Al via “Marcellina in Danza” 2024

C’è grande attesa per “Marcellina In Danza” 22esima edizione, la Maratona di danza e balletto appuntamento  di danza organizzato dalla scuola di danza La Gioia di Danzare – da sempre impegnata nell’organizzazione di eventi e grandi manifestazioni a Marcellina e dall’Associazione dei Butteri in occasione della Festa di Maggio della Madonna della Ginestra di Marcellina, con il Patrocinio del Comune di Marcellina.

Quest’anno la data che gli insegnanti, allievi e i coreografi  e ospiti dovranno segnare sul loro calendario è sabato 25 maggio presso Piazza Cesare Battisti del Comune di Marcellina, alle ore 21.00.  Un momento quindi nell’arco della stessa giornata per permettere sia alle molte scuole affezionate sia alle tante nuove che fanno richiesta anno per anno di potersi esibire e presentare il proprio lavoro in quella che si suole appunto definire più che rassegna di danza come una vera e propria maratona.

La finalità di “Marcellina In Danza” è quella di offrire un momento di crescita, aggregazione e confronto fra tutte le Scuole; un appuntamento importante nel quale presentare i lavori e gli obiettivi raggiunti da allievi ed insegnanti. I generi presentati spazieranno in tutti gli stili di danza: danza classica, jazz, contemporanea, moderna, hip hop, funky, tiptap, danze di carattere, break dance, balli popolari e danze folkloristiche.

In occasione della festa della Madonna della Ginestra, si terrà il Gran Galà di Danza con la partecipazione straordinaria dell’étoile internazionale Giuseppe Picone, che alle ore 19.00 sul palcoscenico presenterà il suo libro insieme a Sara Zuccari “La mia Vita a Passo di Danza” edito da Gremese. Ospiti attesi anche la Compagnia Nazionale di Danza Storica, recentemente freschi dal grande successo per le coreografie curate da Nino Graziano Luca per la serie di successo per Netflix Bridgerton, non macherà anche un omaggio la Prof. Alberto Testa storico coreografo delle danze del Film il “Gattopardo” di Luchino Visconti con Mazurka, muisica di Nino Rota.

Sabato 25 maggio alle ore 21.00, a Marcellina, gli appassionati di danza avranno l’opportunità di immergersi in uno spettacolo straordinario che si terrà nella suggestiva cornice di Piazza Cesare Battisti. Si tratta di “Marcellina in Danza 2024”, una maratona delle scuole di danza che promette di incantare il pubblico con la sua energia contagiosa ed i balli spettacolari dei talentuosi ballerini.

Organizzano l’evento la scuola “La gioia di danzare”, il Giornale della Danza e la “Associazione Butteri Marcellina ”.

Sara Zuccari

Mothers, Fathers, Sons & Daughters in scena a Piacenza

Figli si nasce, genitori si diventa. Entrambe le cose sono un’arte, l’arte di essere. Nella sua semplicità è questo il pensiero di uno spettacolo dal titolo inglese, ma dal messaggio universale: Mothers, Fathers, Sons & Daughters (“Madri, padri, figli e figlie”). Va in scena in prima assoluta domenica 19 maggio alle ore 16, al Teatro Municipale di Piacenza, inserito nella stagione della Fondazione Teatri di Piacenza. Uno spettacolo dove le arti della danza e della parola si sposano, complice l’arte della musica in un “viaggio” audace che porta da Ciaikovsky a Cat Stevens, passando per le composizioni e alcune canzoni rese indimenticabili dall’ugola di Claudio Villa.

Protagonisti nel ruolo (in scena e nella vita) dei “genitori”, sono Eleonora Abbagnato, la ballerina italiana più ammirata oggi – già étoile del Opéra di Parigi, oggi direttrice del Teatro dell’Opera di Roma – e l’attore Kaspar Capparoni, con la partecipazione straordinaria di Vladimir Derevianko, già étoile del Teatro Bolshoi di Mosca. Nei ruoli dei “figli”, invece, Julia Balzaretti (figlia di Eleonora Abbagnato) e Alessandro Capparoni (figlio di Kaspar), entrambi allievi presso la Scuola di Ballo dell’Opera di Roma. La terza “figlia” è Aurora Pica, figlia di Claudio Villa.

