Accademia Ucraina di Balletto al Teatro Arcimboldi Milano

Ritornano gli spettacoli degli allievi dell’Accademia Ucraina di Balletto di Milano al TAM Teatro Arcimboldi Milano. E anche quest’anno l’appuntamento sarà con due titoli del repertorio classico tra i più famosi ed amati: sabato 30 aprile alle ore 21.00 e domenica 1° maggio alle ore 16.00 il sipario si alzerà sulle celebri note de La Bella Addormentata. Negli stessi giorni e precisamente sabato 30 aprile alle ore 16.00 e domenica 1° maggio alle ore 11.00, i giovani danzatori dell’Accademia proporranno invece un balletto molto conosciuto, ma poco rappresentato in Italia, Coppelia.

La Bella Addormentata sarà presentata nella sua versione più famosa, nel rispetto della tradizione del repertorio classico. I tre atti, complessi per i virtuosismi dei solisti e per l’insieme a cui sarà chiamato il corpo di ballo, porteranno il pubblico nel mondo incantato di una favola con la quale siamo tutti cresciuti. Scenografie di alto livello, ricchi costumi e qualità tecnica saranno al centro di un grande lavoro di precisione, sia a livello esecutivo che a livello espressivo. Al fianco degli allievi dell’Accademia due nomi della danza classica che il pubblico milanese ha conosciuto, ammirato ed applaudito nelle sette repliche del Lago dei Cigni andate in scena lo scorso anno: Michal Krcmar, primo ballerino del Teatro dell’Opera di Helsinki e già protagonista di altri titoli proposti dall’Accademia (da Don Quixote a Schiaccianoci) e Violetta Keller, stella nascente dello stesso teatro tanto da ricoprire tutti i ruoli più complessi del repertorio classico nonostante la sua giovane età.

La Bella Addormentata SINOSSI:

Alla corte di re Floristano, è indetta una festa per il battesimo della principessa Aurora: vengono invitati cavalieri, dame e le fate buone del regno, che portano con loro doni per la principessa. Tra gli invitati manca la strega Carabosse. Per vendicarsi la maga getta una maledizione alla piccola: al sedicesimo anno di età, la principessa morirà pungendosi con un fuso. La fata dei Lillà, però, non avendo ancora fatto il suo regalo, decide di modificare la maledizione: la principessa non morirà, ma sprofonderà solamente in un lunghissimo ed eterno sonno, che coinvolgerà tutta la corte e che avrà fine solamente grazie al bacio di un giovane principe. Nonostante le precauzioni prese nel regno, nel giorno del sedicesimo compleanno della principessa Aurora, la maga Carabosse, travestita da vecchia mendicante porge un fuso alla principessa. Aurora tocca la punta del fuso e sviene: la fata dei Lillà, come promesso, trasforma la morte in sonno, con il suo dono. Gli invitati si addormentano e il castello viene avvolto da rovi e circondato da un fitto bosco. Trascorrono cento anni e, in una radura nei pressi del castello, una compagnia di nobili è impegnata in una battuta di caccia, allietandosi nel fitto bosco con pic-nic e danze. Tra questi è presente anche il principe Desiré. A un certo punto, l’atmosfera cambia e appare la fata dei Lillà, che in un sogno conduce il principe da Aurora, avvisandolo dell’accaduto. La visione di questa splendida principessa fa innamorare il giovane principe che risvegliatosi dal sogno si dirige al castello incantato. Trovata la principessa, le dà un bacio, spezzando l’incantesimo; la corte allora si risveglia e le danze ricominciano; il principe potrà ora sposare la principessa Aurora.

Nelle stesse giornate, sulle celebri note di Leo Delibes, Coppelia, un’altra favola che ci porterà in un mondo incantato, tra personaggi divertenti e una dimensione avventurosa e intrisa di umorismo. La bambola meccanica e le sue briose danze di carattere, il misterioso Coppelius, l’intrigo d’amore tra Swanilda e Franz saranno protagonisti di un balletto che storicamente rappresenta un audace cambiamento, rispetto al mondo più triste e cupo tipico dei balletti romantici. Gli allievi dell’Accademia in questo caso avranno l’onore di condividere il palco con i primi ballerini del Teatro dell’Opera di Praga Adam Zvonar e Alina Nanu, già applauditissima protagonista di Don Quixote e di Schiaccianoci dell’Accademia.

