La Cenerentola di Rudolf Nureyev a Caracalla Festival 2023

Una ragazza maltrattata e in fuga da un padre alcolizzato; la scoperta da parte di un grande produttore cinematografico capace di trasformare una zucca in una fiammante Rolls-Royce; il debutto sul grande schermo e la conquista del cuore dell’attore principale. È ambientata nell’universo hollywoodiano degli anni Trenta la versione del balletto Cenerentola firmata dal grande Rudolf Nureyev, che il Corpo di Ballo del Teatro dell’Opera di Roma, diretto da Eleonora Abbagnato, propone nell’ambito del Caracalla Festival 2023 dal 1° al 4 luglio nel Teatro Grande delle antiche terme romane. Gli anni Trenta voluti da Nureyev si accostano così idealmente agli anni Cinquanta della Dolce vita della regia della Traviata di Lorenzo Mariani, anch’essa nel cartellone del Caracalla Festival di quest’anno.

Creata nel 1986 per l’Opéra di Parigi, questa rilettura in chiave moderna di una delle fiabe più popolari, su musiche di Sergej Prokof’ev, è proposta per la prima volta dal Corpo di Ballo del Teatro capitolino.

Nel corso della sua storia, Cenerentola ha subìto vari adattamenti e Nureyev si è divertito a trasportare la trama nell’universo hollywoodiano degli anni 30: scoperta da un produttore cinematografico, una fanciulla maltrattata, in fuga da un padre alcolizzato e da una matrigna odiosa, debutta sul grande schermo conquistando il cuore dell’attore principale.

«All’inizio temevo che la fiaba di Perrault sarebbe stata modificata abusivamente – aveva dichiarato Nureyev – ma i meccanismi della storia non sono cambiati. Tutto il dramma di Cenerentola nasce dalla paura di veder crollare il suo sogno, che qui è diventato un sogno cinematografico. Un sogno di un abito bianco, leggermente sfumato di rosa per rendere omaggio all’innocenza, e un tocco di glitter perché Cenerentola è un personaggio del mondo di oggi, sogna sola una cosa: diventare una star».

La musica di Sergej Prokof’ev è affidata alla bacchetta del giovane direttore Alessandro Cadario, al suo debutto con l’orchestra del Lirico capitolino.

Spetterà a Rebecca Bianchi far rivivere in scena le emozioni e i sogni di CenerentolaMichele Satriano sarà il suo principe, mentre Alessio Rezza il produttore cinematografico. Le due sorellastre Alessandra Amato e Susanna Salvi prenderanno lezioni di danza dal maestro Claudio Cocino. L’allestimento dell’Opéra National di Parigi è firmato da Petrika Ionesco per le scene e Hanae Mori per i costumi. Le luci sono curate da Jean-Michel Désiré, i video da Igor Renzetti e Lorenzo Bruno. Nella versione in tre atti di Nureyev, ripresa da Aleth FrancillonGillian Whittingham e Benjamin Pech con la supervisione di Eleonora Abbagnato, la partitura di Prokof’ev è mantenuta nella sua interezza. «La musica – aveva affermato il musicista – introduce il personaggio di Cenerentola mediante tre temi: il primo dei quali raffigura Cenerentola umiliata, il secondo Cenerentola sognatrice, il terzo, un tema largo, Cenerentola innamorata e felice». Composto faticosamente tra il 1940 e il 1944, il balletto andò in scena al Teatro Bol’šoj di Mosca il 21 novembre 1945 con la coreografia di Rostislav Zakharov e il libretto di Nikolaj Volkov.

Dopo la prima di sabato 1° luglio, lo spettacolo sarà replicato domenica 2 e martedì 4. Tutti gli spettacoli inizieranno alle ore 21.

Lo spettacolo sostituisce il previsto Strictly Gershwin, che non può andare in scena a causa di problemi di salute del coreografo Derek Deane. I biglietti precedentemente acquistati per Strictly Gershwin potranno essere commutati in biglietti per Cenerentola, mantenendo il posto scelto e contattando la biglietteria per la sostituzione. Le eventuali richieste di rimborso saranno possibili fino alla data della rappresentazione, consegnando i biglietti presso la Biglietteria del Teatro dell’Opera dal lunedì al sabato dalle 10 alle 18, domenica dalle 9 alle 13.30.

