.

Jacopo Tissi è stato di recente nominato ballerino principale del Dutch National Ballet e si è esibito nelle dirette cinematografiche live dal palco del Bolshoi di Mosca nel ruolo del Principe Siegfried nel Lago dei cigni (2020) e nello spettacolo Diamonds, terza parte del balletto Jewels (2022) di George Balanchine.

Olga Smirnova è stata protagonista di numerose dirette live da Mosca, quando faceva parte del Balletto del Bolshoi. Le sue interpretazioni cinematografiche più recenti includono Nikiya nella Bayadère (2019), Odette/Odile nel Lago dei cigni e Giselle (2020). È stata eletta “Ballerina dell’anno 2022” dai lettori della rivista internazionale leader di settore “Dance Europe”.

Girato al Dutch National Ballet di Amsterdam, GISELLE sarà distribuito in tutta Europa e in Paesi selezionati in America, Asia, Africa e Oceania in contemporanea il prossimo 21 gennaio. Un evento cinematografico che darà al pubblico di tutto il mondo l’opportunità di assistere allo spettacolo più romantico del repertorio del balletto classico.

Sulle note della partitura composta da Adolphe Adam, ispirata alla leggenda delle Villi ed eseguita dalla Dutch Ballet Orchestra, GISELLE racconta la storia di una giovane contadina che si innamora di un nobile già fidanzato che le nasconde la sua vera identità; questo amore, che si rivelerà impossibile, farà impazzire di disperazione l’ingenua Giselle. Il balletto celebra temi chiave del romanticismo come l’amore tragico, la natura e il fantastico; non manca anche il caratteristico “atto bianco”, termine con cui nei balletti romantici si indicano le parti che vedono protagonisti personaggi fantastici ed eterei, in scena coi loro costumi bianchi.

GISELLE
Registrato a Amsterdam, al Dutch National Ballet
Durata: 2 ore circa
Prodotto da Bel Air Media e distribuito da Pathé Live e Nexo Digital

Con Olga Smirnova (Giselle), Jacopo Tissi (Albrecht)
Musica: Adolphe Adam
Coreografia: Marius Petipa, da Jean Coralli e Jules Perrot
Produzione e coreografia aggiuntiva: Rachel Beaujean e Ricardo Bustamante
Dutch Ballet Orchestra
Direttore d’orchestra: Ermanno Florio

Sara Zuccari

Taormina Arte Eleonora Abbagnato in scena con “Giulietta”

Dopo la prima assoluta la scorsa estate al Teatro Romano di Verona, mercoledì 26 luglio il festival Taormina Arte ospiterà un grande evento di musica e danza a cura di Daniele CiprianiGiulietta, omaggio alla piccola grande donna immortalata da William Shakespeare e, dopo di lui, da innumerevoli pittori, musicisti, scrittori, registi e coreografi, che vedrà protagonista Eleonora Abbagnato, direttrice della scuola  e della Compagnia di Ballo del Teatro dell’Opera di Roma e già étoile dell’Opéra di Parigi. Nello spettacolo, in programma in data unica al Teatro Antico di Taormina alle ore 21:30, le arti della musica, della danza e della poesia si uniscono per dipingere a colori – ora delicati, ora vivissimi – un ritratto nuovo e inusuale della più celebre veronese di tutti i tempi.

Ad aprire la serata sarà un lavoro coreografico in cui la danza intreccia uno stretto legame con la poesia, La rose malade di Roland Petit (1973), ispirato alla poesia The Sick Rose di William Blake (1794): un passo a due di amore e di morte sull’Adagietto dalla Quinta Sinfonia di Gustav Mahler, creato per la leggendaria ballerina russa Maya Plisetskaya. Eleonora Abbagnato, che lo danzerà insieme a Giacomo Castellana, indosserà in questo ambito un bellissimo costume disegnato da Yves Saint Laurent.

A seguire, è in programma una composizione coreografica di Giorgio Mancini sulla West Side Story Suite per due pianoforti di Leonard Bernstein, dal titolo Rainbow, Love & Peace: un lavoro che ha come filo conduttore l’amore in tutte le sue sfaccettature e nel quale, al noto slogan della rivoluzione psichedelica degli Anni ’60, viene aggiunto un elemento che fa riferimento sia all’odierno riconoscimento dei diritti LGBT, sia alla pressante esigenza di ricercare una pace sul nostro pianeta.

West Side Story, celeberrimo musical con coreografie di Robbins, dal quale fu realizzato un film nel 1961 (recentemente rivisitato da Steven Spielberg) trasponeva la vicenda da Verona a New York; il balletto di Mancini, invece non ci parla di amanti provenienti da etnie diverse oppure da famiglie rivali: evoca invece l’amore tra persone dello stesso sesso, andando comunque ‘oltre l’arcobaleno’ per raggiungere una fratellanza più estesa. Molti “Giulietti”, e una “Giulietta”, si fanno rappresentanti dei temperamenti umani (qui sono sei, non più quattro), ognuno simboleggiato da un colore diverso della iconica “Rainbow Flag: danzano Rebecca Bianchi (Rosso-La vita), Simone Agrò (Giallo- La luce), Mattia Tortora (Verde – La natura), Gabriele Consoli (Arancione – La salute), Giacomo Castellana (Blu – La serenità), Ramon Agnelli (Viola- Lo spirito).

