Soirée Rachmaninoff in scena al Ravenna Festival 2023

Richiesta dalle più prestigiose orchestre e istituzioni concertistiche del globo, la sua immagine spicca sulle copertine di riviste internazionali: è la pianista Beatrice Rana, stella mondiale e protagonista di Soirée Rachmaninoff, omaggio a Sergej Vasilievic Rachmaninoff (1873-1943) di cui in tutto il mondo si sta celebrando il doppio anniversario a 150 anni dalla nascita e 80 dalla morte. Lo spettacolo, ideato da Daniele Cipriani con la consulenza musicale di Gastón Fournier-Facio, va in scena  al Ravenna Festival il 6 luglio 2023.

Dopo il successo di Stravinsky’s Love due anni fa, sempre con Beatrice Rana, Cipriani riprende il filo rosso tra danza, musica e testi recitati per evocare questo gigante della musica a cavallo tra la fine Ottocento e la prima parte del Novecento il quale, oltre a essere un grande compositore, fu altresì direttore d’orchestra e uno dei pianisti più brillanti che il mondo abbia mai conosciuto. Il cast dello spettacolo vede in scena anche il pianista Massimo Spada e, inoltre, la violoncellista Ludovica Rana, sorella di Beatrice.

“Rachmaninoff è stato un autore generosissimo per il pianoforte e per noi pianisti; la sua musica è energia, poesia, racconto – a volte molto triste – sempre ricco di tantissimi colori e suggestioni”, dichiara Beatrice Rana, aggiungendo: “Ci piace pensare che in questa serata realizziamo il sogno di Rachmaninoff di vederuna coreografia sulle Danze Sinfoniche In occasione del suo compleanno, ci piace fargli questo regalo.”  In effetti,  il compositore russo-americano avrebbe voluto che fosse addirittura Mikhail Fokine a crearlo ma, purtroppo, il grande coreografo, il cui nome fu legato all’avventura dei Ballets Russes di Diaghilev, morì prima di poter dar vita al progetto; questo viene preso oggi in carico dai coreografi/danzatori Sasha Riva e Simone Repele con la loro ultimissima creazione in prima assoluta, Alla fine del mondo.

Questo momento dello spettacolo vede due pianoforti in palcoscenico poiché Beatrice Rana e Massimo Spada eseguiranno la versione per due pianoforti, realizzata dallo stesso compositore (di questa sua ultima grande partitura) contemporaneamente a quella orchestrale originale. Accanto ad altri ballerini, Riva e Repele saranno interpreti della loro creazione che prende spunto da alcuni aneddoti riguardanti la vita di Rachmaninoff – la sua predilezione per i fiori di lillà, le sue mani molto grandi – nonché dalla sua celebre frase “La musica basta per una vita intera, ma una sola vita non basta per la musica”; sono parole che contengono ‘note’  di malinconia per la natura transitoria dell’esistenza di ogni individuo, ma al contempo di conforto nel sapere che vi è qualcosa che permane anche quando essa si sarà spenta.

Soirée Rachmaninoff si apre con il noto Preludio in re maggiore eseguito dallo stesso compositore (ne ascolteremo una registrazione storica), seguito da Vocalise in do diesis minore, eseguito dalle sorelle Rana. Né manca un momento solistico per Massimo Spada, il Preludio n. 4 in re maggiore. A questi momenti solistici si affiancheranno altri (oltre alle Danze Sinfoniche di cui si è parlato) in cui avviene un dialogo intenso con la danza, rapporto al centro di questo spettacolo che lo rende assolutamente originale nel contesto di questo importante anniversario, differenziandolo dalla maggior parte degli altri spettacoli celebrativi, in prevalenza prettamente musicali. Si tratta di un rapporto che assume i toni di una singolare sfida considerata la difficoltà di creare una coreografia nitida sulla musica di Rachmaninoff, un danzare che non venga sopraffatto dalla complessità delle sue armonie e ricchezza melodica. Tuttavia, è come se la passione e la nostalgia insite in esse implorassero uno sbocco coreografico.

Lo trovano oggi nella creazione di Riva & Repele che chiude la serata, lo trovarono ieri  nella musicalità di Uwe Scholz che portò questo genio della coreografia, scomparso ahinoi prematuramente, a misurarsi con le note di Rachmaninoff. Di Scholz, verranno eseguiti in Soirée Rachmaninoff due momenti preziosi di danza: Sonata (sull’Andante dalla Sonata in sol minore per violoncello e pianoforte) e Trio (sull’Andantino  dalla Suite n. 2 per 2 pianoforti), lavori astratti entrambi, ma che esprimono le tinte e sfumature, ora forti, ora tenere, dei rapporti d’amore.