Sara Zuccari

Presentata la stagione di Balletto del Teatro dell’Opera di Roma diretto da Eleonora Abbagnato

Una stagione pensata in grande quella 2023/24 del Teatro dell’Opera di Roma, con scelte progettuali ambiziose e itinerari insoliti e il 25% di attività in più rispetto allo scorso anno.

La nuova stagione di balletto del Teatro dell’Opera di Roma prosegue in continuità con gli ultimi anni, potenziando il lavoro di valorizzazione della cultura ballettistica portato avanti da Eleonora Abbagnato. Accanto alla trilogia di Čajkovskij (Lo schiaccianoci, Il lago dei cigni, La bella addormentata), titoli e creazioni di autori che entrano nel repertorio del Corpo di Ballo. Étoiles, primi ballerini, solisti e tutta la compagnia del Lirico capitolino saranno impegnati in due tournée: a Parigi e Dubai con Les deux nuits, una serata che affianca Nuit Dansée di Giorgio Mancini e Nuit Romaine di Angelin Preljocaj e che vede protagonisti anche Eleonora Abbagnato e Friedemann Vogel; e a Barcellona, al Gran Teatre del Liceu, con Il lago dei cigni firmato da Benjamin Pech.

 

Chalmer firma un nuovo Schiaccianoci con i costumi di Falaschi

La danza parte con il tradizionale balletto delle festività natalizie, in scena anche la vigilia di Natale e di Capodanno. Dal 21 al 31 dicembre è in programma Lo schiaccianoci di Čajkovskij nella visione di Paul Chalmer in un nuovo allestimento firmato da Andrea Miglio per le scene e da Gianluca Falaschi per i costumi. Assieme alle stelle romane, i ruoli dei protagonisti sono affidati a Maia Makhateli e Victor Caixeta che tornano a danzare insieme dopo La Bayadère dello scorso febbraio. Sul podio Nir Kabaretti.

 

Al Teatro Nazionale due nuove creazioni

Il 2024 inizia con un programma dedicato ai nuovi talenti della coreografia. Al Teatro Nazionale, dal 31 gennaio al 2 febbraio, in scena due creazioni per il Corpo di Ballo. In apertura Yellow di Adriano Bolognino, vincitore del Premio Danza&Danza 2022 come coreografo emergente, alla prima esperienza con i danzatori del Lirico capitolino. Completa il dittico I died for love di Simone Repele e Sasha Riva che, dopo la fortunata esperienza della scorsa estate in Mass di Bernstein, tornano a collaborare con l’Opera di Roma. Il nuovo allestimento ha le scene di Michele Della Cioppa e i costumi di Anna Biagiotti. Musiche su base registrata.

 

Playlist di Forsythe nella serata dedicata alla danza contemporanea

Forte del successo delle ultime stagioni, dal 23 al 29 marzo si rinnova la formula del Trittico di danza, coraggiosamente voluta da Eleonora Abbagnato. La serata si apre con Playlist (Track 1, 2), in cui William Forsythe, in questo lavoro creato per l’English National Ballet nel 2018, ha saputo accostare classicismo e atletismo del balletto con i ritmi della musica new-soul e house. Segue Windgames di Patrick de Bana, realizzato nel 2013 per il Wiener Staatsballett sull’Opus 35 di Čajkovskij, che porta per la prima volta il suo linguaggio coreografico all’Opera di Roma. Conclude la serata Women, una creazione del brasiliano Juliano Nunes, uno dei più promettenti giovani coreografi al suo debutto a Roma, su musiche del pianista e compositore danese Alexander Mackenzie. Musiche su base registrata.

