Don Chisciotte di Nureyev in scena al Teatro di San Carlo

Il Balletto del Teatro di San Carlo porta in scena il Don Chisciotte, balletto ottocentesco musicato per Marius Petipa da Ludwig Minkus riallestito per la prima volta in Australia nel 1973 da Rudolf Nureyev con una nuova coreografia, ripresa da Clotilde Vayer (direttrice del Balletto del San Carlo) e Charles Jude (Fondation Nureyev).

In programma per tre recite, da martedì 14 a giovedì 16 novembre, il balletto in un prologo e tre atti basato su un episodio comico del romanzo di Miguel de Cervantes Don Chisciotte della Mancia, qui nell’allestimento della Royal Swedish Opera, vedrà l’Orchestra del Lirico di Napoli diretta da Martin Yates. Scene e Costumi sono di Nadine Baylis, firma le Luci John B Read.

Protagonisti, nei panni di Kitri Luisa Ieluzzi (14 e 16 novembre) e Claudia D’Antonio (15 novembre) e in quelli del barbiere Basilio, Alessandro Staiano (14 e 16 novembre) e Danilo Notaro (15 novembre).

Rudolf Nureyev aveva ricoperto il ruolo di Basilio già nel 1959, a 21 anni, dandone una brillante interpretazione assieme al Kirov Ballet di Leningrado. Rimise più tardi in scena il Don Chisciotte ideando una nuova versione coreografica basata sulla struttura di Marius Petipa e Alexandre Gorski modificata con aggiunta di nuova musica commissionata a John Lanchbery per per conferire al balletto un carattere più vivace e pieno di ritmo.

“Come diceva Nureyev – racconta Charles Jude – Don Chisciotte è una specie di opèra-comique. Il balletto racconta solo una parte della storia originale raccontata da Cervantes: il matrimonio di Basilio a Barcellona. Petipa aveva preso questa parte più comica e il ruolo di Basilio era certamente più semplice e non difficile tecnicamente. Nureyev ha aggiunto nella parte di Basilio due variazioni difficili e una per presentare il personaggio, nelle quali ha voluto riassumere e mostrare tutte le possibilità e le difficoltà tecniche della danza classica. Quando si danza la prima variazione di Basilio, è come aver danzato tutte le espressioni del linguaggio classico. Questo era Nureyev”.

 

LUDWIG MINKUS

DON CHISCIOTTE

Balletto in un prologo e tre atti

Dal romanzo El ingenioso hidalgo Don Quijote de la Mancha di Miguel de Cervantes

Orchestrazione e adattamento di John Lanchbery

 

Coreografia e Produzione di

RUDOLF NUREEV

ripresa da

CLOTILDE VAYER, CHARLES JUDE

 

Interpreti

Kitri LUISA IELUZZI / CLAUDIA D’ANTONIO

Basilio ALESSANDRO STAIANO / DANILO NOTARO

Mercedes CHIARA AMAZIO

Espada DANIELE DI DONATO

Don Chisciotte GIUSEPPE CICCARELLI

Sancho Panza DANILO BENIAMINO DI LEO

Gamache SALVATORE MANZO / FERDINANDO DE RISO

Lorenzo RAFFAELE DE MARTINO

Due Amiche MARTINA AFFATICATO / GIORGIA PASINI,

                      IRENE DE ROSA / CANDIDA SORRENTINO

Il Gitano EMANUELE TORRE

Due Gitane IRENE DE ROSA / SARA SANCAMILLO,

                   FRANCESCA RICCARDI / RITA DE MARTINO / GIOVANNA SORRENTINO

Regina delle Driadi MARTINA AFFATICATO / ANNALINA NUZZO

Cupido GIORGIA PASINI / CANDIDA SORRENTINO

La Damigella FRANCESCA RICCARDI

 

Direttore

MARTIN YATES

Scene e Costumi

NADINE BAYLIS

Luci

JOHN B. READ

ORCHESTRA, ÉTOILES, SOLISTI, CORPO DI BALLO E SCUOLA DI BALLO DEL TEATRO DI SAN CARLO

Direttore del Balletto CLOTILDE VAYER

Direttore della Scuola di Ballo STÉPHANE FOURNIAL

Maîtres de Ballet SOIMITA LUPU, FREDERIC JAHN, EMMANUEL THIBAULT, ALESSIO CARBONE

ALLESTIMENTO DELLA ROYAL SWEDISH OPERA 

Sara Zuccari

Teatro San Carlo, Luisa Ieluzzi e Alessandro Staiano nominati étoiles

Era attesa una notte di stelle e così è stato: alla prima di “Romeo e Giulietta” sono davvero nate due nuove etoile al Teatro San Carlo di Napoli, con la nomina sul palcoscenico di Luisa Ieluzzi ed Alessandro Staiano.

