La Bayadère al Teatro dell’opera di Roma

Sono cresciuto con questo balletto! È stata la prima produzione cui ho preso parte appena entrato nel Corpo di Ballo dell’Opéra di Parigi e ho avuto la possibilità di vedere Rudolf Nureyev lavorare a questa sua ultima creazione per la compagnia parigina”. Sono le parole del coreografo Benjamin Pech a proposito della nuova Bayadère che firma al Teatro dell’Opera di Roma a partire dal 25 febbraio. Lo spettacolo segna il debutto al Teatro Costanzi di due guest come Olga Smirnova e Victor Caixeta, lei russa e lui brasiliano, entrambi approdati all’Het Nationale Ballet di Amsterdam, dopo aver lasciato la Russia in seguito all’attacco all’Ucraina. Protagonisti anche Jacopo Tissi e Maia Makhateli già apprezzati dal pubblico romano, oltre a étoiles, primi ballerini, solisti, Corpo di Ballo e allievi della Scuola di Danza dell’Opera di Roma. Sul podio dell’orchestra della fondazione capitolina è impegnato Kevin Rhodes.

“La Bayadère è un balletto epico – prosegue Pech – una vera epopea, e questa produzione sarà una sfida collettiva che coinvolge, assieme ai danzatori del Corpo di Ballo del Teatro dell’Opera di Roma e agli allievi della Scuola di Danza, tutti coloro che saranno impegnati dietro le quinte, che lavoreranno nell’ombra ai numerosi cambi di scena. È uno spettacolo molto ambizioso”.

Il nuovo allestimento è impreziosito dalle scene di Ignasi Monreal, che immergono in un universo onirico e senza tempo, dalle luci di Vinicio Cheli e dai costumi di Anna Biagiotti. I protagonisti del balletto, la baiadera Nikija e il guerriero Solor, saranno interpretati da Olga Smirnova e Jacopo Tissi (25 e 28 febbraio), da Maia Makhateli e Victor Caixeta (1 e 2 marzo), dalle étoile dell’Opera di Roma Rebecca Bianchi e Alessio Rezza (26 febbraio). Completano il cast nel ruolo di Gamzatti l’étoile Susanna Salvi (25 e 28 febbraio, 1 e 2 marzo) e la solista Federica Maine (26 febbraio).

Olga Smirnova arriva a Roma dopo essere salita sui palcoscenici di tutto il mondo. Nata, cresciuta e formatasi a San Pietroburgo, ha fatto parte del Balletto del Bol’šoj. Nel 2022 si è trasferita ad Amsterdam ed è stata nominata danzatrice dell’anno dalla rivista “Dance Europe”. Anche il brasiliano Victor Caixeta, dopo la formazione a Berlino e l’esperienza al Mariinskij di San Pietroburgo, nel 2022 ha lasciato la Russia per unirsi all’Het Nationale Ballet.

Benjamin Pech, dopo aver creato una fortunata edizione del Lago dei cigni per il Corpo di Ballo dell’Opera di Roma, si confronta con un’icona della tradizione classica: “Eleonora Abbagnato mi ha proposto di pensare a un secondo lavoro coreografico per la compagnia. L’idea di rileggere La Bayadère è arrivata naturalmente: è stata quasi una necessità”.

Ideato da Marius Petipa nel 1877 nello stile del Grand ballet per il Balletto Imperiale Russo di San Pietroburgo, La Bayadère – che nella versione completa si è visto una sola volta all’Opera di Roma, nel 2011, con la coreografia di Rafael Avnikjan – è basato sul poema indiano Sakuntala (dal dramma del poeta indiano Kalidasa): un colorito melodramma con numerosi intrighi d’amore, gelosia e tradimento, protagonista la bella bayadère Nikija, amante segreta del principe guerriero Solor che, tradendola, sposerà la crudele e gelosa Gamzatti, la figlia del Raja. Una trama che si consuma per il piacere degli occhi con tocchi elegantemente esotici e sempre sofisticati. Ludwig Minkus, allora compositore ufficiale presso i Teatri Imperiali, ne firmò la musica seguendo la linea coloristica e descrittiva che gli era propria e che risultava in perfetta sintonia con l’azione danzante creata dal coreografo.

