La Fondazione Nazionale della Danza/ Aterballetto porta a Cesena Don Juan: la pièce firmata dallo svedese Johan Inger – che dopo aver lavorato nel Nederlands Dans Theater ha assunto la direzione artistica del Cullberg Ballet e dal 2008 crea come freelance per compagnie come GoteborgsOperan, Ballet Basel, Swedish National Ballet, Compañía Nacional de Danza, Lyon Opera Ballet, Les Ballets de Monte Carlo. È una coreografia molto teatrale, per 16 danzatori, calata in una scena mobile in bianco e nero: uno spazio irreale, onirico, in cui si rilegge in chiave psicanalitica il celebre personaggio che attraversa la letteratura occidentale.
Don Giovanni è lo stereotipo del latin lover: il suo unico obiettivo nella vita è sedurre quante più donne possibile. È un cacciatore e collezionista di donne. La drammaturgia di Gregor Acuña-Pohl scava nel suo passato e trova un trauma, che lo ha plasmato nel suo discutibile comportamento.
Ricordando le parole di Molière («ha un cuore abbastanza grande da amare il mondo intero»), Acuña -Pohl e Inger abbracciano la versione femminista di Suzanne Lilar Le Burlador in cui Don Giovanni è un giocattolo nelle mani delle donne, una “vittima”. Un uomo che è in grado di dare, in qualsiasi momento, ad ogni donna esattamente ciò che merita e di cui ha bisogno: il suo unico crimine è l’impossibilità di rimanere fedele alle sue parole e azioni.
Sara Zuccari