Una serata indimenticabile per loro, per la compagnia diretta da Clotilde Vayer e per il pubblico letteralmente in visibilio. Dopo le tre ore in scena a rappresentare il titolo di MacMillan, i due giovani non credevano alle parole del soprintendente Stephane Lissner e della loro direttrice con il conferimento del titolo di etoile nella loro città natale e nel loro teatro che li ha formati e resi professionisti.

Al termine della prima rappresentazione di Romeo e Giulietta di Kenneth MacMillan, il sovrintendente del Teatro di San Carlo Stéphane Lissner, su proposta della direttrice del Ballo Clotilde Vayer, ha nominato sul plcoscenico étoiles i protagonisti della serata Alessandro Staiano e Luisa Ieluzzi.

Sara Zuccari

Il Teatro San Carlo di Napoli e la danza per l’Ucraina

I primi ballerini ucraini e russi, dai più prestigiosi teatri del mondo, danzeranno insieme sul palcoscenico del teatro di San Carlo il prossimo lunedì 4 aprile alle ore 21 in “Ballet for peace”, uno speciale un Galà di beneficenza. Con la presenza straordinaria di Anastasia Gurskaya, prima ballerina dell’Opera di Kiev, appena fuggita dalla guerra, i ballerini condivideranno il loro talento e il loro cuore per una serata in nome della pace. Oltre alla Gurskaya si esibiranno Iana Salenko, Dinu Tamazlacrau, Kateryna Shalkina Arthur Shesterikov, Oleksandr Ryabko, Silvia Azzoni, Maria Yakovleva, Denys Cherevychko, Timofej Andrijashenko, Nicoletta Manni, Maria Kochetkova, Sebastian Kloborg, Katja Khaniukova, Alexey Popov, Christine Shevchenko.

“Con l’aggravarsi della situazione in Ucraina – afferma il sovrintendente Stéphane Lissner – è importante, come teatro, dare un segnale concreto di vicinanza a chi soffre, per questo mettiamo in campo questo Gala di fundraising, in coerenza con la nostra mission di luogo di cultura. In questo momento storico così difficile questa crisi ricorda ancora di più quanto sia fondamentale il ruolo dei Teatri e della cultura in generale”.

Sul palcoscenico, accanto alle star internazionali provenienti dai principali teatri europei, ci saranno anche due eccellenze di casa: Luisa Ieluzzi e Stanislao Capissi, membri del corpo di ballo del San Carlo, diretto da Clotilde Vayer. “Oltre agli eventi programmati, la nostra linea – afferma la direttrice Emmanuela Spedaliere – è quella di dare supporto, nei tanti progetti educational attivi al San Carlo, ai giovani ucraini arrivati a Napoli, affinché possano continuare a coltivare i loro interessi artistici. È doveroso dare loro un senso di ritrovata normalità nelle attività di studio e formazione. Per questo evento fuori programma si è tenuto conto di una politica dei prezzi che vada incontro alle esigenze di tutti con biglietti da 15 a 50 euro, sarà possibile l’acquisto on line sul sito del San Carlo”.

Su iniziativa di Alessio Carbone, ancien Premier Danseur dell’Opera di Parigi, la serata vedrà un susseguirsi di passi a due e assoli dal grande repertorio classico e contemporaneo. “La danza ha il potere di commuovere, di unire – spiega Carbone – è per quello che è nata l’idea di questo spettacolo. La ricca storia della danza classica e la sua tradizione sono profondamente legate alle culture ucraina e russa. Utilizzeremo la forza della nostra passione e la bellissima amicizia che c’è tra noi ballerini per aiutare l’Ucraina e mostrare al mondo che restiamo uniti per la pace”. 

Sara Zuccari

Al Teatro San Carlo di Napoli in scena “Il Lago dei Cigni”

Si aprirà martedì 28 dicembre 2021 alle ore 20 la Stagione di Danza 2021/2022 del Teatro di San Carlo.