Dopo il debutto di sabato 25 febbraio ore 20, La Bayadère verrà replicato domenica 26 febbraio ore 16.30, martedì 28 febbraio ore 20.00, mercoledì 1° marzo ore 20.00, giovedì 2 marzo ore 20.00. La prima sarà preceduta da due appuntamenti previsti venerdì 24 febbraio: l’Incontro con la Danza tenuto da Marinella Guatterini alle ore 16.00, l’Anteprima Giovani riservata ai minori di 26 anni alle ore 19.00, dove danzeranno l’étoile Alessandra Amato (Gamzatti) e i solisti Marianna Suriano (Nikija) e Mattia Tortora (Solor).

Sara Zuccari

A Roma una stagione di danza contemporanea

Realizzata dal Centro Nazionale di Produzione della Danza Orbita Spellbound, nasce finalmente a Roma la prima stagione organica dedicata alla danza contemporanea: dal 10 gennaio al 17 maggio 2023 al Teatro Palladium e al Teatro Biblioteca Quarticciolo, Orbita presenta le creazioni più significative dei grandi e riconosciuti autori italiani come Virgilio Sieni, Abbondanza Bertoni, Roberto Castello, Michela Lucenti, Michele Di Stefano e Mauro Astolfi al fianco di incursioni alla scoperta dei nuovi protagonisti della danza contemporanea internazionale come Bassam Abou Diab dal LibanoMasoumeh Jalalieh dall’IranMichael Getman da Israele Caroline Shaw con Vanessa Goodman dal Canada, che presentano i loro lavori per la prima volta in Italia e a Roma; ma anche il debutto nazionale del nuovo spettacolo dello spagnolo Marcos Morau e il ritorno a Roma di Un poyo rojo, lo spettacolo “fenomeno” franco-argentino che dal 2008 ha conquistato tutto il mondo.

Venti spettacoli, di cui cinque in prima romana e quattro in prima nazionale, e quattro focus autoriali, fra cui quello su Virgilio Sieni realizzato in collaborazione con Fondazione Musica per Roma nell’ambito del festival Equilibrio, che si aggiunge a quelli su Compagnia Abbondanza Bertoni, Bassam Abou Diab e su Poyo Rojo, il collettivo che ha dato il titolo al celebre spettacolo. A completare il quadro, tre residenze artistiche e un film, oltre a una serie di incontri con gli autori prima e dopo la visione degli spettacoli.

Diafanie. Materia e luce. Questo il titolo, evocativo e puntuale al tempo stesso, della stagione disegnata da Valentina Marini – già direttrice generale di Spellbound Contemporary Ballet e direttrice artistica del festival Fuori Programma – che cura l’intera programmazione di Orbita. Al centro di questa coesistenza di materia e luce, il corpo in scena come materia attraversata da questioni geopolitiche, sociali, pulsioni desideranti e ribelli. Materia da cui traspaiono, dunque, pungoli del nostro presente.

Fuori dall’”eventismo” festivaliero e dal fanatismo delle prime assolute, la stagione Orbita “miscela volutamente le scoperte della scena internazionale con la grande autorialità italiana, il nuovo e il consolidato: da un lato suggerendo una serie di approfondimenti che non siano soltanto di natura tecnico-estetica ma in grado di aprirsi a discorsi sociali e culturali più ampi, dando spazio, ad esempio, a proposte provenienti dal bacino del Mediterraneo e del Medio Oriente – come nel caso di Masoumeh Jalalieh, artsita visiva e performer iraniana rifugiata in Europa o in quello delle sei donne messe in scena dall’israeliano Michael Getman per dare voce alle loro storie di confini religiosi, culturali e storici – e alle produzioni ai margini del mainstream europeo; dall’altro, rivendicando il diritto di riprogrammare titoli di successo e creazioni significative con l’obiettivo di strutturare un repertorio di nuovi classici che il pubblico possa riconoscere in un rinnovato patto di fiducia fra artisti, pubblico e programmatori” come afferma Valentina Marini.