Insieme ai suddetti artisti, il cast conta altri 11 ballerini, inclusi alcuni di cui si sta parlando nel mondo della danza. Uno di questi è l’ucraino Oleksii Potiomkin (già Teatro dell’Opera di Kyiv) il quale, a seguito dell’inizio della guerra nel suo paese, alterna periodi in cui (come tutti i suoi concittadini, gli artisti non fanno eccezione) è chiamato alle armi e a proteggere la capitale, ad altri in cui si esibisce in palcoscenico. Con lui anche le danzatrici Parvaneh Scharafali e Yumi Aizawa, originarie rispettivamente dell’Iran e del Giappone, che hanno a loro attivo ricche carriere in Germania, Francia, Svizzera e Olanda.

In alcuni momenti dello spettacolo si darà ‘voce’ al compositore: l’ex Direttore generale della Fondazione Rachmaninoff presso Villa Senar in Svizzera (dove egli visse), Ettore  F. Volontieri, leggerà ricordi e aneddoti. I testi, basati su lettere e interviste dell’artista, sono firmati da Gastón Fournier-Facio, la versione italiana è di Simonetta Allder.

“Aleggia su Soirée Rachmaninoff un profondo senso d’amore”,  conclude Daniele Cipriani, “amore romantico, per la famiglia, per il proprio paese, per la natura… Ma soprattutto per la musica. Un amore che si libra, dolce e struggente al contempo, dalle parole e dalle note di Rachmaninoff, eseguite dai tre meravigliosi musicisti in scena, elaborate dalla sensibilità di tre eccezionali coreografi e colte al volo dai danzatori. Questo, dunque, è il nostro omaggio: evocare la figura di Rachmaninoff e rendere visibile la sua musica, realizzando – gli artisti tutti e io ne siamo convinti – il suo sogno. ”

Sara Zuccari

La Cenerentola di Rudolf Nureyev a Caracalla Festival 2023

Una ragazza maltrattata e in fuga da un padre alcolizzato; la scoperta da parte di un grande produttore cinematografico capace di trasformare una zucca in una fiammante Rolls-Royce; il debutto sul grande schermo e la conquista del cuore dell’attore principale. È ambientata nell’universo hollywoodiano degli anni Trenta la versione del balletto Cenerentola firmata dal grande Rudolf Nureyev, che il Corpo di Ballo del Teatro dell’Opera di Roma, diretto da Eleonora Abbagnato, propone nell’ambito del Caracalla Festival 2023 dal 1° al 4 luglio nel Teatro Grande delle antiche terme romane. Gli anni Trenta voluti da Nureyev si accostano così idealmente agli anni Cinquanta della Dolce vita della regia della Traviata di Lorenzo Mariani, anch’essa nel cartellone del Caracalla Festival di quest’anno.

Creata nel 1986 per l’Opéra di Parigi, questa rilettura in chiave moderna di una delle fiabe più popolari, su musiche di Sergej Prokof’ev, è proposta per la prima volta dal Corpo di Ballo del Teatro capitolino.

Nel corso della sua storia, Cenerentola ha subìto vari adattamenti e Nureyev si è divertito a trasportare la trama nell’universo hollywoodiano degli anni 30: scoperta da un produttore cinematografico, una fanciulla maltrattata, in fuga da un padre alcolizzato e da una matrigna odiosa, debutta sul grande schermo conquistando il cuore dell’attore principale.

«All’inizio temevo che la fiaba di Perrault sarebbe stata modificata abusivamente – aveva dichiarato Nureyev – ma i meccanismi della storia non sono cambiati. Tutto il dramma di Cenerentola nasce dalla paura di veder crollare il suo sogno, che qui è diventato un sogno cinematografico. Un sogno di un abito bianco, leggermente sfumato di rosa per rendere omaggio all’innocenza, e un tocco di glitter perché Cenerentola è un personaggio del mondo di oggi, sogna sola una cosa: diventare una star».

La musica di Sergej Prokof’ev è affidata alla bacchetta del giovane direttore Alessandro Cadario, al suo debutto con l’orchestra del Lirico capitolino.

Spetterà a Rebecca Bianchi far rivivere in scena le emozioni e i sogni di CenerentolaMichele Satriano sarà il suo principe, mentre Alessio Rezza il produttore cinematografico. Le due sorellastre Alessandra Amato e Susanna Salvi prenderanno lezioni di danza dal maestro Claudio Cocino. L’allestimento dell’Opéra National di Parigi è firmato da Petrika Ionesco per le scene e Hanae Mori per i costumi. Le luci sono curate da Jean-Michel Désiré, i video da Igor Renzetti e Lorenzo Bruno. Nella versione in tre atti di Nureyev, ripresa da Aleth FrancillonGillian Whittingham e Benjamin Pech con la supervisione di Eleonora Abbagnato, la partitura di Prokof’ev è mantenuta nella sua interezza. «La musica – aveva affermato il musicista – introduce il personaggio di Cenerentola mediante tre temi: il primo dei quali raffigura Cenerentola umiliata, il secondo Cenerentola sognatrice, il terzo, un tema largo, Cenerentola innamorata e felice». Composto faticosamente tra il 1940 e il 1944, il balletto andò in scena al Teatro Bol’šoj di Mosca il 21 novembre 1945 con la coreografia di Rostislav Zakharov e il libretto di Nikolaj Volkov.