Ideato da Daniele Cipriani su testi di Vittorio Sabadin (con la regia di Luis Ernesto Doñas, il disegno luci di Alessandro Caso) in Mothers, Fathers, Sons & Daughters diversi filoni si sono venuti a intrecciare in maniera quasi karmica, sicché viene da chiederci se si diventi figli d’arte, oppure lo si sia fin dalla nascita; o meglio, se non sia stato il nascituro a scegliere consapevolmente i genitori per entrare in una famiglia dove si respirasse arte, per ereditare quei geni che predisponessero a una ricerca di bellezza…

Un rapporto, quasi di simbiosi, si intuisce tra Eleonora Abbagnato e la figlia dodicenne Julia nel balletto di ispirazione scespiriana Giulietta, firmato dai danzatori/coreografi Sasha Riva e Simone Repele (che ne sono anch’essi interpreti) e danzato sulle note dell’ouverture-fantasia Romeo e Giulietta di Piotr I. Ciaikovsky. Vediamo una bionda bambina assorta in romantici sogni ad occhi aperti: una piccola Giulietta dei nostri giorni la quale immagina se stessa adulta, bellissima e appassionata, accanto al suo innamorato. L’assomiglianza tra la piccola e la grande Giulietta è impressionante e non è un dettaglio da poco che la giovane porti lo stesso nome dell’eroina veronese.

Madre e figlia saranno poi interpreti di Sublime (sulla musica omonima di Dardust) ancora a firma del duo Riva-Repele, mentre questi, accompagnati dalla voce portentosa di Claudio Villa, il danzeranno, prestando la loro cifra coreografica, così moderna e personale, ad alcuni successi di ieri. Ovviamente non può mancare, visto il contesto, la celebre Mamma (Cesare Andrea Bixio e Bixio Cherubini)!

Nel cast di questo spettacolo, dedicato ai rapporti fra genitori e figli, o forse ai loro destini intrecciati,  c’è anche una rossovestita “madre”: la danzatrice Anne Jung (già Nederlands Dans Theater I), tra le più apprezzate interpreti dei maggiori coreografi nordeuropei ma che qui presenterà Undone Reverie, un assolo da lei stessa creato su alcuni Lieder di Franz Schubert.  

Mentre aleggia la presenza di suo padre, Aurora Pica leggerà un’inedita e toccante poesia dedicata a Villa e scritta insieme alla sorella Andrea Celeste. Alla figura paterna è dedicato anche il balletto Father and Son, sulle note dell’omonimo hit di Cat Stevens (oggi noto come Yusuf/Cat Stevens) che, dal 1970, descrive le eterne incomprensioni generazionali. Kaspar Capparoni dà voce alla difficoltà del padre a capire le ribellioni del figlio e ha un alter ego, Vladimir Derevianko che danzerà con il figlio quindicenne di Capparoni, Alessandro.

La coreografia è una creazione, presentata in prima assoluta, firmata da Giovanni Castelli, danzatore della Compagnia di Ballo del Teatro dell’Opera e di cui, guarda caso, Derevianko può in qualche maniera dirsi “padre artistico”, avendone scoperto il talento molti anni fa e proponendolo per una borsa di studio che permise, al bambino nativo di Porto Empedocle, di studiare al Scuola del Teatro dell’Opera. Chissà se aver ritrovato il suo mentore di allora, coreografando per lui un brano così significativo, rifletta un disegno karmico. “A me piace pensare di sì”, commenta Daniele Cipriani, ideatore dello spettacolo che aggiunge: “Quando ho cominciato a concepire questo spettacolo, le varie tessere che lo compongono si sono incastrate come d’incanto, secondo un piano preciso e assolutamente emozionante.”

Sara Zuccari

Esce “ Chiamatemi maestra. Disciplina, passione, curiosità e nessuna scusa” di Alessandra Celentano

Chiamatemi maestra. Disciplina, passione, curiosità e nessuna scusa è il nuovo libro edito da Mondadori di Alessandra Celentano. 

