È stato un grande successo il debutto assoluto del Teatro dell’Opera di Roma al Gran Teatre del Liceu di Barcellona, registrando il tutto esaurito i 2.200 posti del Liceu per tutte e cinque le serate e grandi ovazione di pubblico. Una tournée impegnativa, con cinque serate, dal 19 al 23 luglio, e con un titolo imponente come il Lago dei cigni che in questa produzione vede in scena oltre 70 ballerini.
Benjamin Pech ha creato questa originale versione de Il lago dei cigni nel 2018, ripresa sempre al Costanzi nella stagione 2019/20 e poi al Circo Massimo nel 2021. Il coreografo, già étoile dell’Opéra di Parigi e oggi assistente alla direzione del Ballo dell’Opera di Roma, pur rimanendo molto fedele al libretto immaginato da Petipa, ha costruito una propria rilettura drammaturgica: “Il tradizionale stregone von Rothbart – spiega Pech – non è rappresentato. È Benno ad acquisire i tratti di quel personaggio. L’amico del Principe dalla fedeltà incrollabile diventa un essere doppio, geloso e avido di potere, manipola Siegfried durante l’intero balletto. Nel terzo atto il Principe ha perso per sempre il suo amore ed è stato tradito dal suo amico, eppure decide di perdonarlo trasformandosi in un eroe ferito. Nel finale che ho immaginato non c’è il trionfo del male, ma la ricerca, continuamente rinnovata, di una perfezione mai raggiunta”.
Nei ruoli di Odette/Odile e del Principe Siegfried sono stati applauditi Fumi Kaneko con Vadim Muntagirov (19 e 21 luglio) e poi i primi ballerini dell’Opera di Roma Michele Satriano e Marianna Suriano (20, 22 e 23 luglio), lei nominata appena un mese fa sul palcoscenico del Costanzi proprio in questo balletto; insieme a loro le étoiles Rebecca Bianchi (20 e 22 luglio) e Alessandra Amato (19 e 21 luglio) interpreti della danza russa e Alessio Rezza (19 e 21 luglio), che si è alternato con il solista Mattia Tortora (20, 22 e 23 luglio) nel ruolo di Benno. Ma il successo è stato collettivo: dei danzatori, dell’Orquesta del Gran Teatre del Liceu diretta da Koen Kessels nella musica di Čajkovskij, del coreografo Benjamin Pech che ha firmato questa originale rilettura del grande classico del repertorio, delle maestranze impegnate per mettere in scena l’elegante allestimento del Teatro dell’Opera di Roma firmato Aldo Buti (scene e costumi) e Vinicio Cheli (luci).
Sara Zuccari