Dal 2 dicembre, ore 18 al 6 dicembre, ore 9, sul sito del Teatro della Pergola si vedrà la versione cinematografica della produzione teatrale Nowhere, commissionata dal National Theatre of Greece per inaugurare il suo Main Stage rinnovato nel 2009.
Per la prima volta, verrà pubblicata la versione completa di Nowhere, creata, filmata e curata da Dimitris Papaioannou.
Nowhere è stato concepito come un progetto site-specific. Lo spazio scenico stesso è stato coreografato programmando un palcoscenico di nuovi meccanismi. Un gruppo di persone ha affrontato, ha sfidato lo spazio, misurandolo con i loro corpi. Nowhere è stato eseguito due volte al giorno in spettacoli sovrapposti, portando il pubblico faccia a faccia. Nowhere è un pensiero sulla natura stessa del teatro, come una macchina che rispecchia la vita umana.
La versione filmata della scena centrale (dedicata alla memoria di Pina Bausch, che era appena morta) è stata pubblicata 7 anni fa nel giugno 2014, ed è diventata virale con oltre 2.5 milioni di visualizzazioni, e da lì, è stata ampiamente ricalcata.
Formatosi come artista visivo all’Accademia di Belle Arti di Atene, dopo essere stato allievo del pittore Yannis Tsarouchis, Dimitris Papaioannou (Grecia, 1964) è uno dei nomi più rappresentativi della scena internazionale nonché pioniere della danza contemporanea. Coreografo, regista, performer, designer di scene, costumi e luci, si è avvicinato alla danza a New York, fondando in Grecia la compagnia Edafos Dance Theatre nel 1986. Nei suoi oltre trent’anni di carriera, ha modellato un linguaggio ibrido fra danza sperimentale, teatro fisico e arte performativa, con cui ha messo in discussione la visione, l’identità e il patrimonio della memoria culturale occidentale. Nel 2004 ha curato la cerimonia di apertura dei Giochi Olimpici di Atene, per tornare poi al teatro, dando vita a più di venti produzioni fra spazi underground e arene. Nel 2018 è stato il primo coreografo chiamato a realizzare un lavoro integrale, Since She, per il Tanztheater Wuppertal Pina Bausch.
Sara Zuccari