La danza è la mia vita. È stata il mio sogno da realizzare, il mio obiettivo da inseguire, il mio passato, il mio presente e il mio futuro. La danza è il mio tutto. La mia migliore amica, il mio grande amore. Non mi ha fatto dormire, mi ha fatto ridere, piangere, essere felice. E non mi ha mai lasciata. Non l’ho mai lasciata. La danza è quello che sono. Sono una ballerina, lo sono sempre stata e sempre lo sarò, anche se ora non posso più ballare. È la mia identità.

Da sempre cerco di spronare i ragazzi a migliorarsi con severità, onestà e rispetto, senza filtri. La mia sincerità mi è costata l’incomprensione di tante persone, ma ha sempre prevalso l’amore che nutro per questa arte e l’affetto di chi ha capito perché sono come sono e perché dico quel che dico. Stronza e cattiva per molti, diretta e coerente per gli altri, credo che chi ha tra le mani questo libro faccia parte della seconda categoria, quella di chi ha cercato di comprendermi ma soprattutto di chi ha voglia di imparare e conoscere. Se la schiettezza, la disciplina, la verità, seppur dura, viene scambiata per cattiveria, mi dispiace ma non è così: sono semplicemente una professionista seria e non ho mai sopportato il falso buonismo perché è disonesto e deleterio.

In queste pagine mi racconto e apro le porte a una parte di me che non ho mai svelato a nessuno, quella lontana dai riflettori. So esattamente chi sono, so che sono brava nel mio lavoro, sono sicura di me e del mio metodo, ma sono anche una persona che si è sempre messa in discussione, che ha sempre cercato di migliorarsi, che ha realizzato i suoi sogni, a volte soffrendo, a volte semplicemente ballando. Qui dentro c’è tutto quello in cui credo, ci sono i consigli a cui tengo, ci sono i miei ricordi che si fondono con i miei insegnamenti. C’è un grande amore.”Alessandra Celentano ha iniziato a studiare danza con maestri di fama internazionale, fino a perfezionarsi all’Opera di Stato di Budapest. Ha frequentato e poi insegnato al Corso di perfezionamento professionale di danza a Reggio Emilia e a metà degli anni ’80 entra a far parte dell’Aterballetto diretto da Amedeo Amodio, dove interpreta ruoli da prima ballerina per alcuni tra i maggiori coreografi del Novecento (Ailey, Balanchine, Forsythe, Tetley, Childs e altri) e balla accanto a grandi interpreti del mondo della danza (E. Terabust, A. Ferri, M. Loudières, G. Iancu, A. Molin, V. Derevianko, J. Bocca). Durante il periodo all’Aterballetto ha occasione di conoscere Gheorghe Iancu, con il quale nasce una collaborazione che la porterà a lavorare con lui come ballerina e assistente alla coreografia. Negli anni successivi è maître de ballet nei maggiori teatri d’Italia: Teatro alla Scala di Milano, Teatro dell’Opera di Roma, Teatro Comunale di Firenze e Teatro San Carlo di Napoli. Docente ospite in teatri internazionali, lavora accanto a grandi nomi della danza come Carla Fracci, Roberto Bolle, Massimo Murru, Isabelle Guérin, Manuel Legris e altri. È direttore artistico dello spettacolo “Anbeta e Josè”, cui prendono parte ballerini delle maggiori compagnie a livello mondiale, e coreografa per il gala di esibizione dei campionati mondiali di pattinaggio e di svariati altri eventi di prestigio in collaborazione con Pietro Del Vaglio, Anbeta Toromani, Amilcar Moret Gonzalez, Luca Longobardi. Da oltre vent’anni partecipa al programma televisivo “Amici”.