Orbita, come stagione e come centro di produzione, si configura così come una casa aperta dove costruire momenti condivisi aperti al pubblico, anche attraverso un programma di residenze artistiche e di incontri con gli autori, ma soprattutto un archivio mobile, un atlante di riflessioni che esplodono per mettere in luce i conflitti, le diversità, le complessità e tratteggiare una sorta di manifesto utopico sul corpo di domani. Tutto, tenendo insieme piacere estetico e necessità di approfondimento culturale e teorico.

IL PROGRAMMA DELLA STAGIONE ORBITA 2023 DIAFANIE. MATERIA E LUCE.

La stagione si apre il 10 gennaio al Teatro Palladium con la prima romana di Nothing, rilettura dello shakespeariano Re Lear, fra le ultime creazioni di Michela Lucenti con Balletto Civile, formazione che da anni si distingue nel panorama nazionale e internazionale per la forte dimensione etica. Le serate del 20, 21 e 22 gennaio inaugurano il primo focus autoriale, dedicato a Compagnia Abbondanza Bertoni, fra le più prolifiche realtà artistiche italiane per le loro creazioni, per l’attività pedagogica e per il forte impegno nella divulgazione dei linguaggi del teatrodanza: al Teatro Palladium presentano in prima romana lo spettacolo Premio Ubu 2021 Doppelgänger, lavoro sul tema del doppio che vede sul palco l’attore con disabilità Francesco Mastrocinque e il danzatore Filippo Porro, mentre al Teatro Biblioteca Quarticciolo andrà in scena C’è vita su Venere, un solo sulla relazione fra il corpo femminile e il tempo. Il 21 e 22 gennaio, nello stesso teatro, in programma Unknown woman e Trust, due pezzi firmati da Mauro Astolfi/Spellbound Contemporary Ballet: il primo è una sorta di racconto della relazione artistica ventennale fra il coreografo e la danzatrice Maria Cossu, il secondo è un duetto che nasce dal concetto di fiducia reciproca, interpretato dalla stessa Cossu e da un’altra storica interprete della compagnia, Giuliana Mele.

Sempre il Teatro Biblioteca Quarticciolo ospita il secondo focus autoriale, dedicato al coreografo libanese Bassam Abou Diab che, al termine di una residenza artistica, presenterà il 3 e 4 febbraio due coreografie: Pina My Love, un’indagine sui meccanismi di difesa messi in atto da un corpo sottoposto a torture e prigionia, e Under the Flesh, che solleva la questione del corpo in un contesto di guerra. Il focus si completa con la proiezione del film The Odor of the Elephants After Rain di Omar Rajeh, direttore artistico del Maqamat Dance Theatre in Libano.

Il terzo focus autoriale è dedicato a uno dei grandi maestri della danza contemporanea italiana, Virgilio Sieni. Un focus ideato grazie alla collaborazione fra Orbita/Spellbound e Fondazione Musica per Roma e che presenta il 9 febbraio in Auditorium Parco della Musica “Ennio Morricone” nell’ambito del festival Equilibrio lo spettacolo L’avventura, con le musiche eseguite dal vivo da Michele Rabbia mentre il giorno successivo 10 febbraio, al Teatro Palladium andrà in scena l’ultima creazione del coreografo toscano, Satiri, con la musica eseguita dal vivo dalla violoncellista e cantautrice irlandese Naomi Berrill.