 

Fumi Kaneko debutta al Costanzi con Il lago dei cigni

Record di incassi alla prima del 2019, Il lago dei cigni firmato da Beniamin Pech ritorna in scena dal 19 al 27 giugno. Il tradimento, quello di Benno nei confronti del Principe, e quello involontario del Principe nei confronti di Odette, diventa il tema centrale di questa versione. Nei ruoli principali la giapponese Fumi Kaneko, al suo debutto al Costanzi, e il russo Vadim Muntagirov, entrambi primi ballerini del Royal Ballet di Londra. La musica di Čajkovskij è affidata alla bacchetta di Koen Kessels, direttore musicale del Royal Ballet.

 

La bella addormentata con Marianela Núñez e Reece Clarke

Dopo la pausa estiva, al Teatro Costanzi dal 14 al 22 settembre, va in scena La bella addormentata, ultimo dei tre balletti di Čajkovskij. Jean-Guillaume Bart ha lavorato a questo titolo concentrando la sua attenzione sulla coerenza drammaturgica, utilizzando la partitura di Čajkovskij nella sua interezza per dare una maggiore unità teatrale all’opera coreografica. Grande attesa per il ritorno della fuoriclasse Marianela Núñez, mentre Reece Clarke, Principal del Royal Ballet di Londra, al debutto al Costanzi, sarà il principe Desiré, ruolo che nella versione di Bart ha molto più spazio del solito. Sul podio Kevin Rhodes.

 

Per la prima volta a Roma Il rosso e il nero di Scholz

Entra nel repertorio della compagnia capitolina la creazione di Uwe Scholz Il rosso e il nero, in scena dal 26 ottobre al 2 novembre. Nei tre atti della sua composizione, Scholz è riuscito a dare una veste coreografica al celebre romanzo di Stendhal, cogliendo a pieno l’essenza del dramma, con un collage di musiche di Hector Berlioz. Arriva al Costanzi in un nuovo allestimento firmato da Ignasi Monreal per le scene e Anna Biagiotti per i costumi. Étoiles e primi ballerini dell’Opera faranno rivivere il triangolo passionale di Julien Sorel con Madame de Rênal e Mathilde de la Mole. Sul podio dell’orchestra romana, per la prima volta, Martin Georgiev.

 

Due lavori di Benjamin Millepied su musiche di Philip Glass per il Festival Equilibrio 2024

È dedicato interamente a Benjamin Millepied il programma in cartellone a febbraio alla Sala Petrassi dell’Auditorium Parco della Musica, in co-realizzazione con la Fondazione Musica per Roma nell’ambito del Festival Equilibrio 2024. Due lavori nati dalla visionarietà di Millepied e dallo stretto rapporto con la partitura di Philip Glass: Closer, arioso duetto tra un uomo e una donna, dall’impianto classico e dalla forte sensibilità moderna, e On the other side, terzo capitolo della trilogia Gems, una rivisitazione di Diamonds di Balanchine, creato nel 2016 e adesso proposto in una versione ripensata per i danzatori dell’Opera di Roma.

Sara Zuccari

Eleonora Abbagnato nominata presidente del Consiglio superiore dello Spettacolo

Il Ministro della cultura, Gennaro Sangiuliano, ha firmato il decreto di nomina del Consiglio superiore dello spettacolo che sarà presieduto da Eleonora Abbagnato.

Il Consiglio – annuncia il Mic – risulta ora composto, oltre che dalla Presidente, da Isabella Ambrosini, Edoardo Bennato, Maria Rosaria Gianni, Federico Rampini, Davide Rondoni, Enrico Ruggeri, Uto Ughi, Vittorio Poma, Francesca Rossini, Renato Tortarolo, Domenico Barbuto, Elisa Guzzo Vaccarino, Franco Oss Noser, Vanda Braghetta. I componenti del Consiglio superiore dello spettacolo restano in carica per tre anni.

Nata a Palermo il 30 giugno 1978, Eleonora Abbagnato inizia giovanissima la sua carriera come ballerina: a soli 11 anni fa il suo esordio in tv ballano in un programma condotto da Pippo Baudo.

Successivamente coltiva la sua passione per il ballo studiando nelle più prestigiose scuole di danza francesi.