Alessandra Celentano ha iniziato a studiare danza con maestri di fama internazionale, fino a perfezionarsi all’Opera di Stato di Budapest. Ha frequentato e poi insegnato al Corso di perfezionamento professionale di danza a Reggio Emilia e a metà degli anni ’80 entra a far parte dell’Aterballetto diretto da Amedeo Amodio, dove interpreta ruoli da prima ballerina per alcuni tra i maggiori coreografi del Novecento (Ailey, Balanchine, Forsythe, Tetley, Childs e altri) e balla accanto a grandi interpreti del mondo della danza (E. Terabust, A. Ferri, M. Loudières, G. Iancu, A. Molin, V. Derevianko, J. Bocca). Durante il periodo all’Aterballetto ha occasione di conoscere Gheorghe Iancu, con il quale nasce una collaborazione che la porterà a lavorare con lui come ballerina e assistente alla coreografia. Negli anni successivi è maître de ballet nei maggiori teatri d’Italia: Teatro alla Scala di Milano, Teatro dell’Opera di Roma, Teatro Comunale di Firenze e Teatro San Carlo di Napoli. Docente ospite in teatri internazionali, lavora accanto a grandi nomi della danza come Carla Fracci, Roberto Bolle, Massimo Murru, Isabelle Guérin, Manuel Legris e altri. È direttore artistico dello spettacolo “Anbeta e Josè”, cui prendono parte ballerini delle maggiori compagnie a livello mondiale, e coreografa per il gala di esibizione dei campionati mondiali di pattinaggio e di svariati altri eventi di prestigio in collaborazione con Pietro Del Vaglio, Anbeta Toromani, Amilcar Moret Gonzalez, Luca Longobardi. Da oltre vent’anni partecipa al programma televisivo “Amici” di Maria De Filippi in qualità di insegnante di danza classica e coreografa.

Sara Zuccari

Teatro San Carlo di Napoli in scena Romeo e Giulietta

La Stagione di Danza prosegue con Romeo e Giulietta, il capolavoro di Sergej Prokof’ev con la coreografia di Kenneth MacMillan, ripresa da Robert Tewsley. Il Balletto del Teatro San Carlo, diretto da Clotilde Vayer, sarà protagonista per sei recite dal 28 aprile al 5 maggio.

Paul Connelly sarà sul podio per dirigere l’Orchestra del Massimo napoletano. La produzione del Birmingham Royal Ballet vede le scene e i costumi di Paul Andrews, mentre John B Read firma le luci. Renzo Musumeci Greco è il Maestro d’Armi. In palcoscenico anche la Scuola di Ballo del Teatro San Carlo, diretta da Stéphane Fournial.

La prima rappresentazione, il 28 aprile alle 17:00, vedrà Claudia d’Antonio e Danilo Notaro nei ruoli del titolo, protagonisti anche nelle recite del 2 e del 3 maggio (ore 20:00). Nel ruolo di Giulietta si alterna Martina Affaticato, il 30 aprile e il 4 maggio (ore 20:00), mentre per l’ultima, il 5 maggio (ore 17:00), torna Claudia d’Antonio. Alessandro Staiano (30 aprile e 4 maggio) e Stanislao Capissi (5 maggio) si avvicenderanno nel ruolo di Romeo.

Kenneth MacMillan, “il poeta delle passioni umane”, realizzò in soli cinque mesi la sua versione coreografica del soggetto shakesperiano per il Royal Ballet di Londra. La prima rappresentazione, nel 1965, vide protagonisti Rudolf Nureev e Margot Fonteyn, la coppia che portò la coreografia anche in tournée: la danzarono al Teatro di San Carlo nell’ottobre dello stesso anno. L’opera, oggi un simbolo del repertorio nonché tra le versioni più conosciute del balletto di Prokof’ev, riscosse un immediato successo di critica: “Una gemma per il repertorio […], una pietra miliare per MacMillan”, ne scrisse l’Observer.

Dal 28 Aprile al 5 maggio 2024

Sergej Prokof’ev
Romeo e Giulietta

Balletto in tre atti tratto dall’omonima tragedia di William Shakespeare

Direttore | Paul Connelly

Coreografia | Kenneth MacMillan

Ripresa da Robert Tewsley
Scene e Costumi | Paul Andrews
Luci | John B Read
Maestro d’Armi |  Renzo Musumeci Greco

Orchestra, étoiles, Solisti, Corpo di Ballo e Scuola di Ballo del Teatro di San Carlo

Direttore del Balletto | Clotilde Vayer

Direttore della Scuola di Ballo | Stéphane Fournial

Produzione del Birmingham Royal Ballet

Teatro di San Carlo | CREMISI

domenica 28 aprile 2024, ore 17:00 – F.A. – CREMISI – IV
martedì 30 aprile 2024, ore 20:00 – F.A. – CREMISI – V
giovedì 2 maggio 2024, ore 20:00 – F.A. – CREMISI – V
venerdì 3 maggio 2024, ore 20:00 – F.A. – CREMISI – V
sabato 4 maggio 2024, ore 20:00- F.A. – CREMISI – IV
domenica 5 maggio 2024, ore 17:00- F.A. – CREMISI – IV