Il gran finale, Giulietta, sarà danzato sull’ouverture-fantasia di Ciaikovsky con le coreografie di Sasha Riva e Simone Repele. anche autori degli intermezzi coreografici Blanc et noir, con musica di Charles Ives, in programma nel corso della serata. La scenografia di quest’ultimo atto è di Michele della Cioppa, i costumi di Anna Biagiotti e il disegno luci di Alessandro Caso. Al contempo eterea e sensuale, impalpabile e volitiva, dal fascino senza tempo, Eleonora Abbagnato, rappresenta (piuttosto che un personaggio) “l’idea” di Giulietta quale simbolo dell’amore: amore tra uomo e donna, ma anche tra persone dello stesso sesso; amore tra adolescenti (come nella tragedia di Shakespeare), ma anche tra persone di età diverse. L’étoile danzerà infatti in scena con la figlia undicenne, Julia Balzaretti, che le assomiglia tantissimo e che interpreta una piccola Giulietta dei nostri giorni la quale, specchiandosi e immergendosi in sogni romantici ad occhi aperti, vede riflessa l’immagine della donna innamorata che diventerà. Le sorprese di questo balletto saranno tante: presente, futuro e anche passato (con reminiscenze di Capuleti e Montecchi) si fondono, mentre uno strano angelo custode, scandisce il tempo a giri di bicicletta. Insieme alle due ballerine danzeranno gli stessi coreografi, Riva e Repele.

Sara Zuccari

La Cenerentola di Rudolf Nureyev a Caracalla Festival 2023

Una ragazza maltrattata e in fuga da un padre alcolizzato; la scoperta da parte di un grande produttore cinematografico capace di trasformare una zucca in una fiammante Rolls-Royce; il debutto sul grande schermo e la conquista del cuore dell’attore principale. È ambientata nell’universo hollywoodiano degli anni Trenta la versione del balletto Cenerentola firmata dal grande Rudolf Nureyev, che il Corpo di Ballo del Teatro dell’Opera di Roma, diretto da Eleonora Abbagnato, propone nell’ambito del Caracalla Festival 2023 dal 1° al 4 luglio nel Teatro Grande delle antiche terme romane. Gli anni Trenta voluti da Nureyev si accostano così idealmente agli anni Cinquanta della Dolce vita della regia della Traviata di Lorenzo Mariani, anch’essa nel cartellone del Caracalla Festival di quest’anno.

Creata nel 1986 per l’Opéra di Parigi, questa rilettura in chiave moderna di una delle fiabe più popolari, su musiche di Sergej Prokof’ev, è proposta per la prima volta dal Corpo di Ballo del Teatro capitolino.

Nel corso della sua storia, Cenerentola ha subìto vari adattamenti e Nureyev si è divertito a trasportare la trama nell’universo hollywoodiano degli anni 30: scoperta da un produttore cinematografico, una fanciulla maltrattata, in fuga da un padre alcolizzato e da una matrigna odiosa, debutta sul grande schermo conquistando il cuore dell’attore principale.

«All’inizio temevo che la fiaba di Perrault sarebbe stata modificata abusivamente – aveva dichiarato Nureyev – ma i meccanismi della storia non sono cambiati. Tutto il dramma di Cenerentola nasce dalla paura di veder crollare il suo sogno, che qui è diventato un sogno cinematografico. Un sogno di un abito bianco, leggermente sfumato di rosa per rendere omaggio all’innocenza, e un tocco di glitter perché Cenerentola è un personaggio del mondo di oggi, sogna sola una cosa: diventare una star».

La musica di Sergej Prokof’ev è affidata alla bacchetta del giovane direttore Alessandro Cadario, al suo debutto con l’orchestra del Lirico capitolino.

Spetterà a Rebecca Bianchi far rivivere in scena le emozioni e i sogni di CenerentolaMichele Satriano sarà il suo principe, mentre Alessio Rezza il produttore cinematografico. Le due sorellastre Alessandra Amato e Susanna Salvi prenderanno lezioni di danza dal maestro Claudio Cocino. L’allestimento dell’Opéra National di Parigi è firmato da Petrika Ionesco per le scene e Hanae Mori per i costumi. Le luci sono curate da Jean-Michel Désiré, i video da Igor Renzetti e Lorenzo Bruno. Nella versione in tre atti di Nureyev, ripresa da Aleth FrancillonGillian Whittingham e Benjamin Pech con la supervisione di Eleonora Abbagnato, la partitura di Prokof’ev è mantenuta nella sua interezza. «La musica – aveva affermato il musicista – introduce il personaggio di Cenerentola mediante tre temi: il primo dei quali raffigura Cenerentola umiliata, il secondo Cenerentola sognatrice, il terzo, un tema largo, Cenerentola innamorata e felice». Composto faticosamente tra il 1940 e il 1944, il balletto andò in scena al Teatro Bol’šoj di Mosca il 21 novembre 1945 con la coreografia di Rostislav Zakharov e il libretto di Nikolaj Volkov.