Coppelia SINOSSI:

Swanilda, uscendo di casa sua, vede qualcosa di strano. Al balcone della casa del Dottor Coppélius, che è di fronte alla sua, vi è una bellissima ragazza seduta a leggere un libro. Potrebbe essere la misteriosa figlia di Coppélius che nessuno in villaggio ha mai visto. Swanilda cerca inutilmente di attirare la sua attenzione ma, vedendo arrivare Franz, si nasconde per fargli una sorpresa. Appena Franz entra nella piazza, la sua attenzione è catturata da Coppélia: Franz si dimostra galante e le lancia un bacio. Swanilda esce dal suo nascondiglio ed inveisce contro Franz in preda alla gelosia. La sera, quando Coppélius esce di casa e si allontana non accorgendosi di aver perso la chiave, Swanilda e le sue sei amiche vedono la chiave per terra e decidono di entrare nella casa del Dottor Coppélius: Swanilda vuole assolutamente scoprire chi è Coppélia. Dopo poco Coppélius torna indietro, scopre che la porta è stata aperta e decide di tendere una trappola agli intrusi. Nel frattempo anche Franz, con una scala, si intrufola in casa entrando dal balcone. Tutto è buio e misterioso, in un angolo vi è una tenda dietro la quale Swanilda trova Coppélia, sempre seduta a leggere un libro. Toccandola, Swanilda scopre che la causa di tutte le sue gelosie è in realtà una bambola meccanica. Esultando di gioia, le amiche mettono in moto tutte le bambole meccaniche presenti nel laboratorio, ma proprio in quel momento Coppélius irrompe nella stanza e scaccia le ragazze. Solo Swanilda non riesce a fuggire e si nasconde dietro la tenda prendendo il posto di Coppelia. A quel punto entra Franz dalla finestra e dichiara a Coppélius il suo amore per la figlia. Il mago prima lo caccia, ma poi cambia idea e lo invita a bere del buon vino che in realtà è narcotizzato. Franz cade addormentato e Coppélius gli porta vicino la sua bambola (in realtà ora è Swanilda) sperando di riuscire, attraverso le arti magiche, a trasferire la vita da Franz a Coppelia. Swanilda sta al gioco e incanta il mago con una danza spagnola ed una danza scozzese. Alla fine Swanilda sveglia Franz, lo mette al corrente dell’inganno e scappano dal laboratorio mentre Coppélius abbraccia sconsolato il suo manichino.

Al Teatro Arcimboldi Milano in scena Lo Schiaccianoci del Balletto di Milano

Appuntamento da non perdere con la magia de Lo Schiaccianoci del Balletto di Milano al Teatro Arcimboldi Milano l’11 e il 12 dicembre 2021.

È magico e incanta il pubblico da sempre. Balletto natalizio per eccellenza, Lo Schiaccianoci è uno dei balletti di repertorio più amati e nella versione del Balletto di Milano si ritrova quanto ci si aspetta. Non mancano l’albero di Natale che cresce sul palcoscenico, i topi e i soldatini, le tanto attese danzatrici in punta e luccicanti tutù e lo schiaccianoci che si trasforma in un elegantissimo principe. In un crescendo di stupefacente entusiasmo si è dunque condotti in quell’onirico mondo fatto di fiocchi di neve e fiori danzanti, gioia e festosità che culmina nell’esplosione di colori e virtuosismi del divertissement e del grand pas deux finali.

Elegante e bellissima la mise en scène in stile anni ’20 dai toni pastello di Marco Pesta, vivace e brillante la coreografia di Federico Veratti, splendida l’interpretazione dei danzatori dell’ensamble milanese che si contraddistinguono per l’alto livello tecnico e la straordinaria versatilità artistica.

Nel ruolo di Clara si alternano Giordana Roberto e Marta Orsi accanto al favoloso Principe di Federico Mella e all’eccentrico Drosselmeyer del sempre superlativo Alessandro Orlando. Il divertissement del secondo atto vede impegnati Arianna Capodicasa e Alessandro Torrielli nella danza araba, Giusy Villarà e Germano Trovato nella spagnola, Marta Orsi e Federico Micello nella russa, Giulia Cella e Mattia Imperatore nella cinese, Annarita Maestri, Gioia Pierini e Alberto Viggiano nella pastorale.

Sara Zuccari