Durata: 3 ore circa, con due intervalli

 Sara Zuccari

Foto di Luciano Romano

Settimana Internazionale della Danza di Spoleto 2024

Settimana Internazionale della Danza, lunedì 29 aprile taglio del nastro a Spoleto con il Maestro Mvula Alessandro Sungani  Presentazione, eventi e concorso al Teatro Gian Carlo Menotti, con il Gala dei vincitori sabato 4 maggio. Presidente di Giuria l’etoile Giuseppe Picone

La Settimana Internazionale della Danza torna a celebrare l’eccellenza e l’arte della danza e lo fa con la 33esima edizione che si svolgerà a Spoleto dal 29 aprile al 4 maggio.  La manifestazione si riconferma come vetrina unica per i partecipanti che potranno esibirsi di fronte a etoile, direttori artistici, coreografi e critici di danza. Potranno inoltre concorrere per aggiudicarsi premi in denaro e borse di studio in prestigiose accademie italiane ed estere. A disposizione dei concorrenti, ogni giorno, lezioni di classico e moderno e l’opportunità di danzare sul palco del Gian Carlo Menotti, teatro all’italiana inaugurato nel 1864 e calcato dalle più importanti stelle della danza tra cui Carla Fracci.

L’edizione di quest’anno promette di essere ancora più speciale, vista l’inaugurazione fissata per il 29 aprile in occasione della Giornata mondiale della danza alla presenza del Maestro Mvula Alessandro Sungani, nominato appena un anno fa consigliere per la danza dal Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano. La presentazione si terrà alle ore 12 presso la suggestiva Sala XVII settembre del Teatro Menotti.

Il concorso International Dance Competition prenderà il via mercoledì 1 maggio con le categorie: Solisti Sezione Classica, Solisti Sezione moderna/contemporanea, Pas de Deux, Sezione Composizione Coreografica, Sezione Gruppi. Con la sezione Classica suddivisa in due gruppi: scuole non professionali, da un lato, e Accademie, scuole di ballo degli Enti Lirici e/o teatrali e Scuole Professionali, dall’altro.

Un’esperienza unica di apprendimento e crescita per gli aspiranti ballerini anche visto il prestigio della giuria presieduta da Giuseppe Picone, etoile internazionale e principal guest nei più importanti teatri del mondo. Al suo fianco Massimiliano Volpini, Direttore del Corpo di Ballo del Teatro Nazionale di Zagabria; Reginaldo Oliveira, Direttore del Corpo di Ballo del Teatro di Salisburgo, Annamaria Galeotti, Direttore dell’Accademia Nazionale di Danza di Roma; Svetlin Ivelinov, Direttore Artistico del Balletto del Teatro Musicale Nazionale di Sofia e Mauro de Candia, coreografo di valore internazionale. Presidente del

Per le iscrizioni al concorso IDC Spoleto, che già raccontano di partecipanti da CinaBielorussiaGermania e Bulgaria, ci sarà tempo fino a sabato 27 aprile.

Paolo Boncompagni, Direttore Generale

Quest’anno, vogliamo superare ogni aspettativa, offrendo a Spoleto una settimana indimenticabile ricca di cultura e alle compagnie di danza partecipanti l’opportunità di mostrare talento e creatività. In programma oltre al concorso, International Dance Competition, e alle masterclass ci sarà la presentazione di un libro, una mostra fotografica, un approfondimento sulla storia della danza. La Settimana Internazionale della Danza  continua a incarnare l’essenza della bellezza, dell’arte e dell’innovazione nella danza, e non vediamo l’ora di condividere questa esperienza unica con tutti voi.

