Teatro alla Scala un Gala in ricordo di Carla Fracci

Dopo il successo dell’apertura di stagione con La bayadère di Rudolf Nureyev, il Corpo di Ballo del Teatro alla Scala è ora al lavoro per il prossimo titolo in programma: lo sfavillante trittico balanchiniano di Jewels: in scena dall’11 al 24 marzo gli Smeraldi, i Rubini e i Diamanti torneranno in scena dopo otto anni con tanti ritorni ma anche tanti debutti nei ruoli principali e nel corpo di ballo. Una serata preziosa: tre gemme declinate in danza, ognuna differente per musica, colore e atmosfera; uno dei capolavori di George Balanchine, maestro indiscusso del Novecento.

Subito dopo la scomparsa di Carla Fracci il Direttore del Ballo Manuel Legris aveva annunciato un gala per onorarne la memoria nel segno della grande danza: il Gala Fracci sarà in scena sabato 9 aprile e vedrà protagonisti i primi ballerini, i solisti, il corpo di ballo della Scala e straordinari ospiti del calibro di Alessandra Ferri, Marianela Nuñez, Olga Smirnova, Svetlana Zakharova, Roberto Bolle, Carsten Jung.

Carla Fracci è stata e rimane una figura cardine della storia della danza, personaggio di riferimento per il Teatro alla Scala e per tutta la cultura italiana. Una storia di talento, ostinazione e lavoro che ha ispirato e tuttora ispira generazioni di giovani, non solo nel mondo del balletto.

Per celebrare questa stella, leggendaria, il Direttore del Ballo Manuel Legris ha voluto istituire un Gala a lei intitolato, un tributo alla sua grandezza; un omaggio a colei che ha lasciato un segno fortissimo nella nostra identità e ha dato un contributo fondamentale al prestigio della cultura e della danza italiana nel mondo che vuole divenire, ad ogni stagione, un appuntamento fisso, per convogliare e celebrare nel suo nome la danza e il balletto con un ampio respiro internazionale.

“Spirito che resta con noi, riempie le sale ballo, il palcoscenico e i nostri cuori, come la sua energia mai sopita, che ci ha catturato e affascinato quando è tornata a riabbracciare il Teatro e i suoi artisti. Un grande vuoto che, allo stesso tempo, ci fa sentire ricolmi e ricchi di tutta la sua storia, che è la storia del balletto, privilegiati per aver condiviso la sua arte che è vita, leggendario modello e fonte di ispirazione di tutte le generazioni di ballerine”. Così aveva commentato Manuel Legris alla notizia della scomparsa di Carla Fracci.

E con questo spirito, la prima edizione del Gala a lei intitolato non poteva che essere avvolto dalla sua storia, e da suggestioni legate a titoli di repertorio che hanno visto in Carla Fracci una protagonista speciale,  che ha saputo, con la sua cifra interpretativa, rendere unici e memorabili questi ruoli (Giselle, La Péri, Lo schiaccianoci, Symphony in C, Onegin, La vedova allegra, Cachucha, La morte del cigno, La Bella addormentata nel bosco), e titoli creati per lei che restano indissolubilmente legati alla sua iconica immagine (Excelsior, Chéri, La strada, L’heure exquise, Romeo e Giulietta). Protagonisti di questo appuntamento, che vedrà sul podio Valery Ovsyanikov a dirigere l’Orchestra della Scala, tutto il Corpo di Ballo con i suoi primi ballerini e solisti, e artisti internazionali del calibro di Alessandra Ferri, Marianela Nuñez, Olga Smirnova, Svetlana Zakharova, Roberto Bolle e Carsten Jung. Alessandra Ferri, accanto a Carsten Jung, ballerino di punta per molti anni dell’Hamburg Ballett porta alla Scala per la prima volta un estratto da L’heure exquise, con cui ha celebrato lo scorso giugno i suoi quarant’anni di carriera e che è diventato, con la scomparsa di Carla, un omaggio ancora più commosso a colei che creò con Maurice Béjart il personaggio di Winnie. L’eterea fragilità e la struggente eleganza della Morte del cigno sarà impersonata da Svetlana Zakharova, mentre nell’Adagio della rosa dalla Bella addormentata vedremo una inedita Aurora per la Scala: Marianela Nuñez, principal del Royal Ballet che assieme a Roberto Bolle danzerà anche il passo a due da La vedova allegra. Roberto Bolle avrà anche una altra partner d’eccezione, che per la prima volta si esibisce alla Scala: nel passo a due dal primo atto di Onegin, Olga Smirnova, prima ballerina del Teatro Bol’ŝoj.

Sara Zuccari