Dopo la prima di sabato 1° luglio, lo spettacolo sarà replicato domenica 2 e martedì 4. Tutti gli spettacoli inizieranno alle ore 21.

Lo spettacolo sostituisce il previsto Strictly Gershwin, che non può andare in scena a causa di problemi di salute del coreografo Derek Deane. I biglietti precedentemente acquistati per Strictly Gershwin potranno essere commutati in biglietti per Cenerentola, mantenendo il posto scelto e contattando la biglietteria per la sostituzione. Le eventuali richieste di rimborso saranno possibili fino alla data della rappresentazione, consegnando i biglietti presso la Biglietteria del Teatro dell’Opera dal lunedì al sabato dalle 10 alle 18, domenica dalle 9 alle 13.30.

Sara Zuccari

Oggi 27 marzo 2023 è La Giornata Mondiale del Teatro

Oggi 27 marzo 2023 è La Giornata Mondiale del Teatro quest’anno è giunta alla 61° edizione e per l’occasione il messaggio è stato scritto dall’attrice egiziana Samiha Ayoub.

La Giornata Mondiale del Teatro è stata istituita dall’International Theatre Institute e da esperti dell’UNESCO per la prima volta il 27 Marzo 1962.

Da quel giorno, ogni anno, in tutto il mondo viene celebrata la Giornata Mondiale del Teatro e per l’occasione viene richiesto ad una personalità del teatro, della musica e della cultura in genere di scrivere un messaggio.

Il messaggio viene letto nei teatri, nelle scuole, nelle biblioteche, nei luoghi di cultura e di aggregazione in tutto il mondo.

La Giornata Mondiale del Teatro quest’anno è giunta alla 61° edizione e per l’occasione il messaggio è stato scritto dall’attrice egiziana Samiha Ayoub, e richiama in maniera forte e profonda i valori fondativi del teatro rispetto alla comunità globale.

Messaggio della Giornata Mondiale del Teatro 2023 di Samiha AYOUB
A tutti i miei amici artisti di teatro di tutto il mondo,
Vi scrivo questo messaggio in occasione della Giornata Mondiale del Teatro, e per
quanto mi senta estremamente felice di rivolgermi a voi, ogni fibra del mio essere
trema sotto il peso di ciò che tutti noi stiamo soffrendo – artisti di teatro e non- a
causa delle pressioni schiaccianti e dei sentimenti contrastanti che suscita la
condizione attuale del mondo. L’instabilità è il risultato diretto di ciò che il nostro
mondo sta attraversando oggi in termini di conflitti, guerre e disastri naturali che
hanno avuto effetti devastanti non solo sul nostro mondo materiale, ma anche sul
nostro mondo spirituale e sulla nostra pace psicologica.
Vi parlo oggi mentre ho la sensazione che tutto il mondo sia diventato come isole
disperse, o come navi che fuggono in un orizzonte denso di nebbia, ciascuna
spiegando le vele e navigando senza guida, senza riuscire a vedere nulla
dell’orizzonte che dovrebbe guidarle e, nonostante ciò, continuando a navigare,
sperando di raggiungere un porto sicuro che la accolga dopo le lunghe
peregrinazioni in mezzo a un mare furioso.
Il nostro mondo non è mai stato così strettamente connesso come lo è oggi, ma allo
stesso tempo non è mai stato più dissonante e non siamo mai stati così lontani gli
uni dagli altri come lo siamo oggi. Qui sta il paradosso drammatico che ci impone la
nostra contemporaneità. Nonostante ciò a cui assistiamo rispetto alla convergenza
nella circolazione delle notizie e delle comunicazioni che ha portato ad infrangere
tutte le barriere dei confini geografici, i conflitti e le tensioni a cui il mondo sta
assistendo hanno superato i limiti della percezione logica, creando, in mezzo a
questa apparente convergenza, una divergenza fondamentale che ci allontana dalla
vera essenza dell’umanità nella sua forma più semplice.
Il teatro nella sua essenza originaria, è un atto puramente umano basato sulla vera
essenza dell’umanità, che è la vita. Come diceva il grande pioniere Konstantin
Stanislavskij: “Non entrate mai a teatro con il fango ai piedi. Lasciate la polvere e lo
sporco fuori. Lasciate le vostre piccole preoccupazioni, i litigi, le piccole difficoltà alla
porta assieme ai vostri indumenti esterni- tutte quelle cose che vi rovinano la vita e
distolgono la vostra attenzione dalla vostra arte.” Quando saliamo sul palco, saliamo
con la sola vita di un essere umano in noi, ma questa vita ha una grande capacità di
scindersi e di riprodursi per trasformarsi in tante vite che diffondiamo in questo
mondo affinché esso prenda vita, fiorisca e diffonda i suoi profumi.
Quello che facciamo nel mondo del teatro, come drammaturghi, registi, attori,
scenografi, poeti, musicisti, coreografi e tecnici -tutti noi nessuno escluso- è un atto
di creazione della vita che non esisteva prima di salire sul palcoscenico. Questa vita
merita una mano premurosa che la tenga, un petto amorevole che la accolga, un
cuore gentile che provi empatia per essa ed una mente sobria che le fornisca ragioni
per continuare e sopravvivere.
Non esagero quando dico che quello che facciamo sul palco è l’atto stesso della vita,
generata dal nulla, come una brace ardente che brilla nell’oscurità, illuminando le
tenebre della notte e riscaldando la sua freddezza. Siamo noi che diamo alla vita il
suo splendore. Siamo noi che la incarniamo. Siamo noi che la rendiamo vibrante e
significativa. E siamo noi a fornire le ragioni per capirla. Siamo noi che usiamo la luce
dell’arte per affrontare l’oscurità dell’ignoranza e dell’estremismo. Siamo noi che
abbracciamo la dottrina della vita, affinché la vita si possa diffondere in questo
mondo. Per questo mettiamo tutto il nostro impegno, tempo, sudore, lacrime,
sangue e nervi, per raggiungere questo alto messaggio, per difendere i valori della
verità, della bontà e della bellezza, nel convincimento che la vita meriti veramente di
essere vissuta.
Vi parlo oggi, non così per parlare, e nemmeno per celebrare il padre di tutte le arti,
il “teatro”, nella sua giornata mondiale. Vi invito piuttosto a stare insieme, tutti noi,
mano nella mano, spalla a spalla, per gridare a squarciagola, come siamo abituati a
fare sui palcoscenici dei nostri teatri, per far uscire le nostre parole, per risvegliare la
coscienza del mondo, per cercare dentro di noi l’essenza perduta dell’umanità.
L’essere umano libero, tollerante, amorevole, comprensivo, gentile ed accogliente,
che rigetta questa vile immagine di brutalità, razzismo, di conflitti sanguinosi, di un
pensiero unilaterale ed estremista. Gli esseri umani hanno camminato su questa
terra e sotto questo cielo per migliaia di anni e continueranno a camminare.
Pertanto togliete i piedi dal fango delle guerre e dei conflitti sanguinosi e lasciate
questi ultimi all’entrata del palcoscenico.
Forse allora la nostra umanità, che si è offuscata nel dubbio, diventerà di nuovo una
certezza che ci renderà tutti orgogliosi di essere umani e di essere fratelli e sorelle
nell’umanità.
È la nostra missione, di noi drammaturghi, portatori della fiaccola della luce, sin
dalla prima apparizione del primo attore sul primo palcoscenico, di essere in prima
linea nell’affrontare tutto ciò che è brutto, sanguinario e disumano, mettendolo a
confronto con tutto ciò che è bello, puro e umano. Noi, e nessun altro, abbiamo la
capacità di diffondere la vita. Diffondiamola insieme per il bene di un unico mondo e
di un’unica umanità.
Samiha Ayoub
Tradotto da: Roberta Quarta, Centro Italiano ITI