Sara Zuccari

Luciana Savignano e Nicoletta Manni nel nome de “La luna” di Maurice Béjart

In scena per il terzo anno il  tributo della Scala e dei suoi artisti a Carla Fracci venerdì 19 aprile 2024, che è stata e rimane una figura cardine della storia della danza, fonte di ispirazione per generazioni di giovani, non solo nel mondo del balletto. Nel suo nome il Direttore del Ballo Manuel Legris ha voluto istituire un Gala, per celebrare in ogni Stagione la danza e il balletto con un ampio respiro internazionale, con uno sguardo che si amplia al nuovo e alla creatività contemporanea. La terza edizione vedrà protagonisti il Corpo di Ballo, i Primi ballerini, i Solisti, ospiti internazionali come Marianela Nuñez, Olga Smirnova, Roberto Bolle, Vadim Muntagirov, Jacopo Tissi e l’Orchestra del Teatro alla Scala, diretta da David Coleman.  

Tra il programma spiccala  firma di Maurice Béjart, che viene celebrata con il “passaggio” di due Stelle della Danza con un brano iconico, La luna, sull’Adagio dal Concerto per violino in mi maggiore di Johann Sebastian Bach, mitico assolo che modellò nel 1976 sulla unica e originale cifra artistica di Luciana Savignano. E sarà proprio la grande étoile a rimontare, nella sala prove del Teatro alla Scala, questo assolo in un simbolico passaggio di testimone per la nuova étoile, Nicoletta Manni.

Sara Zuccari

Aterballetto a Caracalla per danzare sull’acqua

Il 13 aprile Aterballetto danzerà sull’acqua: quella del Centro Coreografico Nazionale sarà infatti la prima performance sullo Specchio presentando in prima romana Rhapsody in blue, coreografia di Iratxe Ansa e Igor Bacovich creata per il centenario della partitura di George Gershwin.

Lo spettacolo, realizzato in collaborazione con Electa e programmato alle Terme di Caracalla grazie a una idea iniziale di Cristiano Leone, consulente artistico per le attività culturali nel sito, sarà presentato in doppia replica, alle 16:00 e alle 17:30. Alla performance si accede con il biglietto di ingresso al sito.

Dopo oltre mille anni l’acqua, elemento fondativo e vitale di tutti gli impianti termali, torna alle Terme di Caracalla con lo Specchio d’acqua: un intervento di architettura contemporanea promosso dalla Soprintendenza Speciale di Roma, diretta da Daniela Porro.

Il progetto nato dalla collaborazione di Mirella Serlorenzi, direttore del sito, con l’architetto Hannes Peer, rende le suggestioni degli ambienti termali con nebulizzazioni, zampilli e giochi di luce che avranno la funzione di evocare le antiche Terme. Cui si aggiunge l’elemento del riflesso delle architetture archeologiche nello Specchio d’acqua, che invita alla contemplazione in parallelo all’esperienza immersiva.

Rhapsody in Blue di George Gershwin ha per i coreografi Iratxe Ansa e Igor Bacovich vari punti attraenti, una musica splendida e conosciuta ma non così in voga fra le nuove generazioni. Far conoscere questo lavoro ai giovani è l’obiettivo che gli autori si sono prefissati, e la loro nuova creazione per la compagnia Aterballetto vuole trovare nuove modalità per dare una visione meno lontana e meno “americana” di Gershwin, andando oltre al contesto culturale in cui la rapsodia è stata creata. È la rapsodia stessa a dettare la trama del lavoro coreografico, i cambi energici, le modulazioni elettriche con cui giocare. 

Gli autori Iratxe Ansa e Igor Bacovich descrivono così questa nuova sfida: 

“L’idea iniziale di questo lavoro era di giocare con la rapsodia di Gershwin, poterla riscrivere attraverso un altro immaginario. In Rhapsody in blue la cosa interessante non è solo portare il nostro sguardo, fatto della nostra esperienza, del confronto internazionale e dello stile maturato negli anni, ma soprattutto regalare al pubblico una visione più universale, meno legata al contesto Newyorkese o allo spirito di quell’epoca. Abbiamo cercato di trasportare, di rivedere Gershwin a livello storico, cercando di de-contestualizzarlo per potenziare ancora di più l’universalità del suo capolavoro. Chiudere gli occhi, sentire cosa vuole dirci quella musica, e rappresentarla attraverso l’oggi, attraverso la nostra poetica, esprimerla con il nostro approccio al movimento e al corpo scenico.