Dopo la prima di sabato 1° luglio, lo spettacolo sarà replicato domenica 2 e martedì 4. Tutti gli spettacoli inizieranno alle ore 21.

Lo spettacolo sostituisce il previsto Strictly Gershwin, che non può andare in scena a causa di problemi di salute del coreografo Derek Deane. I biglietti precedentemente acquistati per Strictly Gershwin potranno essere commutati in biglietti per Cenerentola, mantenendo il posto scelto e contattando la biglietteria per la sostituzione. Le eventuali richieste di rimborso saranno possibili fino alla data della rappresentazione, consegnando i biglietti presso la Biglietteria del Teatro dell’Opera dal lunedì al sabato dalle 10 alle 18, domenica dalle 9 alle 13.30.

Sara Zuccari

Presentata la stagione di Balletto del Teatro dell’Opera di Roma diretto da Eleonora Abbagnato

Una stagione pensata in grande quella 2023/24 del Teatro dell’Opera di Roma, con scelte progettuali ambiziose e itinerari insoliti e il 25% di attività in più rispetto allo scorso anno.

La nuova stagione di balletto del Teatro dell’Opera di Roma prosegue in continuità con gli ultimi anni, potenziando il lavoro di valorizzazione della cultura ballettistica portato avanti da Eleonora Abbagnato. Accanto alla trilogia di Čajkovskij (Lo schiaccianoci, Il lago dei cigni, La bella addormentata), titoli e creazioni di autori che entrano nel repertorio del Corpo di Ballo. Étoiles, primi ballerini, solisti e tutta la compagnia del Lirico capitolino saranno impegnati in due tournée: a Parigi e Dubai con Les deux nuits, una serata che affianca Nuit Dansée di Giorgio Mancini e Nuit Romaine di Angelin Preljocaj e che vede protagonisti anche Eleonora Abbagnato e Friedemann Vogel; e a Barcellona, al Gran Teatre del Liceu, con Il lago dei cigni firmato da Benjamin Pech.

 

Chalmer firma un nuovo Schiaccianoci con i costumi di Falaschi

La danza parte con il tradizionale balletto delle festività natalizie, in scena anche la vigilia di Natale e di Capodanno. Dal 21 al 31 dicembre è in programma Lo schiaccianoci di Čajkovskij nella visione di Paul Chalmer in un nuovo allestimento firmato da Andrea Miglio per le scene e da Gianluca Falaschi per i costumi. Assieme alle stelle romane, i ruoli dei protagonisti sono affidati a Maia Makhateli e Victor Caixeta che tornano a danzare insieme dopo La Bayadère dello scorso febbraio. Sul podio Nir Kabaretti.

 

Al Teatro Nazionale due nuove creazioni

Il 2024 inizia con un programma dedicato ai nuovi talenti della coreografia. Al Teatro Nazionale, dal 31 gennaio al 2 febbraio, in scena due creazioni per il Corpo di Ballo. In apertura Yellow di Adriano Bolognino, vincitore del Premio Danza&Danza 2022 come coreografo emergente, alla prima esperienza con i danzatori del Lirico capitolino. Completa il dittico I died for love di Simone Repele e Sasha Riva che, dopo la fortunata esperienza della scorsa estate in Mass di Bernstein, tornano a collaborare con l’Opera di Roma. Il nuovo allestimento ha le scene di Michele Della Cioppa e i costumi di Anna Biagiotti. Musiche su base registrata.

 

Playlist di Forsythe nella serata dedicata alla danza contemporanea

Forte del successo delle ultime stagioni, dal 23 al 29 marzo si rinnova la formula del Trittico di danza, coraggiosamente voluta da Eleonora Abbagnato. La serata si apre con Playlist (Track 1, 2), in cui William Forsythe, in questo lavoro creato per l’English National Ballet nel 2018, ha saputo accostare classicismo e atletismo del balletto con i ritmi della musica new-soul e house. Segue Windgames di Patrick de Bana, realizzato nel 2013 per il Wiener Staatsballett sull’Opus 35 di Čajkovskij, che porta per la prima volta il suo linguaggio coreografico all’Opera di Roma. Conclude la serata Women, una creazione del brasiliano Juliano Nunes, uno dei più promettenti giovani coreografi al suo debutto a Roma, su musiche del pianista e compositore danese Alexander Mackenzie. Musiche su base registrata.