Sara Zuccari

Al via Danzainfiera 2023

All you need is dance è lo slogan che accompagnerà la 17esima edizione di Danzainfiera prevista quest’anno dal 24 al 26 febbraio sempre alla Fortezza da Basso. Ancora una volta, così come avviene da ben 17 anni, il popolo della danza, professionisti del settore, ballerini, scuole, compagnie, aziende e tantissimi giovani, si ritroverà a Firenze per condividere tre giorni di grandi emozioni.

Nata come Fiera di settore, Danzainfiera è diventata negli anni un appuntamento importante per chi di danza vive o soltanto sogna di vivere. Un appuntamento in cui c’è sempre di più attenzione alla qualità, e che a questa edizione si apre con un’energia tutta nuova, perché nuovo è l’assetto societario dell’organizzazione di cui Pitti Immagine è la nuova prestigiosa proprietaria.

Una novità di grande valore che apre la strada a sinergie tra mondi diversi: Pitti Immagine ha infatti una consolidata esperienza nel settore fieristico e degli eventi internazionali legati alla moda e al lifestyle, e in questo senso porterà la sua esperienza di alto profilo a una manifestazione che è già un punto di riferimento imprescindibile per il mondo della danza.

Grande attesa per l’arrivo di Rossella Brescia che sarà protagonista nel ruolo dell’insegnante in Billy Elliot Il Musical in scena in aprile al Teatro Sistina. Presente anche il regista Massimo Romeo Piparo per la selezione del cast finale di Billy Elliot Il Musical e il pre-casting di Matilda. Grazie al Sistina sarà presente anche Billy Mitchell, acclamato artista del West End londinese, coreografo del musical Cats firmato sempre da Piparo, che dal 7 dicembre ha già fatto registrare numeri strabilianti con una serie di sold out.

Tra i grandi nomi annunciati Petra Conti, étoile internazionale insignita anche del titolo di Ambasciatrice della danza italiana nel mondo.  Per il grande pubblico resta colei che a soli 16 anni, partecipando al programma televisivo “Sogni” condotto da Raffaella Carrà su Rai Uno, vide esaudito il desiderio di danzare con Roberto Bolle, che fu dunque il suo primo partner in scena. Si esibirà anche al Dif Closing Ceremony con uno dei pezzi più amati della storia della danza.