Il 17 febbraio si torna al Teatro Biblioteca Quarticciolo per assistere alla prova aperta di Sfera, fra le ultime creazioni del gruppo mk guidato dal Leone d’Argento alla Biennale di Venezia Michele Di Stefano, in residenza nei 4 giorni precedenti.

L’ultimo focus autoriale di questa prima stagione di Orbita è dedicato a Poyo Rojo, il collettivo che ha creato Un poyo rojo, lo spettacolo esplosivo che unisce comicità e commozione nato nel 2008 nella periferia di Buenos Aires. Da allora, la coproduzione franco-argentina firmata da Alfonso Baron, Hermes Gaido, Nicols Poggi e Luciano Rosso non ha mai smesso di incantare il pubblico di tutto il mondo, grazie alle oltre 1400 repliche in più di 30 paesi con una media di 120 repliche l’anno. Lo spettacolo sarà in scena al Teatro Palladium il 7 marzo mentre il giorno seguente 8 marzo, sempre al Palladium, il focus prosegue con la prima romana di  Dystopia, altra creazione di Poyo Rojo che ci trascinerà in un mondo dolciastro e ansiogeno alla Truman Show.

Il 18 e 19 marzo al Teatro Palladium in programma due repliche di Shoes On dell’artista napoletana Luna Cenere, associata al Centro Coreografico Korper, nuova promessa della danza contemporanea europea mentre il 31 marzo imperdibile doppio appuntamento ancora una volta al Palladium con la prima nazionale di Los Perros del coreografo spagnolo Marcos Morau, interpretato dal collettivo Led Silhouette, una riflessione sui corpi fragili di fronte all’iper-digitalizzazione del mondo contemporaneo; e con If You Were a Man di Mauro Astolfi/Spellbound Contemporary Ballet, uno studio per quatto corpi maschili su una profonda riprogrammazione dell’ascolto.

Fra i padri della danza contemporanea italiana, più volte Premio Ubu, Roberto Castello arriva al Teatro Palladium il 21 aprile per presentare uno dei suoi lavori più celebri, In Girum imus nocte et consumimur igni, creazione del 2015 firmata insieme al collettivo ALDES che è uno “spettacolo peripatetico notturno” a cavallo fra danza, teatro e cinema.

A maggio si torna al Teatro Biblioteca Quarticciolo per tre appuntamenti consecutivi: dopo la prova aperta il 5 maggio di Lingua_da Claude Cahun di Alessandra Crsitiani al termine di una residenza artistica, il 6 maggio sarà la volta della prima nazionale di B-Or Der della coreografa e artista multidisciplinare iraniana Masoumeh Jalalieh, una performance che vuole riflettere sui concetti di confine e di libertà. In prima nazionale è anche, il 7 maggioSongs &Borders dell’israeliano Michael Getman, un lavoro frutto della collaborazione internazionale fra diversi artisti e intellettuali di diversa estrazione culturale e religiosa provenienti da Israele, Siria, Libano, Germania e Norvegia.

A chiusura di questa prima stagione, il 17 maggio al Teatro Palladium ospita la prima nazionale di Graveyards and Gardens, performance installativa collaborativa ideata, creata ed eseguita dalla compositrice canadese Caroline Shaw e dalla coreografa Vanessa Goodman che ha al centro una riflessione sulla memoria come processo di ricostruzione dell’identità e del corpo.