Aterballetto hai dei bellissimi ballerini con una grandissima varietà e versatilità, che già di per sé offrono tantissimo materiale d’ispirazione. C’è così tanto da cui attingere che è quasi un peccato aver già finito questa creazione, in cui i ballerini avrebbero avuto ancora molto da dare… il pezzo non è così esteso da poter tirar fuori tutto quello che la compagnia aveva ancora da dire, bisogna condensare nel poco tempo della rapsodia tutte le variazioni e tutte le energie, ma questa è anche la forza di questa operazione. 

Rhapsody in blue è di per sé un giocattolo fantastico per un coreografo, per un creativo. Essendo così potente, così allegra, così frizzante, è percorsa da varianti di forma costanti, e sembra di attraversare una foresta incantata: nel giro di pochi passi, di pochi minuti, incontri un essere magico, un cielo irreale che cambia di colore sopra di te… ci si muove in questo mondo fantastico, dove la rapsodia regala uno spazio sonoro dove tutto è possibile, dove da ogni angolo fanno capolino elementi sempre nuovi e tu sei continuamente sorpreso. I corpi reagiscono ad input concitati e sempre diversi. Abbiamo giocato con tutto questo, chiudendo gli occhi e sognando nuovi mondi ogni volta che entravamo in contatto con un nuovo tema”.  

Sara Zuccari

Mandala Dance Company in tournée in Italia e negli Stati Uniti

Con una tournée in Italia e negli Stati Uniti parte la stagione 2024 di Mandala Dance Company, compagnia internazionale di danza contemporanea diretta da Paola Sorressa che dal 6 fino al 21 aprile, sarà in scena con le prime date di spettacoli in Italia, in tre regioni Lazio, Sicilia e Sardegna, per approdare, dal 23 aprile al 4 maggio, in USA per il progetto Boarding Pass Plus a Jefferson e a New York per residenze, laboratori e spettacoli.

Il primo appuntamento della tournée di Mandala Dance Company è il 6 aprile presso lo Spazio Agorà di  Ladispoli (RM) con l’anteprima delle produzioni Balancier e Insieme, concept, coreografia e regia di Paola Sorressa. Balancier sarà poi in scena il 7 e l’8 aprile in Sicilia, al Palazzo beneventano di Lentini e all’Auditorium Leonardo di Carlentini all’interno della Rassegna Incontroscena. La produzione artistica che si interroga sulla ricerca di un equilibrio statico o dinamico, sarà presentata in versione site-specific presso l’Anfiteatro di Villa Lais a Roma il 19 aprile all’interno di Corpo Mobile Festival, mentre il 20 e il 21 aprile in Sardegna, in scena nella Sala Estemporada per la Rassegna Primavera a Teatro e al PalaSerradimigni di Sassari per la squadra di basket serie A  DINAMO Sassari.

Dal 23 aprile fino al 4 maggio, la compagnia, nell’ambito del progetto vincitore di Boarding Pass Plus, sarà negli USA insieme a Canova22 e la Luna Dance Center, ospite del Middlebrook Arts Research/Residency Center di Jefferson (New York) sede della compagnia Bodiestories per un percorso internazionale mirato allo sviluppo di processi di formazione, residenza e di produzione artistica a cura della coreografa Paola Sorressa, Simona Ficosecco e Teresa Fellion, che prevede la collaborazione internazionale tra artisti professionisti e allievi danzatori. Due settimane di intensa attività finalizzate alla realizzazione di un percorso internazionale di creazione, valorizzazione e diffusione della coreografia con un focus sugli elementi identitari della tradizione italiana.

Durante l’apertura pubblica dei laboratori e dei processi creativi frutto delle residenze, Mandala porterà in scena anche lo spettacolo cameo Insieme, omaggio all’amore del corpo dell’uomo o della donna, produzione che nata nel 2023 per il progetto CLOSE UP – Culture in Movimento bando di Roma Capitale/Siae, nel 2024 viene rivisitato per Mandala con i danzatori Alessia Stocchi e Davide Galuppi.

Sara Zuccari

Iana Salenko nominata “Berlin Chamber Dancer”

Iana Salenko, Principal Dancer dell’Opera di Berlino, ha ricevuto il titolo onorifico di “Berlin Chamber Dancer” il 17 marzo. Joe Chialo, senatore per la Cultura e la Coesione Sociale, hanno conferito  il riconoscimento dopo la rappresentazione di Giselle presso la Staatsoper Unter den Linden.