E al Dif Closing Ceremony si esibirà anche Gabriele Frola, ballerino ed étoile dell’English National Ballet dal 2018, che terrà a Danzainfiera uno stage di tecnica maschile e uno speciale coaching sulle variazioni maschili al quale saranno ammessi soltanto 3 danzatori dai 15 anni in su. Chi non riuscirà a entrare potrà comunque assistere alla lezione da uditore.

Tornano a Firenze anche i Choros Ballet, gruppo di ballerini youtubers che spopolano ormai da anni sui social parlando di danza classica. Il loro canale conta oltre 188mila iscritti con video che raccolgono centinaia di migliaia di visualizzazioni. All’edizione Dif 2020 mandarono in delirio il pubblico presente. Quest’anno presenteranno un pezzo del loro nuovo spettacolo.

Non mancheranno ballerini diventati famosi con “Amici”: come Rita Pompili e Santo Giuliano e anche Valentina Vernia, conosciuta sui social come “Banana”, che a Firenze terrà uno stage di hip hop e afro. E Marta Molinari la danzatrice influencer la cui carriera inizia a 19 anni nel Corpo di Ballo di Verona, per proseguire al Teatro dell’Opera Sloveno di Maribor e ora nella Chrono Ballet Company di Verona. Con lei sarà possibile partecipare a una live ballet experience dove presenterà anche il suo nuovo libro.

Grande attesa anche per Ivan Cottini, ballerino, ex concorrente di Amici, che da quando aveva 27 anni combatte con la sclerosi multipla e la danza lo ha aiutato a superare i momenti più difficili della malattia. Special Guest di Danzainfiera 2023, la sua esibizione chiuderà l’evento Danzando con il Cuore.

E infine il Contest Red Bull Dance Your Style Qualifier 2023, le qualificazioni ufficiali per la Finale Nazionale che si terrà a Rimini il 28 luglio. Dall’Hip Hop all’House, dal Locking al Popping, tutti gli stili della street dance diventeranno protagonisti della battle uno contro uno a eliminazione diretta dove sarà il pubblico in sala a giudicare le performance improvvisate sui successi pop, rock e funk selezionati a sorpresa dal deejay.

Sara Zuccari

Il 2 novembre si festeggia il #WorldBalletDay 2022

Il Royal Ballet  e l’Australian Ballet sono lieti di annunciare che il #WorldBalletDay 2022 si svolgerà mercoledì 2 novembre . La celebrazione globale ritorna per il suo nono anno, riunendo una serie di compagnie leader a livello mondiale per un’intensa giornata di danza.

Nel corso della giornata, prove, discussioni e lezioni verranno trasmesse gratuitamente in streaming in 6 continenti , offrendo scorci unici dietro le quinte delle più grandi star del balletto e dei futuri artisti.

L’edizione 2022 del #WorldBalletDay è destinata a essere la più grande di sempre. In collaborazione con TikTok e con i flussi su YouTube e Facebook , si prevede che il numero di visualizzazioni di quest’anno supererà il record precedente stabilito nel 2019, quando i contenuti del #WorldBalletDay sono stati visualizzati oltre 300 milioni di volte.

Sara Zuccari

“Roberto Bolle and Friends” a Expo Dubai

Il conto alla rovescia è nuovamente partito. Si terrà il 2 marzo 2022 l’attesissimo spettacolo “Roberto Bolle and Friends” a Expo Dubai.

Come sempre il Gala dell’Étoile dei Due Mondi – come il famoso ballerino è stato definito dalla stampa per la sua fama internazionale – sarà un compendio di alcuni dei brani di danza più emozionanti del repertorio classico e contemporaneo, pensati dallo stesso Bolle e dalla sua Compagnia per rappresentare l’eccellenza italiana in questo importante appuntamento planetario.

L’Étoile e i suoi Friends, i migliori danzatori della scena internazionale, incanteranno Dubai con un gala tutto nuovo che ogni anno mescola sapientemente balletto classico, moderno e contemporaneo, tra effetti speciali e nuove tecnologie. Un evento speciale che con tutta la sua energia ed emozione saprà regalare una serata davvero indimenticabile per stupire, appassionare, commuovere e divertire un pubblico trasversale in un palcoscenico unico al mondo.

Sara Zuccari

Re-Dance Your Life è lo slogan di Danzainfiera 2022

RE-DANCE YOUR LIFE è lo slogan scelto per celebrare questa ripartenza, dopo un anno di fermo dovuto all’emergenza sanitaria tuttora in corso. Tornare a danzare e poterlo fare in sicurezza è il primo e più grande obiettivo della manifestazione, che in maniera scrupolosa ha predisposto una logistica ampia e contingentata, nel totale rispetto delle misure rafforzate, che obbligano all’uso di mascherina FFP2 all’interno del polo fieristico e all’accesso consentito con rilevamento della temperatura e mostrando green pass rafforzato per chiunque, a partire dai 12 anni – o documentazione che attesti l’esenzione.

Molti gli espositori storici sia tra i brand commerciali che nel mondo accademico, con importanti new entry internazionali: segnale che l’economia della danza, duramente messa alla prova, ha voglia di ripartire e soprattutto di non fermarsi più.