IL CENTRO DI PRODUZIONE NAZIONALE DELLA DANZA ORBITA/SPELLBOUND

Orbita Spellbound è il nuovo Centro di Produzione Nazionale della Danza, il primo con sede a Roma e uno degli otto centri italiani riconosciuti dal Ministero. Nasce nel 2022 dall’intento dell’Associazione Spellbound di sopperire all’assenza di un incubatore produttivo del settore nell’area centromeridionale e grazie alla pluriennale esperienza in ambito artistico e produttivo della compagnia Spellbound Contemporary Ballet, realtà italiana di punta sul piano internazionale guidata dal coreografo Mauro Astolfi nelle vesti di direttore artistico e da Valentina Marini alla direzione generale. Sede principale è il Teatro Palladium, un teatro di ateneo che ne suggerisce il modello di produzione artistica e scientifica, da cui si diramano le molteplici traiettorie verso spazi satellite della Capitale, diversi per funzioni e identità. Produzioni e sollecitazione di formati innovativi, programmazione, progetti in rete, formazione sono gli assi portanti di Orbita Spellbound che vuole posizionarsi come crocevia di progettualità tra i centri produttivi collocati nelle zone settentrionali e meridionali del Paese, raccogliendo l’urgenza di ricucire una cerniera che, da una parte faccia da raccordo tra le risorse creative in essere sul territorio locale e dall’altra funga da punto di riferimento per la filiera produttiva su scala nazionale e internazionale. Dalla sua nascita a oggi Orbita Spellbound ha presentato, fra gennaio e marzo 2022, la prima rassegna Orbita, e in autunno prima la rassegna Supernova e dopo Voices From Czech Republic, un focus sulla coreografia contemporanea della Repubblica Ceca. In programma nel 2023Orbita/Diafanie. Materia e Luce è la prima stagione organica di danza contemporanea prodotta dal Centro.

CALENDARIO

10 Gennaio ore 20.30
Teatro Palladium
Nothing
Michela Lucenti/Balletto Civile (Italia)
prima regionale

20 Gennaio ore 20.30
Teatro Palladium
Doppelgänger
Michele Abbondanza, Antonella Bertoni, Maurizio Lupinelli/Compagnia Abbondanza/Bertoni (Italia)
prima regionale
Nell’ambito di Focus on Compagnia Abbondanza/Bertoni

21 Gennaio ore 21.00 e 22 Gennaio ore 17.00
Teatro Biblioteca Quarticciolo
C’è vita su Venere
Michele Abbondanza, Antonella Bertoni /Compagnia Abbondanza/Bertoni (Italia)

***

Unknown woman + Trust
Mauro Astolfi/ Spellbound Contemporary Ballet (Italia)
Nell’ambito di Focus on Compagnia Abbondanza/Bertoni

3 Febbraio ore 21.00
Teatro Biblioteca Quarticciolo
Pina my love
Bassam Abou Diab (Libano)
In residenza dal 30 gennaio al 3 febbraio
prima regionale
Nell’ambito di Focus on Bassam Abou Diab

4 Febbraio ore 21.00
Teatro Biblioteca Quarticciolo
Under the Flesh
Bassam Abou Diab (Libano)

***

The odor of elephants after rain – film
Omar Rajeh/ Maqamat
Nell’ambito di Focus on Bassam Abou Diab

9 Febbraio ore 21.00
Auditorium Parco della Musica
L’avventura
Virgilio Sieni e Michele Rabbia
Presentato da Equilibrio Festival nell’ambito di Focus on Virgilio Sieni

10 Febbraio ore 20.30
Teatro Palladium
Satiri
Virgilio Sieni/Compagnia Virgilio Sieni (Italia)
prima regionale
Nell’ambito di Focus on Virgilio Sieni in collaborazione con Equilibrio Festival

17 Febbraio ore 17.30
Teatro Biblioteca Quarticciolo
Sfera – prova aperta
Michele Di Stefano/Mk (Italia)
In residenza dal 13 al 17 Febbraio

7 Marzo ore 20.30
Teatro Palladium
Un Poyo Rojo
Hermes Gaido, Alfonso Baron, Luciano Rosso, Nicolas Poggi /Poyo Rojo (Argentina- Francia)
Nell’ambito di Focus on Poyo Rojo

8 Marzo ore 20.30
Teatro Palladium
Dystopia
Hermes Gaido, Alfonso Baron, Luciano Rosso/ Poyo Rojo (Argentina- Francia)
prima regionale
Nell’ambito di Focus on Poyo Rojo