Audizioni, impegno e bravura le permettono di fare le sue prime tournée fino ad entrare definitivamente nel corpo di ballo dell’Opéra di Parigi. Qui, dal 1996 (appena diplomata) al 2001, fa una rapida carriera fino a diventare prima ballerina. Ha inoltre esordito come attrice nel 2006 nel film “Il 7 e l’8” di Salvatore Ficarra e Valentino Picone.

Nel 2009 partecipa come ospite in una delle serate del Festival di Sanremo 2009. Nel novembre dello stesso anno pubblica per Rizzoli la sua autobiografia “Un angelo sulle punte”.

Il 13 giugno 2011 Eleonora Abbagnato si unisce in matrimonio con Federico Balzaretti, calciatore del Palermo e della Nazionale italiana. Nel gennaio del 2012 diventa mamma (aveva continuato a danzare fino al quinto mese di gravidanza): la figlia della coppia si chiama Julia.

Alla fine del mese di marzo del 2013 è nominata étoile dell’Opera di Parigi: è la prima volta per una danzatrice italiana nella storia di Palais Garnier. Attualmente e Direttore del Corpo di Ballo del Teatro dell’Opera di Roma e della Scuola di Ballo.

Sara Zuccari

In scena la Scuola di Danza del Teatro dell’Opera di Roma diretta da Eleonora Abbagnato

Il 27 febbraio 2023 al Costanzi alle 19.00 la Scuola di Danza del Teatro dell’Opera di Roma sarà protagonista della ‘Lezione dimostrativa’, la prima dall’arrivo di Eleonora Abbagnato che, oltre al Corpo di Ballo, dallo scorso settembre dirige anche la storica Scuola della Fondazione capitolina. Sarà una serata molto speciale durante la quale la Direttrice presenterà al pubblico gli Insegnanti, gli allievi dei vari livelli di formazione e le diverse discipline oggetto dello studio quotidiano nelle sale di una delle più antiche e prestigiose scuole di danza italiane.

«Sono onorata di poter presentare questo nuovo evento dopo il recente successo dello spettacolo Pinocchio. Quale Direttrice del Corpo di Ballo, ho colto con entusiasmo e grande responsabilità l’opportunità di dedicarmi alla formazione di future generazioni di danzatori trasferendo loro le competenze tecniche ed artistiche indispensabili per affrontare questa professione. I giovani che si avvicinano al mondo della danza avvertono, oggi più che mai, l’importanza di una formazione completa, aperta cioè ad ogni espressione del movimento. Per questo ritengo indispensabile che i nostri allievi, oltre al repertorio classico, si confrontino abitualmente con altre discipline, la tecnica contemporanea, le danze di carattere e che acquisiscano delle conoscenze culturali con la studio della musica e con la storia della danza».

La serata si aprirà con un grande defilé. Nella prima parte, dedicata alla dimostrazione tecnica, ogni Insegnante presenterà la propria classe e il lavoro che con essa svolge. Il programma proseguirà e si concluderà con la presentazione di brani estratti dal repertorio classico, Raymonda e La Bayadère, con il contemporaneo e con le danze di carattere; ospite d’onore della serata il danzatore Simone Agrò, già allievo diplomato alla Scuola di Danza e attualmente solista del Corpo di Ballo dell’Opera di Roma. Le musiche della serata sono eseguite dal vivo al pianoforte e su base registrata.

Sara Zuccari

La Bayadère al Teatro dell’opera di Roma

Sono cresciuto con questo balletto! È stata la prima produzione cui ho preso parte appena entrato nel Corpo di Ballo dell’Opéra di Parigi e ho avuto la possibilità di vedere Rudolf Nureyev lavorare a questa sua ultima creazione per la compagnia parigina”. Sono le parole del coreografo Benjamin Pech a proposito della nuova Bayadère che firma al Teatro dell’Opera di Roma a partire dal 25 febbraio. Lo spettacolo segna il debutto al Teatro Costanzi di due guest come Olga Smirnova e Victor Caixeta, lei russa e lui brasiliano, entrambi approdati all’Het Nationale Ballet di Amsterdam, dopo aver lasciato la Russia in seguito all’attacco all’Ucraina. Protagonisti anche Jacopo Tissi e Maia Makhateli già apprezzati dal pubblico romano, oltre a étoiles, primi ballerini, solisti, Corpo di Ballo e allievi della Scuola di Danza dell’Opera di Roma. Sul podio dell’orchestra della fondazione capitolina è impegnato Kevin Rhodes.