Anticipiamo qui solo alcuni dei prodotti e delle tendenze 2022 in anteprima a Dif: nell’area dedicata alle aziende Grishko presenta la collezione Bolshoi Stars Magnifique, dai toni primaverili e floreali, che promette di rivelare la dea che c’è in ogni ballerina, Merlet Dance presenta Lena, la scarpa da punta francese ecotecnologica, mentre Bloch ha ideato la punta Balance Lisse per permettere un lavoro prolungato sulle punte senza sforzo. Attenzione dunque non solo alla “divina” bellezza ma anche all’ecologia e al rispetto della natura nei cicli produttivi, oltre massimo sviluppo della tecnologia a garanzia della protezione dagli infortuni sono le linee guida che hanno ispirato i produttori di centinaia di brand del settore.

Un punto di ripartenza importante anche per il comparto formazione, con un programma di livello e ospiti internazionali, a partire dalle audizioni: i direttori Thelma Louise di Joffrey Ballet School, Tracy Inman di The Ailey School, Davis Robertson di New York Dance Project e Antonio Fini di Fini Dance New York (conosciuto al grande pubblico come giudice di Ballando on the Road) dall’America a Firenze in cerca dei migliori talenti, da inserire nei prestigiosi programmi di studio riservati a pochi fortunati e meritevoli, che a Dif avranno modo di poter sostenere audizioni anche per le migliori accademie professionali presenti in tutta Italian – dalla Lombardia A.U.B., ArteMente, Artichoke, Liceo Coreutico Giuditta Pasta, R.B.S., S.T.M., dal Veneto Dreaming Academy ed MM Eventi, dall’Emilia Romagna Professione Danza Parma, Professione Musical Italia, Dance Movement Ballet; dalla Toscana Centro Opus Ballet, Ateneo della danza, dal Lazio Balletto di Roma, Matrix legato ad AICS, R.I.D.A., dalla Campania realtà legate ad ACSI ed MSP.

Anche il programma stage si fregia di artisti internazionali, affrontando nell’ambito del contemporaneo il tema del repertorio – rara ed esclusiva opportunità da cogliere al volo! – con compagnie internazionali come Akram Khan Company, una delle più innovative al mondo con una visione artistica che rispetta e sfida la forma kathak indiana contaminata con la danza contemporanea o come Les Ballets de Monte-Carlo diretta da Jean-Christophe Maillot, di ispirazione più NeoClassica, con particolare attenzione agli aspetti interpretativi.

Altro focus è quello delle tecniche: per la prima volta a Danzainfiera il celebre Trinity Laban Conservatoire of Music and Dance di Londra presenta uno stage di tecnica Release e la scuola ufficiale della compagnia Alvin Ailey American Dance Theater di New York conduce uno stage di tecnica Horton, repertorio Ailey.

Non mancheranno momenti di formazione e approfondimento dedicate ai docenti, con un master sulla tecnica didattica modern contemporary, le presentazioni di nuovi metodi di approccio quali la Danzatricità® che sviluppa il ben-essere attraverso il gioco, la Ritmica Dalcroze o Metodo Jaques-Dalcroze che consente di avvicinarsi alla musica in modo creativo, il Metodo P.A.S.S. per le arti performative.

Sempre per un pubblico di operatori del settore, nel weekend si terranno due convegni di interesse generale promossi da ADI, associazione di tutela e rappresentanza del mondo della Danza: “Le Scuole di Danza verso il futuro” e “La qualifica professionale dell’insegnante di danza“, tema quest’ultimo che verrà approfondito dall’Agenzia Formativa accreditata per la formazione professionale dalla Regione Piemonte in un momento di orientamento alla formazione e certificazione degli insegnanti di danza in Italia.

A Dif c’è voglia di…mettersi alla prova: tornano a grande richiesta gli immancabili eventi coreografici, animando i palchi del prestigioso Concorso Internazionale Expression, organizzato da I.D.A e giunto alla 17edizione, di Musical: il Concorso che festeggia il suo 10° compleanno con i direttori dei più importanti centri professionali in Italia e del più giovane Pop Tap Festival, che per la 6 a volta dà appuntamento agli amanti delle claquettes, in tutti gli stili di tap dance e clog dance…dunque spazio alle danze irlandesi e alle performance dei guest artist internazionali Ruben Sanchez e D’Angelo Bros, impegnati anche negli stage!

Come sempre, c’è posto per tutti, anche per chi, fermo da tempo, non si sente pronto per competere ma non rinuncia a calcare le scene, trovando accoglienza nelle storiche rassegne Dance e Junior Parade, o all’interno di eventi organizzati da Associazioni ed Enti di Promozione del Coni e rivolti ai propri affiliati.

Chi invece ha la sfida nel proprio DNA, non rinuncia a scendere in pista e farsi valere: gli amanti del freestyle si danno appuntamento alla all style battle Kidz Hip Hop Hurrah, dedicata ai minuscoli della cultura urbana e non solo – tra i giudici Sly e i docenti degli stage in tema “urban” Rada, una delle massime esponenti del Waacking in Italia e all’estero e il Bboy Roman Froz, campione italiano ed europeo di breakdance. Chi dice che i ballerini contemporanei non sappiano combattere?! Ne vedremo delle belle anche alla e alla Contemporary Battle, per aggiudicarsi un viaggio a New York!