18 Marzo ore 21.00 e 19 Marzo ore 17.00
Teatro Biblioteca Quarticciolo
Shoes on
Luna Cenere/Korper (Italia)

31 Marzo ore 20.30
Teatro Palladium
Los perros
Marcos Morau /Led Silhouette (Spagna)
prima nazionale

***

If you were a man
Mauro Astolfi/Spellbound Contemporary Ballet (Italia)

21 Aprile ore 20.30
Teatro Palladium
In Girum imus nocte et consumimur igni
Roberto Castello/Aldes (Italia)

5 Maggio ore 17.30
Teatro Biblioteca Quarticciolo
Lingua_da Claude Cahun – prova aperta
Alessandra Cristiani/ Pin Doc (Italia)
in residenza dall’1 al 5 Maggio

6 Maggio ore 21.00 e 7 Maggio ore 17.00
Teatro Biblioteca Quarticciolo
B-Or Der
Masoumeh Jalalieh (Iran)
prima nazionale

***

Songs &Borders
Michael Getman (Israele)
prima nazionale

17 Maggio ore 20.30
Teatro Palladium
Graveyards and Gardens
Caroline Shaw &Vanessa Goodman (Canada)
prima nazionale

Luoghi

TEATRO PALLDIUM
piazza Bartolomeo Romano, 8

TEATRO BIBLIOTECA QUARTICCIOLO
via Ostuni, 8

Sara Zuccari

Les Étoiles la grande danza internazionale a Roma

Il cast di Les Étoiles si arricchisce, il programma raddoppia e una mostra fotografica a Roma celebra le edizioni precedenti del gala immortalando i “virtuosismi in volo e sulle punte” che sono da sempre il suo leitmotiv. Il conto alla rovescia per la prossima edizione di Les Étoiles, la 12° del gala internazionale di danza è in atto da mesi. In programma alla Sala Santa Cecilia, Auditorium Parco della Musica Roma, il 28 gennaio (ore 21.00 programma A) e il 29 gennaio (ore 16.30 programma A,  ore 21.00 programma B) 2023, i biglietti hanno cominciato ad andare letteralmente a ruba quando si sono spente le luci in sala dopo l’ultima edizione romana lo scorso gennaio. Questo fa la differenza tra un gala di danza qualsiasi – l’ennesimo gala, il solito gala – e un gala ‘cult’ come, appunto, Les Étoiles.  Ma c’è un altro motivo, molto più importante, che fa di Les Étoiles un gala speciale.

LES ÉTOILES, UN GALA CON UNA MISSIONE SPECIALE – “La bellezza salverà il mondo”, ribadisce il Direttore Artistico di Les Étoiles Daniele Cipriani: “Non lo dico per ripetere un “meme”, come è d’uso in questa epoca di taglia e incolla. La verità è che questo è un momento della storia particolarmente preoccupante: si combatte una guerra che ci tocca da vicino e incombe sul mondo un pericolo sinistro. Si può fare affidamento solo sull’intelligenza del cuore ed in questo senso mi ritrovo pienamente nelle parole di Dostoevsky. Non è un’affermazione puramente estetica se consideriamo che gli artisti traducono la giustizia e la moralità del cosmo in immagini, suoni, e chiaramente danza. Ho sempre creduto che, in questo senso, Les Étoiles abbia una missione speciale: è un gala in cui si esibiscono grandissimi ballerini, certo. Eppure non è solo “glamour” con nomi di richiamo: è un concentrato di bellezza che implicitamente inneggia alla bellezza più alta di un’ ideale fratellanza, a prescindere da nazionalità, credenze, o stile di vita.”