In scena un classico del balletto, Il lago dei cigni di Pëtr Il’ič Čajkovskij ripreso nella versione di Patrice Bart, per la prima volta al San Carlo, protagonista il Balletto del Massimo napoletano diretto da Clotilde Vayer.

Le musiche di Pëtr Il’ič Čajkovskij saranno eseguite dall’Orchestra del Teatro di San Carlo diretta per l’occasione da Benjamin ShwartzLuisa Spinatelli firma scene e costumi di questo allestimento del Teatro dell’Opera di Roma che sarà in cartellone fino al 5 gennaio 2022 per sei recite. Ad interpretare Odette / Odile saranno Luisa Ieluzzi (nelle recite del 28 e 30 dicembre e 5 gennaio), Claudia D’Antonio (29 dicembre) e Anna Chiara Amirante (2, 4 gennaio). A vestire i panni del Principe Sigfried Alessandro Staiano (28, 30 dicembre, 5 gennaio), Salvatore Manzo (29 dicembre) e Danilo Notaro (2, 4 gennaio).

In programma dal 29 dicembre al 5 gennaio anche 5 matinéé per famiglie, spettacoli in versione ridotta del Lago dei cigni con esecuzione del II atto su musica registrata.Nella sua versione del capolavoro di Pëtr Il’ič Čajkovskij, Patrice Bart condensa in due atti il balletto originale, composto tra il 1875 e il 1876, costruendo un allestimento dove assumono maggiore rilievo i personaggi della Regina madre e Benno.

Classe1945 Bart è indissolubilmente legato al Balletto e alla Scuola di danza dell’Opéra di Parigi, dove è stato nominato étoile nel 1972. All’Opéra di Parigi già prima del suo addio ufficiale alle scene, nel 1989, ha avviato una carriera parallela prima come assistente di Nureev, poi maître de ballet e, dopo la partenza di Nureev, insieme a Eugène Polyakov, è stato direttore ad interim. È stato per oltre due decenni responsabile del mantenimento e della continuazione della straordinaria tradizione del Balletto dell’Opéra

Tra i suoi ultimi progetti come coreografo si ricordano Giselle per il Korean National Ballet a Seul e il Teatro dell’Opera di Roma (2011) e, sempre a Roma, Romeo e Giulietta (2011) e Il lago dei cigni (2013), Giselle è stata allo Staatsballett di Berlino, e nel 2021 sempre Giselle al Teatro Massimo di Palermo.

Patrice Bart ha ricevuto varie onorificenze tra cui Commandeur des Arts et des Lettres, Officier de l’Ordre National du Mérite e Chevalier de la Légion d’honneur.

“Quando divenni ballerino étoile dell’Opéra di Parigi – racconta Patrice Bart – ho avuto il piacere d’interpretare numerose volte il ruolo del Principe Siegfried nel Lago, dall’originale di Marius Petipa e nella riproposta di Bourmeister, e poi in versioni differenti e in diversi paesi, senza essere mai pienamente soddisfatto di come era stato concepito questo ruolo. Ho dovuto però attendere di divenire coreografo per poter dar vita alla mia visione del Lago dei cigni, molti anni più tardi. La vicenda – continua Bart – è trasportata negli anni 1910, in cui i personaggi al culmine del loro delirio lasciano spazio ai fantasmi. Ho scelto quest’epoca perché nel nostro immaginario rappresenta gli “anni folli”, dell’esagerazione. La vita correva gioiosa verso la catastrofe della prima guerra mondiale. Ma nella nostra arte entrano solo le sensazioni, non la Storia”.

Il lago dei cigni, balletto in due atti e quattro scene su libretto di Vladimir Begichev e Vasil Geltzer, è il primo dei tre balletti musicati da Pëtr Il’ič Čajkovskij. Andato in scena per la prima volta al Teatro Bolshoi di Mosca nel febbraio 1877 con la coreografia di Julius Wenzel Reisinger, lo spettacolo non ebbe il successo sperato. Bisognerà aspettare il genio creativo di Marius Petipa che, dopo la morte del compositore, nel 1895 insieme a Lev Ivanov creerà una coreografia destinata a tributare al balletto il meritato successo, entrando definitivamente nella storia.

Sara Zuccari