E poi c’è la Jam Dance Session, per chi desidera solo ballare, senza pubblico, semplicemente per il piacere di lasciarsi andare sulle note della musica dal vivo dell’artista, performer e compositore Stefano Simmaco.

Attesissimo momento di spettacolo, unico per grazia e bellezza è il Gala di questa edizione, previsto per domenica pomeriggio, che vede protagonisti Les Italiens de l’Opéra, i ballerini della compagnia fondata e diretta da Alessio Carbone che riunisce i danzatori italiani del Corpo di ballo dell’Opéra di Parigi: Bianca Scudamore, Bleuenn Battistoni, Francesco Mura, Andrea Sarri e Giorgio Foures si esibiranno in assoli e pas de deux alternando il repertorio classico a quello contemporaneo, da Nureyev fino a Bigonzetti.Guest artist i solisti principali della compagnia Les Ballets de Monte-Carlo Francesco Mariottini – ce lo ricordiamo bene anche per la partecipazione al programma tv Amici – e Alessandra Tognoloni. Gli artisti si esibiranno in due brani del repertorio della compagnia, si tratta del famoso passo a due di Cenerentola e il principe da “Cendrillon” – Coreografia Jean-Christophe Maillot e di “Hope Mountain” – Coreografia Evan McKei. Il Gala Danzainfiera 2022 non è solo un grande spettacolo per il grande pubblico, ma è stato concepito come un momento speciale in cui culmina l’esperienza degli allievi che a Dif hanno colto l’occasione di studiare in sala con i protagonisti dello spettacolo, frequentando lo stage di repertorio con la coppia Mariottini Tognoloni e lo stage classico avanzato con Les Italiens de L’Opéra e il Maître de ballet Francesco Vantaggio, dove l’obiettivo è far respirare l’atmosfera che si crea in scena.

Altri special guest da segnalare in questa edizione:  Marcello Sacchetta e Santo Giuliano, noti al pubblico per la partecipazione al programma Amici étoile e artisti internazionali quali Monica Perego, Raffaele PaganiniVladimir Derevianko, oltre alla coppia “Madre e figlio” Paola Manghisi e Lorenzo Azzolini, 42 anni lei, 21 lui, il vero fenomeno social del momento, con centinaia di migliaia di follower a cui danno appuntamento nel loro speciale stage di Hip Hop!

E ancora casting per agenzie di management o di animazione come PeterPan e per noti programmi televisivi, oltre a lezioni aperte a chiunque, dal tango argentino, alle danze dell’800 della Compagnia Nazionale Danza Storica, con borse di studio per eventi estivi tra mari e monti – da TauriaDance a Pinzolo in Danza – e con una speciale area dedicata alle danze aeree dove grandi e piccini possono sperimentare tessuti e cerchio.

Un programma variegato, approfondito e scrupolosamente sicuro quello di Dif 2022, perché chiunque possa partecipare con serenità alla manifestazione più attesa dell’anno!

Scopri gli eventi sul sito www.danzainfiera.it e seguici sui social!

25 – 27 Febbraio 2022
Fortezza da Basso, Firenze

Sara Zuccari

Lo Schiaccianoci la storia di un Balletto senza tempo

Centoventidue anni fa, precisamente il 18 dicembre 1892, il Mariinskij Theater di San Pietroburgo mise in scena un‘opera destinata ad entrare nella storia del balletto: si tratta de Lo Schiaccianoci, interpretato per la prima volta da Antonietta Dell’Era e Pavel Gerdt, sulle coreografie di Lev Ivanov e musiche di Pëtr Il’ič Čajkovskij.

La trama è ambientata in casa del ricco signor Stralhbaun, durante una festa organizzata per celebrare la vigilia di Natale. Tra addobbi e danze caratteristiche, il vecchio amico di famiglia Drosselmeyer intrattiene gli ospiti con giochi di prestigio, regali e pupazzi meccanici da lui stesso costruiti. Clara, figlia degli Stralhbaun, riceve in dono uno schiaccianoci con le fattezze di soldatino.

Entusiasta, alla fine della serata si addormenta abbracciata al suo schiaccianoci, immaginando un mondo fantastico che di lì a poco prenderà vita sotto i suoi occhi. Dopo aver combattuto contro il Re dei Topi e il suo esercito, inizia un viaggio nel Regno dei Dolci, in cui le leccornie diventano personaggi e ballano per allietare Clara e Fritz, lo schiaccianoci trasformatosi in uno splendido principe. Ma tutto è solo un sogno: Clara, si desta accanto all’albero di Natale con in braccio il suo dono inanimato, a rimanerle è solo il ricordo di creature incantate e affascinanti avventure.