“La Bayadère è un balletto epico – prosegue Pech – una vera epopea, e questa produzione sarà una sfida collettiva che coinvolge, assieme ai danzatori del Corpo di Ballo del Teatro dell’Opera di Roma e agli allievi della Scuola di Danza, tutti coloro che saranno impegnati dietro le quinte, che lavoreranno nell’ombra ai numerosi cambi di scena. È uno spettacolo molto ambizioso”.

Il nuovo allestimento è impreziosito dalle scene di Ignasi Monreal, che immergono in un universo onirico e senza tempo, dalle luci di Vinicio Cheli e dai costumi di Anna Biagiotti. I protagonisti del balletto, la baiadera Nikija e il guerriero Solor, saranno interpretati da Olga Smirnova e Jacopo Tissi (25 e 28 febbraio), da Maia Makhateli e Victor Caixeta (1 e 2 marzo), dalle étoile dell’Opera di Roma Rebecca Bianchi e Alessio Rezza (26 febbraio). Completano il cast nel ruolo di Gamzatti l’étoile Susanna Salvi (25 e 28 febbraio, 1 e 2 marzo) e la solista Federica Maine (26 febbraio).

Olga Smirnova arriva a Roma dopo essere salita sui palcoscenici di tutto il mondo. Nata, cresciuta e formatasi a San Pietroburgo, ha fatto parte del Balletto del Bol’šoj. Nel 2022 si è trasferita ad Amsterdam ed è stata nominata danzatrice dell’anno dalla rivista “Dance Europe”. Anche il brasiliano Victor Caixeta, dopo la formazione a Berlino e l’esperienza al Mariinskij di San Pietroburgo, nel 2022 ha lasciato la Russia per unirsi all’Het Nationale Ballet.

Benjamin Pech, dopo aver creato una fortunata edizione del Lago dei cigni per il Corpo di Ballo dell’Opera di Roma, si confronta con un’icona della tradizione classica: “Eleonora Abbagnato mi ha proposto di pensare a un secondo lavoro coreografico per la compagnia. L’idea di rileggere La Bayadère è arrivata naturalmente: è stata quasi una necessità”.

Ideato da Marius Petipa nel 1877 nello stile del Grand ballet per il Balletto Imperiale Russo di San Pietroburgo, La Bayadère – che nella versione completa si è visto una sola volta all’Opera di Roma, nel 2011, con la coreografia di Rafael Avnikjan – è basato sul poema indiano Sakuntala (dal dramma del poeta indiano Kalidasa): un colorito melodramma con numerosi intrighi d’amore, gelosia e tradimento, protagonista la bella bayadère Nikija, amante segreta del principe guerriero Solor che, tradendola, sposerà la crudele e gelosa Gamzatti, la figlia del Raja. Una trama che si consuma per il piacere degli occhi con tocchi elegantemente esotici e sempre sofisticati. Ludwig Minkus, allora compositore ufficiale presso i Teatri Imperiali, ne firmò la musica seguendo la linea coloristica e descrittiva che gli era propria e che risultava in perfetta sintonia con l’azione danzante creata dal coreografo.

Dopo il debutto di sabato 25 febbraio ore 20, La Bayadère verrà replicato domenica 26 febbraio ore 16.30, martedì 28 febbraio ore 20.00, mercoledì 1° marzo ore 20.00, giovedì 2 marzo ore 20.00. La prima sarà preceduta da due appuntamenti previsti venerdì 24 febbraio: l’Incontro con la Danza tenuto da Marinella Guatterini alle ore 16.00, l’Anteprima Giovani riservata ai minori di 26 anni alle ore 19.00, dove danzeranno l’étoile Alessandra Amato (Gamzatti) e i solisti Marianna Suriano (Nikija) e Mattia Tortora (Solor).