 

Fumi Kaneko debutta al Costanzi con Il lago dei cigni

Record di incassi alla prima del 2019, Il lago dei cigni firmato da Beniamin Pech ritorna in scena dal 19 al 27 giugno. Il tradimento, quello di Benno nei confronti del Principe, e quello involontario del Principe nei confronti di Odette, diventa il tema centrale di questa versione. Nei ruoli principali la giapponese Fumi Kaneko, al suo debutto al Costanzi, e il russo Vadim Muntagirov, entrambi primi ballerini del Royal Ballet di Londra. La musica di Čajkovskij è affidata alla bacchetta di Koen Kessels, direttore musicale del Royal Ballet.

 

La bella addormentata con Marianela Núñez e Reece Clarke

Dopo la pausa estiva, al Teatro Costanzi dal 14 al 22 settembre, va in scena La bella addormentata, ultimo dei tre balletti di Čajkovskij. Jean-Guillaume Bart ha lavorato a questo titolo concentrando la sua attenzione sulla coerenza drammaturgica, utilizzando la partitura di Čajkovskij nella sua interezza per dare una maggiore unità teatrale all’opera coreografica. Grande attesa per il ritorno della fuoriclasse Marianela Núñez, mentre Reece Clarke, Principal del Royal Ballet di Londra, al debutto al Costanzi, sarà il principe Desiré, ruolo che nella versione di Bart ha molto più spazio del solito. Sul podio Kevin Rhodes.

 

Per la prima volta a Roma Il rosso e il nero di Scholz

Entra nel repertorio della compagnia capitolina la creazione di Uwe Scholz Il rosso e il nero, in scena dal 26 ottobre al 2 novembre. Nei tre atti della sua composizione, Scholz è riuscito a dare una veste coreografica al celebre romanzo di Stendhal, cogliendo a pieno l’essenza del dramma, con un collage di musiche di Hector Berlioz. Arriva al Costanzi in un nuovo allestimento firmato da Ignasi Monreal per le scene e Anna Biagiotti per i costumi. Étoiles e primi ballerini dell’Opera faranno rivivere il triangolo passionale di Julien Sorel con Madame de Rênal e Mathilde de la Mole. Sul podio dell’orchestra romana, per la prima volta, Martin Georgiev.

 

Due lavori di Benjamin Millepied su musiche di Philip Glass per il Festival Equilibrio 2024

È dedicato interamente a Benjamin Millepied il programma in cartellone a febbraio alla Sala Petrassi dell’Auditorium Parco della Musica, in co-realizzazione con la Fondazione Musica per Roma nell’ambito del Festival Equilibrio 2024. Due lavori nati dalla visionarietà di Millepied e dallo stretto rapporto con la partitura di Philip Glass: Closer, arioso duetto tra un uomo e una donna, dall’impianto classico e dalla forte sensibilità moderna, e On the other side, terzo capitolo della trilogia Gems, una rivisitazione di Diamonds di Balanchine, creato nel 2016 e adesso proposto in una versione ripensata per i danzatori dell’Opera di Roma.

Sara Zuccari

Teatro alla Scala in scena “Romeo e Giulietta” di MacMillan

Sul palco del Teatro alla Scala di Milano va in scena dal 24 giugno al 7 luglio 2023 il balletto “Romeo e Giulietta”, con la direzione di Timur Zangiev e le coreografie di Kenneth MacMillan.

Romeo e Giulietta è una tragedia di William Shakespeare ambientata a Verona nel 1500. La storia racconta dell’amore contrastato tra Romeo Montecchi e Giulietta Capuleti, appartenenti a due famiglie rivali. I due giovani si innamorano al primo sguardo durante un ballo mascherato, ma il loro amore è ostacolato dalle faide tra le rispettive famiglie.

Uno spettacolo di quasi tre ore capace di emozionare il pubblico, con il corpo di Ballo e l’Orchestra del Teatro alla Scala, tra musiche e danze che raccontano la tormentata storia di due giovani innamorati, in una produzione tra le più acclamate alla Scala di Milano.

Quando
Data/e: 24 Giugno 2023 – 7 Luglio 2023
Orario: 20:00 – 23:00

Sara Zuccari

Presentata la Stagione di Balletto del Teatro alla Scala

La Stagione di Balletto pensata dal Direttore Manuel Legris si compone di 7 titoli che spaziano dai classici ottocente-schi come Coppélia nella nuova veste di Alexei Ratmansky in apertura e La bayadère secondo Nureyev ai grandi titoli del Novecento, dall’Histoire de Manon di MacMillan alla Dame aux camélias di Neumeier e a lavori di Robbins e Balanchine, fino alla ripresa di Madina di Mauro Bigonzetti e Fabio Vacchi. Sul versante contemporaneo si punta anche sui nomi nuovi di Garrett Smith, Sol León e Paul Lightfoot, Simone Valastro. Un programma intenso e diversificato reso possi-bile dalla grande crescita della Compagnia negli ultimi anni.
In apertura una creazione, una nuova Coppélia firmata da Alexei Ratmansky, che nascerà alla Scala e conferma quanto sia fondamentale presentare creazioni classiche, e proseguire la collaborazione, già viva da diversi anni, tra Ratmansky e il Teatro alla Scala.