Il balletto era stato commissionato al compositore dal capo dei Teatri Imperiali Russi, Ivan Aleksandrovič Vsevoložskij, in seguito allo straordinario successo ottenuto nel 1890 da La bella addormentata. Ad ispirare lo scenario un racconto di E.T.A. Hoffman, Schiaccianoci e il re dei topi (1816), riscritto da Alexandre Dumas padre nel 1844 in toni più vicini alla favola romantica, meno cruenti rispetto all’originale e adattati in forma di libretto da Marius Petipa. Malgrado la prima rappresentazione non riscosse un gran favore di pubblico, ad oggi la combinazione d’incantevoli coreografie e trame fiabesche hanno reso Lo Schiaccianoci uno dei più amati balletti di tutti i tempi.

Frequentemente rappresentato dalle maggiori compagnie internazionali, questo capolavoro ha subito conosciuto diverse versioni: nella produzione di Ivanov, la protagonista Masha (o Maria, poi Clara) è interpretata da una giovane allieva della scuola di ballo del teatro, un ruolo differente rispetto alla Fata Confetto, mentre i due personaggi si fondono nella versione di Aleksandr Gorskij del 1917. Nel 1923 Fëdor Lopokov rimaneggia a sua volta la trama del balletto, trasformandola sei anni dopo in un’opera eterogenea, talmente distante dalla tradizione da uscire immediatamente dal repertorio del Mariinskij.

Il debutto europeo avviene a Londra nel 1934 al Sadler’s Wells con la coreografia originale di Ivanov, seguito quattro anni più tardi, il 19 febbraio 1938, dall’esordio italiano alla Scala di Milano con grandi interpreti quali Olga Amati, Nives Poli e Pierluigi Marzoni, coreografie di Margarita Petrovna Froman. È proprio da quest’epoca che si susseguono le versioni più fortunate del balletto, come ad esempio quella di Vasily Vajnonen del 1934, che introduce per la prima volta aspetti introspettivi e psicologici nella favola. Proposto nel periodo natalizio in tutti i teatri internazionali seguendo i diversi arrangiamenti, Lo Schiaccianoci è ormai entrato a far parte della tradizione celebrativa mondiale.

Aldilà delle differenze, delle trame particolareggiate, dei protagonisti, Lo Schiaccianoci è ormai considerato la fiaba di Natale per antonomasia. É impossibile non farsi catturare dalla musica del Valzer dei Fiori, dal fascino esotico della Danza Araba, dall’incanto dei Fiocchi di Neve. La danza ha questa qualità meravigliosa: ci accompagna a suon di passi lungo un sentiero fatato, facendoci sentire parte di essa.


Trama del Balletto

Atto I
La storia si ambienta all’inizio del XIX secolo, in Germania. È la vigilia di Natale e il signor Stahlbaum organizza una festa per i suoi amici e per i loro bambini.
Questi, in attesa dei regali e pieni di entusiasmo, stanno danzando quando arriva il signor Drosselmeyer, lo zio di Clara e Fritz, che porta regali per tutti loro, intrattenendoli con giochi di prestigio, nonostante all’inizio incuta paura per la sua figura un po’ particolare. Drosselmeyer comincia a mostrare i suoi regali: Arlecchina, il soldatino e uno Schiaccianoci, automi meccanici, così perfetti da sembrare veri. Lo Schiaccianoci attira l’attenzione dei fratellini, che litigano e se lo strappano di mano fino a che Fritz, indispettito, lo rompe. Dopo averlo riparato lo zio lo affida alle cure di Clara. Stanca per le danze della serata la bambina, dopo che gli invitati si sono ritirati, si addormenta sul letto e inizia a sognare. È mezzanotte e tutto intorno a lei inizia a crescere: la sala, l’albero di Natale, i giocattoli. All’improvviso si sentono insoliti fruscii e squittii, strane presenze si aggirano per la stanza: sono topi che cercano di rubarle lo Schiaccianoci. Clara tenta di cacciarli quando lo Schiaccianoci si anima e partecipa alla battaglia con i soldatini di Fritz. Alla fine dello scontro rimangono lui e il Re dei Topi, che lo mette in difficoltà. Per salvare lo Schiaccianoci Clara afferra la sua scarpetta e la lancia addosso al Re dei Topi, permettendo allo Schiaccianoci di colpirlo a morte. Questi si trasforma allora in un Principe e Clara lo segue, entrando in una foresta incantata mentre la neve inizia a cadere. L’atto si chiude con uno splendido Valzer dei fiocchi di neve.

Atto II
I due giovani entrano nel Regno dei Dolci, dove al Palazzo Reale li riceve la Fata Confetto, che si fa raccontare dallo Schiaccianoci tutte le sue avventure, e di come ha vinto la battaglia contro il Re dei Topi.
Subito dopo tutti i cortigiani si esibiscono in una serie di danze che compongono il divertissement più famoso e conosciuto delle musiche di Čajkovskij e che rendono famoso il balletto, culminando nel conosciutissimo Valzer dei fiori. Infine, la Fata Confetto e il Principe si esibiscono in un delicatissimo Pas de deux.  Il balletto si conclude con il celeberrimo Valzer dei fiori e il sogno finisce: una volta risvegliatasi, mentre si fa giorno, Clara ripensa al suo magico sogno, con lo Schiaccianoci stretto fra le braccia.

Sara Zuccari

Foto Luciano Romano