Sara Zuccari

Opera di Roma, una targa per Carla Fracci

Una targa in memoria, in ricordo di Carla Fracci, legata al teatro capitolino non solo come immensa artista ma anche per un decennio come direttore delle stesso corpo di ballo, ad annunciarlo dal palco in anteprima, ieri venerdì 21 ottobre poco prima di iniziare Giselle con la coreografia di Carla Fracci, ripresa dal grande Julio Bocca,   Eleonora Abbagnato Direttore del corpo di ballo e della scuola del Teatro dell’Opera di Roma e Francesco Giambrone Sovrintendente del teatro.

La targa che riporterà il nome della Divina Carla Fracci verrà posizionata al Teatro dell’opera di Roma accanto a quella di Rudolf Nureyev. In sala dopo l’annuncio una standing ovation da stadio seguito da un lungo e caloroso applauso. In sala presente alla serata dedicata a Carla Fracci,  da un palchetto, anche il regista e marito Beppe Menegatti accompagnato dal figlio.

Al Teatro dell’Opera di Roma è andata in scena una Giselle strepitosa, fedele, giusta, con una coppia altrettanto invitante e armonica l’étoile Susanna Salvi e un carismatico Albrecht Michele Satriano. In scena dunque Giselle nella versione firmata nel 2004 dalla stella indimenticabile del ballo Carla Fracci. La leggendaria danzatrice, che fu direttrice del Corpo di Ballo del Teatro Costanzi dal 2000 al 2010, debuttò a Roma nel 1964 da protagonista.

La versione di Carla Fracci, ripresa da Julio Bocca, suo ultimo partner in questo titolo, e Gillian Whittingham, tiene conto di quella di Jean Coralli e Jules Perrot, delle tradizionali aggiunte di Marius Petipa, ma soprattutto dello spartito originale di Adam.

Fracci definì la coreografia “il balletto romantico per antonomasia, che mette malinconia, la malinconia di chi si vede sfuggire qualcosa che vorrebbe conservare: la malinconia per l’effimero. Forse il pubblico lo ama per il desiderio di partecipare a una saga d’amore con il suo inganno, la sua cattiveria e la sua redenzione”.

Sara Zuccari

Julio Bocca incontra i giovani allievi della Scuola di Danza del Teatro dell’Opera di Roma

Una giornata speciale alla nostra Scuola di Danza: Julio Bocca ha raccontato la sua storia e la sua carriera. Una grande emozione per i nostri allievi!
Questa la didascalia apparsa, sul profilo facebook uffiacile del teatro capitolino,  a corredo di foto che raccontano una giornata meravigliosa per i giovani allievi della Scuola di Danza del Teatro dell’Opera di Roma diretta da Eleonora Abbagnato, quella passata con una grande stella della danza mondiale Julio Bocca.
In questi giorni la star della danza Julio Bocca si trova a Roma per riallestire Giselle, nella versione di Carla Fracci, proprio per il corpo di ballo del teatro dell’Opera di Roma che debutterà il 21 ottobre in scena fino al 27.
Per l’occasione, la bellissima idea del direttore  Eleonora Abbagnato di organizzare a scuola un incontro unico per i ragazzi con Julio Bocca, durante la lunga intervista l’étoile ha potuto raccontare, aneddoti, consigli, segreti e momenti significativi della sua brillantissima carriera, con foto e video. Julio Bocca argentino, danzatore tra i più brillanti e irripetibili della scena mondiale, con le sue performance perfette ha incantato e sedotto le platee dei teatri più importanti, diventando nell’immaginario di tutti una stella, un’icona della danza mondiale.
Sara Zuccari

Giselle nella versione di Carla Fracci, Jacopo Tissi sarà Albrecht

Giselle nella versione di Carla Fracci, nella versione coreografica da lei firmata proprio all’Opera di Roma nel 2004, ripresa da Julio Bocca e Gillian Whittingham, con il corpo di ballo del  Teatro dell’Opera di Roma, diretto da Eleonora Abbagnato dal 21 27 ottobre 2022. Ballata su musica di Adolphe Adam, Giselle è la storia di una contadina che porta il suo cuore spezzato nella tomba ed è condannata a unirsi alle creature della notte la cui danza seduce gli uomini fino alla morte. Cavallo di battaglia per tutte le danzatrici, Carla Fracci aveva debuttato al Costanzi proprio danzando Giselle nel 1964 accanto a Henning Kronstam.