Il successivo programma è un trittico di firme contemporanee. La scelta si è indirizzata su coreografi che hanno già lavorato con compagnie e teatri prestigiosi, ma mai alla Scala, e ora porteranno la loro forza innovativa e originale nel nostro Teatro. Il coreografo americano Garrett Smith appartiene senza dubbio a questa categoria: presenteremo Reveal, un lavoro creato per lo Houston Ballet su musica di Philip Glass e mai presentato fuori dagli USA. Accoglieremo anche il famoso duo di coreografi, Sol León e Paul Lightfoot, con uno dei loro balletti iconici – Skew-Wiff – su musiche di Rossini, in una speciale combinazione fra coreografia contemporanea e musica classica. Simone Valastro presenterà una creazione, Memento, per un grande numero di ballerini. Per Valastro sarà un ritorno nel Teatro dove ha studiato e si è diplomato prima di realizzare la sua carriera all’Opéra di Parigi; e per la Scala e il suo Corpo di Ballo sarà una nuova produzione che viene affidata a una firma italiana.
Nella nuova Stagione avremo il ritorno di Madina: creazione, musicale e coreografica, di Fabio Vacchi e Mauro Bigonzetti, un lavoro completo, teatrale, che ha avuto il suo debutto in un momento difficile e che ora tornerà in scena final-mente nelle condizioni più adeguate, e ritroverà Roberto Bolle in questo ruolo così unico e speciale nel suo repertorio. Creazioni dunque, classiche e contemporanee, ma per bilanciare questa nuova Stagione il Direttore Manuel Legris ha pensato anche di presentare tre capolavori, di tre grandi e importanti coreografi, che sono già nel nostro repertorio e che ora consentiranno a una nuova generazione di ballerini di misurarsi con ruoli davvero mitici: la ripresa de La Bayadère di Rudolf Nureyev, con il nuovo allestimento firmato da Luisa Spinatelli, L’histoire de Manon di Kenneth Mac-Millan e La Dame aux camélias, che già ha ottenuto uno straordinario successo nelle precedenti rappresentazioni alla Scala e con la quale si rinnova e prosegue la collaborazione con John Neumeier.

Suggellano la Stagione due Maestri che sono assoluti punti di riferimento per il mondo della danza e del balletto: George Balanchine, con Theme and Variations, che riprendiamo dal repertorio ma con una nuova veste firmata da Luisa Spinatelli – e Jerome Robbins con Dances at a Gathering, un capolavoro di grande delicatezza su musica di Chopin, e The Concert, che sarà divertente anche per il pubblico. Con questi due lavori che presentiamo per la prima volta andiamo acolmare un vuoto e arricchiamo il nostro repertorio con una firma, quella di Jerome Robbins, ancora poco presente.
Anche nella nuova Stagione il Gala Fracci, alla sua terza edizione, ci permetterà di rendere omaggio alla danza nel nome della grande étoile e di convogliare in questa serata, accanto a pietre miliari del repertorio, sempre più uno sguardo alla creatività contemporanea. Lo stesso spirito anima anche lo spettacolo della Scuola di Ballo dell’Accademia Teatro alla Scala, tradizionale appuntamento scaligero dei giovani allievi. Per dare il giusto risalto alle importanti musiche dei balletti che presenteremo, è imprescindibile la collaborazione con i direttori d’orchestra: anche questa Stagione ci permette di proseguire il rapporto di collaborazione e fiducia instaurato con le bacchette di Paul Connelly, Michele Gamba, Kevin Rhodes e Simon Hewett, ma anche di inaugurare una nuova collaborazione con Fayçal Karoui che prima volta salirà sul podio per il balletto scaligero.

Sara Zuccari

Un Gala per Carla Fracci al Teatro alla Scala

Dedicato alla grande icona della danza classica italiana, il Gala Fracci è in programma il 7 giugno 2023 al Teatro alla Scala di Milano, che omaggia con questo tributo nella sua seconda edizione, un’artista molto cara al palcoscenico milanese e al grande pubblico.