Il titolo «Berliner Kammertänzer*in» è stato conferito soltanto a Oliver Matz (1995), Raffaela Renzi (1995), Gregor Seyffert (1999), Vladmimir Malakhov (2014), Michael Banzhaf (2017), Polina Semionova (2017) e Marian Walter (2018).

La ballerina ucraina Iana Salenko ha fatto il suo debutto al Royal Ballet come Guest Artist nel 2013 come Kitri (Don Chisciotte ). Da allora è tornata a ballare Kitri e Odette/Odile ( Il lago dei cigni ) e nella stagione 2015/16 balla Giulietta ( Romeo e Giulietta ), Tchaikovsky Pas de deux, Giovane ragazza (I due piccioni ), Fata Confetto ( Lo Schiaccianoci ) e Giselle con il Royal Ballet.

Salenko è nata a Kiev e si è formata alla Pisarev Ballet School, Donetsk, diplomandosi nel 2000. È stata membro del Donetsk Ballet 2000-02 prima di entrare a far parte del Kiev Opera Ballet come preside. È entrata a far parte del Berlin State Ballet nel 2005 come demi-solista, promossa a solista nel 2006 e principale nel 2007. I suoi ruoli a Berlino hanno incluso Cenerentola di Vladimir Malakhov, Principessa Aurora (La bella addormentata nel bosco di Malakhov), Marie (Lo schiaccianoci di Patrice Bart) , Olga (Onegin di John Cranko), Tchaikovsky Pas de deux , Sylphide di Peter Schaufuss e Romeo e Giulietta di Cranko . I suoi numerosi premi includono i primi premi ai Concorsi Internazionali di Balletto di Helsinki e Nagoya nel 2005.

Salenko si esibisce regolarmente come artista ospite in tutto il mondo, con impegni tra cui Kitri a Firenze, Monaco, Mosca e Roma, Principessa Aurora a Essen e Bratislava, Odette/Odile (Il lago dei cigni ) a Bratislava e la Fata Confetto in Slovenia.

Sara Zuccari

Opera di Roma “Lezione Aperta” con gli Allievi della scuola diretta da Eleonora Abbagnato

Lunedì 25 marzo, alle 19.00, la Scuola di Danza del Teatro dell’Opera di Roma sarà protagonista al Teatro Costanzi della “Lezione Aperta” con gli Allievi della scuola. Si tratta del secondo appuntamento dall’arrivo di Eleonora Abbagnato che, oltre al Corpo di Ballo, da settembre 2022 dirige anche la storica Scuola della Fondazione capitolina. Una serata speciale, un passaggio importante nel corso del quale la Direttrice presenterà al pubblico gli insegnanti, gli allievi dei vari livelli di formazione e le diverse discipline oggetto dello studio quotidiano nelle sale di una delle più antiche e prestigiose scuole di danza italiane. Tutti gli allievi avranno modo così di mostrare al pubblico il progetto didattico e il percorso formativo della Scuola. Durante l’esibizione, gli insegnanti annunceranno brevemente gli esercizi e interagiranno con gli allievi, proprio come durante le quotidiane lezioni che si tengono nello storico edificio di via Ozieri a Roma.

“Sono certa – ha dichiarato la Direttrice Eleonora Abbagnato –che la nostra esibizione sarà, anche quest’anno, motivo di grande interesse e che la Scuola di Danza sarà in grado di confermarsi quale polo di riferimento della formazione professionale coreutica.”

La serata sarà dedicata nella prima parte alla dimostrazione tecnica dei diversi Corsi: ogni insegnante presenterà la propria classe e il lavoro che con essa svolge abitualmente. Il programma proseguirà con la presentazione di brani estratti dal repertorio classico, tra cui La bottega fantasticarecentemente portata in scena al Teatro Nazionale dagli Allievi della Scuola, ma anche dal repertorio contemporaneo e dalle danze di carattere, e si chiuderà con un grande defilé finale.

Le musiche della serata sono eseguite dal vivo al pianoforte e su base registrata.

Sara Zuccari