Jacopo Tissi sarà Albrecht nei giorni 26 e 27 ottobre con Natalia Osipova in Giselle nella versione di Carla Fracci.

Giselle

Musica Adolphe-Charles Adam

Balletto in due atti
su soggetto di Théophile Gautier e Jules-Henri Vernoy de Saint-Georges

direttore Kevin Rhodes
coreografia Carla Fracci

DA JEAN CORALLI, JULES PERROT, MARIUS PETIPA, ANTON DOLIN
RIPRESA DA JULIO BOCCA E GILLIAN WHITTINGHAM
SCENE E COSTUMI ANNA ANNI

Principali interpreti
NATALIA OSIPOVA
CESAR CORRALES

ALESSANDRA AMATO
REBECCA BIANCHI
SUSANNA SALVI
CLAUDIO COCINO
ALESSIO REZZA

ORCHESTRA, ÉTOILES, PRIMI BALLERINI, SOLISTI E CORPO DI BALLO DEL TEATRO DELL’OPERA DI ROMA

Allestimento Teatro dell’Opera di Roma

Sara Zuccari

Eleonora Abbagnato in Serata Preljocaj

Dopo la pausa estiva il sipario torna ad alzarsi al Teatro Costanzi. Dal 13 settembre, per sei sere consecutive fino al 18 settembre, l’appuntamento è con la grande danza. Serata Preljocaj celebra uno dei coreografi più innovativi della scena internazionale con due creazioni di Angelin PreljocajAnnonciation e, in prima assoluta, Nuit romaine.

Protagonisti Eleonora Abbagnato e l’ospite Friedemann Vogel con étoiles, primi ballerini, solisti e Corpo di Ballo dell’Opera di Roma. Una serata speciale che unisce danza e moda, che segna il ritorno di Preljocaj e una nuova straordinaria collaborazione con l’haute couture di Maria Grazia Chiuri per la Maison Dior.

La Serata si apre con Annonciation creazione che ha visto la sua prima assoluta all’Opéra de Lausanne nel 1995, vincitrice del «Bessie Award» 1997. Sulle note di Crystal Music di Stéphane Roy e del Magnificat di Vivaldi, Preljocaj porta in scena un momento chiave della cultura cattolica, l’incontro tra la Vergine Maria e l’Arcangelo Gabriele. È il primo coreografo ad affrontare il tema dell’Annunciazione su un palcoscenico:

«Mentre numerosi pittori nel corso degli ultimi due millenni non hanno mai cessato di interrogarsi sulla moltitudine di simboli antitetici presenti nell’Annunciazione, – ha dichiarato Angelin Preljocaj – è sorprendente constatare come questo tema così legato al corpo sia quasi rimosso dall’arte coreografica. Ci sono più di venti secoli di iconografia e annunciazioni molto differenti. C’è una grande varietà di sguardi, di gesti, di emozioni. È quasi un fumetto che si può ricostruire e questo mi ha dato l’idea di farne un balletto. Si può raccontare una storia, non solamente un istante bloccato in un’immagine».

La coreografia è ideata per un duo femminile, più complice e intimo rispetto a quello uomo-donna. L’angelo diventa un riflesso della donna e la donna un riflesso dell’angelo, due corpi-specchio. Nel corso delle sei serate Annalisa Cianci e l’étoile Rebecca Bianchi, rispettivamente nel ruolo dell’Arcangelo e di Maria, si alternano con Federica Maine e Giorgia Calenda. Andato in scena all’Opera di Roma per la prima volta nel 2017, è ripreso anche in questa occasione da Claudia De Smet. Le scene sono dello stesso Preljocaj, i costumi di Nathalie Sanson, Eric Soyer riprende le luci di Jacques Chatelet.