Dopo lo straordinario ed emozionante successo della prima edizione, prosegue il tributo della Scala e dei suoi artisti a Carla Fracci, che è stata e rimane una figura cardine della storia della danza, personaggio di riferimento per il Teatro alla Scala e per tutta la cultura italiana. Una storia di talento, ostinazione e lavoro che ha ispirato e tuttora ispira generazioni di giovani, non solo nel mondo del balletto. Per celebrare questa stella, leggendaria, il Direttore del Ballo Manuel Legris ha voluto istituire un Gala che ad ogni stagione, come appuntamento fisso, convoglierà e celebrerà, nel suo nome, la danza e il balletto con un ampio respiro internazionale.

Primi ballerini, Solisti e Artisti del Corpo di Ballo del Teatro alla Scala.

Direttore Manuel Legris

Artisti ospiti

Alessandra Ferri

Roberto Bolle

Davide Dato

Jacopo Tissi

 

PROGRAMMA

Le Spectre de la Rose, coreografia Michail Fokin, musica Carl Maria von Weber

da Le Loup – Passo a due, coreografia Roland Petit, musica Henry Dutilleux

da Le Papillon – Grand pas de deux, coreografia Pierre Lacotte da Maria Taglioni, musica Jacques Offenbach

da La Dame aux camélias – passo a due del secondo atto, coreografia e regia John Neumeier, musica Fryderyk Chopin

Verdi Suite, coreografia Manuel Legris, musica Giuseppe Verdi

da Coppélia – dall’Atto II, coreografia Enrique Martinez, musica Léo Delibes

L’Après-midi d’un Faune, coreografia Amedeo Amodio, musica Claude Debussy

da Le Pavillon d’Armide – Danse Siamoise, coreografia John Neumeier, musica Nikolai Čerepnin

da Il lago dei cigni – Dall’Atto III, coreografia Rudolf Nureyev da Marius Petipa e Lev Ivanov, musica Pëtr Il’ič Čajkovskij

da After the Rain – Passo a due, coreografia Christopher Wheeldon, musica Arvo Pärt

da Raymonda – Dall’Atto III: Pas classique hongrois, coreografia Marius Petipa ricostruzione e messa in scena Sergej Vikharev, musica Aleksandr Glazunov

Sara Zuccari

Marcellina in Danza: ospiti Andre De La Roche e Samuel Antinelli di Amici

C’è grande attesa per “Marcellina In Danza” la Maratona di danza e balletto appuntamento  di danza organizzato dalla scuola di danza La Gioia di Danzare di Marcellina e dall’Associazione dei Butteri in occasione della Festa di Maggio della Madonna della Ginestra di Marcellina.

Quest’anno la data che gli insegnanti, allievi e i coreografi dovranno segnare sul loro calendario è sabato 27 maggio 2023 presso Piazza Cesare Battisti del Comune di Marcellina, alle ore 21.00.  Un momento quindi nell’arco della stessa giornata per permettere sia alle molte scuole affezionate sia alle tante nuove che fanno richiesta anno per anno di potersi esibire e presentare il proprio lavoro in quella che si suole appunto definire più che rassegna di danza come una vera e propria maratona.

La finalità di “Marcellina In Danza” è quella di offrire un momento di crescita, aggregazione e confronto fra tutte le Scuole; un appuntamento importante nel quale presentare i lavori e gli obiettivi raggiunti da allievi ed insegnanti. I generi presentati spazieranno in tutti gli stili di danza: danza classica, jazz, contemporanea, moderna, hip hop, funky, tiptap, danze di carattere, break dance, balli popolari e danze folkloristiche.

In occasione della festa della Madonna della Ginestra, si terrà il Gran Galà di Danza con la partecipazione straordinaria del ballerino internazionale Andre De La Roche e di Samuel Antinelli, il 18enne ballerino hip hop di Palombara Sabina, protagonista del programma “Amici 22”.

Sabato 27 maggio alle ore 21, a Marcellina, gli appassionati di danza avranno l’opportunità di immergersi in uno spettacolo straordinario che si terrà nella suggestiva cornice di Piazza Cesare Battisti.

Si tratta di “Marcellina in Danza 2023”, una maratona delle scuole di danza che promette di incantare il pubblico con la sua energia contagiosa ed i balli spettacolari dei talentuosi ballerini.

Organizzano l’evento la scuola “La gioia di danzare”, il Comune di Marcellina e la “Associazione Butteri”.

William Forsythe torna alla Scala

William Forsythe torna alla Scala e con un inedito per la Compagnia scaligera prosegue la sua esplorazione nel tessuto musicale di James Blake. Dopo aver rappresentato nel corso delle passate Stagioni alcuni dei suoi più famosi pezzi storici, il Corpo di Ballo del Teatro alla Scala diventa parte del suo sviluppo creativo. Serata William Forsythe – Blake Works V, in scena dal 10 al 30 maggio è il coronamento di un  progetto iniziato sette anni fa con Blake Works I, creato per il Balletto dell’Opera di Parigi nel 2016. Ognuno dei quattro Blake Work successivi è stato un progetto unico, con differenti selezioni musicali, coreografie e dimensioni degli ensemble con cui Forsythe ha lavorato. La produzione per il Teatro alla Scala è la prima versione completa di questo lavoro.

