Con la rappresentazione di Giselle dell’Ucrainian Classical Ballet, fuori programma previsto giovedì 19 maggio (ore 21.00) al Teatro Bonci di Cesena, ERT / Teatro Nazionale risponde all’appello del corpo di ballo ucraino che allo scoppio del conflitto e fino al 14 marzo scorso era impegnato in una tournée in Francia: i 55 artisti della compagnia si sono rivolti ai teatri italiani per avere l’opportunità di prolungare la permanenza nell’Europa occidentale, evitando di essere costretti al rientro e alla inattività nel proprio paese in guerra e allo stesso tempo continuando a sostenere economicamente i propri cari rimasti a casa.
L’arrivo in Italia dell’Ukrainian Classical Ballet, che riunisce i migliori ballerini provenienti dai principali teatri del Paese (Opera Nazionale dell’Ucraina, Teatro Taras Shevchenko, Teatro del Opera e balletto di Odessa, Teatro Accademico di Kharkiv e Opera Nazionale di Lviv) e conta come solisti le étoiles Olga Golitsya e Yan Vana, è stato reso possibile da una rete di solidarietà partita dalla città di Ferrara a cui hanno aderito 10 teatri che ne ospiteranno le performance. In Romagna, al Teatro Galli di Rimini, il 18 maggio alle ore 21 gli artisti metteranno in scena Don Chisciotte. Le prevendite sono aperte da mercoledì 27 aprile.
Giselle, balletto in due atti con la coreografia di Jules Perrot, Jean Coralli e Marius Petipa e le musiche di Adolphe Adam, è considerato l’apice del repertorio dell’Ottocento romantico europeo, uno dei più amati dai ballerini e dal pubblico di tutto il mondo. Il libretto si basa sulla leggenda delle Villi, spiriti delle giovani morte prima del matrimonio, che non hanno potuto realizzare il loro sogno di felicità. Quando cala la notte, si dice che escano dalle loro tombe e costringano i giovani viandanti a danzare fino a che non muoiono per la stanchezza.
Il primo a scriverne è il poeta tedesco Heinrich Heine; poi l’autore francese Théophile Gautier, che insieme a Henri de Saint-Georges adatta la storia. La musica è di Adolphe Adam, celebre compositore per opere liriche e balletto. La coreografia è affidata a Jean Coralli ma i passi della prima ballerina, l’italiana Carlotta Grisi al suo debutto parigino nel 1841, sono curati da Jules Perrot.
Nel 1880 Marius Petipa, fratello di Lucien Petipa, il primo interprete, ne rivede la coreografia adattandola alla tradizione della scuola russa e crea una sua produzione che debutta a San Pietroburgo.
Il merito del successo del titolo nel Novecento è da attribuirsi soprattutto alla produzione dei Balletti russi di Sergej Djagilev.
Sara Zuccari