Completa e impreziosisce la serata la nuova creazione Nuit romaine. Pensata da Angelin Preljocaj per la compagnia romana durante la pandemia, ha avuto un primo debutto nell’aprile 2022 con la première del film omonimo, proiettato anche lo scorso agosto in occasione del “Cinema Opera” sul piazzale del Teatro. Il film, frutto della collaborazione tra la Maison Dior e la Fondazione capitolina, in sinergia con l’Ambasciata di Francia, è stato girato a Palazzo Farnese. Il 13 settembre al Costanzi si vedrà in prima assoluta il balletto:

«Ho accolto come impegnativa la proposta di trasformare il mio film in un balletto per la scena – confessa Preljocaj, regista e coreografo – di solito avviene il contrario: prima nasce lo spettacolo e poi si pensa di filmarlo, anche per mostrarlo a chi a teatro non può vederlo. Il lavoro è davvero molto interessante, benché complesso. È un’esperienza diversa per me e anche il risultato sarà diverso».

I protagonisti sono la guest star Friedemann Vogel ed Eleonora Abbagnato. Sarà lei, come nel film nel ruolo della dea della notte Nox, a guidare lo spettatore attraverso la successione di quadri coreografici molto diversi tra loro concepiti da Angelin Preljocaj. Le musiche partono da Vivaldi e Händel a Bach, passano per Schubert e Rossini, per arrivare a Wagner e Ligeti fino ai Daft Punk. Le étoiles Alessandra AmatoRebecca BianchiSusanna Salvi Alessio Rezza, i primi ballerini Claudio Cocino e Michele Satriano, i solisti e il Corpo di Ballo del Teatro dell’Opera di Roma interagiranno con la dea Nox. Tutti gli artisti in scena indossano oltre cento costumi firmati da Maria Grazia Chiuri per la Maison Dior. La fusione tra le capacità virtuose degli atelier Dior e quelle del Teatro dell’Opera di Roma ha ricoperto un ruolo fondamentale nel design. Drappeggi e plissettature fatte a mano rivelano tutta la loro delicatezza su cappe e abiti. Intarsi di pizzo, miriadi di perline e sfumature di colori, costumi dipinti a mano disegnati come trompe l’oeil, tutti esempi di eccellenza del linguaggio creativo e artigianale della Maison e della sua Direttrice Artistica, danno vita a effetti spettacolari. Le scene sono firmate da Andrea Miglio, le luci da Eric Soyer.

Dopo la “prima” di martedì 13 settembre (ore 20.00), lo spettacolo torna in scena per cinque repliche consecutive: mercoledì 14 (20.00), giovedì 15 (20.00), venerdì 16 (20.00), sabato 17 (18.00) e domenica 18 (16.30). Le musiche di Serata Preljocaj sono su base registrata.

Sara Zuccari

Eleonora Abbagnato in Serata Preljocaj al Teatro dell’Opera di Roma

In programma due coreografie a firma Angelin PreljocajAnnonciation, coreografia splendida e ormai classica del coreografo franco-albanese, su musiche di Antonio Vivaldi e di Stéphane Roy, già proposta nel 2017 dal corpo di ballo capitolino, e Nuit Romaine, una nuova creazione che unisce moda, musica e danza e che vede in scena Eleonora Abbagnato, Direttrice del balletto del Teatro dell’Opera di Roma, accanto al ballerino étoile Friedemann Vogel.

Annonciation, duetto al femminile creato nel 1995 da Angelin Preljocaj, racconta, attraverso il confronto tra due interpreti, la vicenda dell’annunciazione e del confronto tra l’angelo Gabriele e la vergine Maria.

Nuit Romaine ha un concept che si avvicina al riuscito esperimento di Nuit Blanchepresentato nel 2019 nell’ambito della Serata Philip Glass: in entrambi i casi si tratta di un progetto che unisce moda, musica e danza e che vede protagonisti in scena Eleonora Abbagnato e Friedemann Vogel accanto al corpo di ballo con i costumi creati da Maria Grazia Chiuri della Maison Dior.

Il Corpo di ballo del Teatro dell’Opera di Roma è in scena al Teatro Costanzidal 13 al 18 settembre 2022 con Serata Preljocaj.

Sara Zuccari