Un nuovo e stimolante incontro con le nuove generazioni di ballerini, con la straordinaria opportunità di lavorare con il grande coreografo, dalla creatività sempre in evoluzione e premiata con prestigiosi riconoscimenti, tra cui il Leone d’Oro della Biennale di Venezia e il premio teatrale tedesco Der FAUST, entrambi alla carriera. William Forsythe è attivo come coreografo da oltre 45 anni e il suo lavoro ha riorientato la pratica del balletto dalla tradizionale identificazione con il repertorio classico a forma d’arte dinamica del XXI secolo. Il suo profondo interesse per i principi fondamentali dell’organizzazione lo ha portato a produrre un’ampia gamma di progetti, tra cui installazioni, film e creazioni basate sulle tecnologie digitali. Le sue installazioni sono presentate a livello internazionale in mostre e musei, mentre il suo lavoro per il palcoscenico è presente nel repertorio delle maggiori compagnie a livello mondiale.

Il primo tributo della Scala risale al 1998, protagonista il Ballett Frankfurt (al Piermarini con Hypothetical Stream 2, Enemy in the Figure e Quintett) e la compagnia scaligera con Quartetto (in prima assoluta), Approximate  SonataIn the Middle, Somewhat Elevated, quest’ultimo ripreso anche nel 2001 e nel 2010, in una “Serata Forsythe” che vide  anche, per la prima volta alla Scala e con i ballerini della Scala  Herman Schmerman Artifact Suite. Dopo oltre dieci anni, la firma di William Forsythe è tornata nei cartelloni scaligeri nel luglio 2021 con The Vertiginous Thrill of Exactitude, creata per il Ballet Frankfurt nel 1996, per la prima volta alla Scala all’interno della “Serata Contemporanea”.

Il programma concepito da Forsythe per questa nuova e inedita serata è una suite di balletti costruiti su musiche del compositore britannico James Blake, con pezzi che spaziano dell’inizio della sua carriera fino a composizioni più recenti. Un compositore, sottolinea lo stesso coreografo, dalla solida base di studi classici e che rivela armonie straordinarie e sofisticate, contrappunti, capace di spaziare con piacevolezza tra strutture avvicinabili alle grandi composizioni classiche per  balletto e i generi più contemporanei.

Il tessuto sonoro per la creazione di Prologue, una ouverture, è la canzone Lindisfarne I, ripetuta più volte nel corso del lavoro e ogni volta con una diversa interpretazione coreografica. Maria Celeste Losa, Giulia Lunardi, Domenico Di Cristo, Navrin Turnbull, Edward Cooper, Francesco Mascia, Saïd Ramos Ponce sono gli artisti su cui Forsythe ha costruito questa novità.  La prima parte della serata vedrà poi la prima volta gli artisti del Ballo scaligero in The Barre Project, concepito al culmine della pandemia come omaggio alle schiere di ballerini che hanno cercato di mantenere le loro capacità professionali facendo esercizi a casa. Creato con Tiler Peck, Lex Ishimoto, Brooklyn Mack e Roman Mejia, fu filmato e trasmesso nel 2021 in streaming a un pubblico globale, affrontando le restrizioni sulla performance dal vivo di quel momento. “La coreografia di Barre Project – commenta Forsythe – non è una tradizionale o quotidiana disposizione di sequenze accademiche. È piuttosto un’esposizione rigorosa della logica cinetica di avvolgimento e svolgimento che sta alla base degli elementi più fondamentali del vocabolario del balletto classico”. Otto gli artisti impegnati in The Barre Project;  nelle varie recite Martina Arduino, Nicoletta Manni, Alice Mariani, Marco Agostino, Nicola Del Freo, Camilla Cerulli, Linda Giubelli, Maria Celeste Losa, Christian Fagetti, Federico Fresi, Mattia Semperboni, Giulia Lunardi, Frank Aduca, Francesco Mascia, Andrea Risso, Gioacchino Starace, Rinaldo Venuti.

Chiude il programma Blake Works I: mai interpretato prima dagli artisti della Scala, su sette brani dall’album The Colour in Anything, vedrà impegnato un organico di ventuno artisti tra cui, nelle varie recite spiccheranno Martina Arduino, Alice Mariani, Marco Agostino, Timofej Andrijashenko, Claudio Coviello, Nicola Del Freo, Gaia Andreanò, Camilla Cerulli, Linda Giubelli, Maria Celeste Losa,  Alessandra Vassallo, Domenico Di Cristo, Christian Fagetti, Navrin Turnbull, Giulia Lunardi,  Benedetta Montefiore, Frank Aduca, Edoardo Caporaletti, Emanuele Cazzato, Edward Cooper, Andrea Crescenzi, Darius Gramada, Eugenio Lepera, Valerio Lunadei, Francesco Mascia, Alessandro Paoloni, Saïd Ramos Ponce, Andrea Risso, Gioacchino  Starace, Rinaldo Venuti. Blake Works I rimanda, nei costumi, alla tradizione accademica e esplora le molteplici angolature di questa tradizione, che sta alla base di tutta la tecnica del balletto, ma dall’altro lato – come sottolinea il coreografo – “celebra la deliziosa tensione che nasce dall’introduzione di un’eccezione coreografica alle regole convenzionali del balletto”.

Sara Zuccari

 

Teatro Arcimboldi Roberto Bolle and Bèjart Ballet Lausanne

Per la prima volta insieme in Italia l’Étoile con la Compagnia di Béjart in un trittico: Alors on danse… ! di Gil Roman, 7 danses grecques e Boléro di Maurice Béjart, interpretato da Roberto Bolle, per sette straordinarie date al TAM Teatro Arcimboldi Milano dal 10 al 17 maggio.

Un appuntamento imperdibile, un incontro magico e storico tra l’Étoile italiana e la Compagnia di uno dei coreografi più apprezzati e amati della storia della danza, Maurice Béjart, il Béjart Ballet Lausanne.

Un’occasione unica per appassionati di danza – e non – per poter assistere ad uno spettacolo eccezionale, un trittico che racchiude tre capolavori: Alors on danse… ! di Gil Roman7 danses grecques e Boléro di Maurice Béjart, interpretato dallo stesso Roberto Bolle. Il Trittico è una produzione ARTEDANZA srl.

Sara Zuccari

Concorso di Danza città di Spoleto al via l’edizione 2023

La 31esima edizione, dal 2 al 6 maggio, al Teatro Nuovo Gian Carlo Menotti

Si inizia a respirare aria di Danza a Spoleto,  la prima notizia è quella di annunciare Eleonora Abbagnato, étoile dell’Opera di Parigi, direttore del corpo di ballo e della scuola di ballo del Teatro dell’Opera di Roma come presidente della giuria del Concorso Internazionale di Danza di Spoleto, Direttore Artistico Irina Kashkova e Direttore organizzativo Paolo Boncompagni. Venerdì 28 aprile sarà presentata alla stampa la 31esima edizione dell’International Dance Competition ma, già da settimane, all’interno dei percorsi meccanizzati della città, sono stati istallati i pannelli che promuovono la manifestazione che si terrà al Teatro Gian Carlo Menotti dal 2 al 6 maggio.

Attesa a Spoleto per il ritorno della settimana dedicata alla danza internazionale, che si terrà al Teatro Menotti dal 2 al 6 maggio. Un vanto per la cittadina umbra che da ben 20 anni ospita la manifestazione, nata a Perugia, poi trasferita a Rieti e infine approdata a Spoleto.

Come sempre una settimana intensa per i giovani danzatori che arriveranno da tutto il mondo per partecipare all’unico Concorso italiano riconosciuto a livello Internazionale e inserito nella rosa delle competizioni più blasonate dell’International Federation of Ballet Competition.

“Sicuramente ci saranno 10 partecipanti cinesi – dichiara il Direttore Generale Paolo Boncompagni – in virtù del gemellaggio del Concorso umbro con l’International Dance Competition Spoleto – China recentemente rinnovato per altri 5 anni. Ma vogliamo anche consolidare il legame con il territorio. Nei prossimi giorni i percorsi meccanizzati saranno impreziositi da bellissime stampe legate agli oltre 30 anni di concorso, di cui ben 20 ospitati a Spoleto. E il Gala di sabato 6 maggio vedrà per la prima volta la partecipazione delle Scuole di Danza dell’Umbria.”

Al fianco della competizione, patrocinata dal Comune di Spoleto e dalla Camera di Commercio dell’Umbria, non mancheranno momenti formativi e di crescita grazie alla partecipazione di docenti di tecnica classica e moderna al servizio dei giovanissimi aspiranti étoile. Una chimera? Non proprio, visto che molti vincitori del concorso di Spoleto sono oggi stelle della danza internazionale come Alessio Carbone, primo ballerino all’Opera di Parigi, Timofej Andrijashenko e Claudio Covielloprimi ballerini alla Scala.

“Il prestigio del nostro concorso è dovuto anche alla commissione giudicatrice. Da sempre l’IDC Spoleto prevede una giuria internazionale – spiega il Direttore Artistico Irina Kashkova, con Presidente rigorosamente Italiano, che esaminerà i giovani danzatori secondo un programma di fasi eliminatorie, semifinali e finali per arrivare al momento della consegna dei premi e all’esibizione dei vincitori nel Gran Gala di chiusura del sabato.

Sara Zuccari