I PROTAGONISTI – Ai nomi annunciati in precedenza – ossia quelli di Marianela Nuñez, William Bracewell, Marcelino Sambé, Anna Rose O’Sullivan (THE ROYAL BALLET, LONDON);  Polina Semionova  (STAATSBALLETT BERLIN, già AMERICAN BALLET THEATRE); Sergio Bernal (già BALLET NACIONAL DE ESPAÑA); Maia Makhateli, Giorgi Potskhishvili (HET NATIONALE BALLET, AMSTERDAM), Paul Marque, Valentine Colasante (OPÉRA NATIONAL DE PARIS); Matteo Miccini (STUTTGART BALLET) – si aggiungono ora quelli di due stelle provenienti dal prestigioso HAMBURG BALLET JOHN NEUMEIERAlessandro Frola e Madoka Sugai. A questi nomi si aggiungerà poi quello dell’étoile ‘a sorpresa’ che verrà svelato alla vigilia della prima.

Daniele Cipriani tiene sempre a ospitare anche rappresentanti della nutrita diaspora di primi ballerini nostrani attivi in tutti i continenti del pianeta, ennesima eccellenza italiana all’estero, e ha chiamato Alessandro Frola, efebico e affascinante figlio d’arte, a raggiungere nel cast i connazionali Matteo Miccini e Valentine Colasante (parigina, ma di origine italiana). Da Londra si attende l’arrivo dell’ “altra regina inglese”, Marianela Nuñez: non ce ne voglia Queen Camilla, ma per la sua straordinaria popolarità e il numero di presenze a Les Étoiles, è la ballerina del “Royal” che ne detiene scettro e corona! Insieme a lei, tre giovani stelle dello stessa compagnia Royal Ballet: Marcelino Sambé, William Bracewell, Anna Rose O’Sullivan. Di status regale nel regno del balletto anche Polina Semionova, che fa un gradito ritorno a Les Étoiles.  Applauditissima l’anno scorso per la sua eleganza e classe, Maia Makhateli ritorna accompagnata da un nuovo talento, Giorgi Potskhishvili, georgiano come lei  (nonché come Balanchine e tanti altri giganti di quella gloriosa patria della danza) di cui i follower che seguono i suoi reel apprezzano la folgorante energia, i salti altissimi e l’esuberanza. Porterà lo scintillio della Ville Lumière la stella del suo maggiore teatro, Paul Marque, e poi c’è lui, “El Rey del Flamenco”, Sergio Bernal, che porta immancabilmente a Les Étoiles un clima invidiabile: sole rovente di Spagna e scrosciante pioggia di applausi.

MARATONA LES ÉTOILES  – Per le due recite di domenica 29 gennaio sono previsti programmi diversi; da qui la possibilità di fare la “Maratona Les Étoiles” e acquistare un biglietto per entrambi gli spettacoli, usufruendo di uno sconto del 20% sul biglietto serale. Entrambi i programmi domenicali (come anche quello di sabato 28) prevedono brani dal repertorio tradizionale e non mancheranno di certo gli entusiasmanti passi a due da Il Lago dei CigniDon Chisciotte o Il Corsaro; ci saranno però anche brani di sofisticata modernità, firmati da coreografi sulla cresta dell’onda oggi. Tra questi troviamo Carbon Life di Wayne McGregor (O’Sullivan/Sambé), Voices di David Dawson (Semionova), due brani di John Neumeier, Spring and Fall e Shall We Dance? (Frola/Sugai), Äffi di Marco Goecke (Miccini) e Orgía, brano di danza classica spagnola, in prima mondiale a Les Étoiles (Bernal). Molti i lavori che vengono presentati in prima nazionale.

Sara Zuccari

Lo Schiaccianoci di Luciano Cannito al Teatro Olimpico di Roma

Lo Schiaccianoci  in scena dall’8 all’11 dicembre al Teatro Olimpico di Roma, con la regia e coreografia di Luciano Cannito è una grande produzione basata sulla versione originale di Petipa del celebre balletto di repertorio classico, nella nuova produzione di Fabrizio di Fiore Entertainment per Roma City Ballet Company, può vantare fino ad oggi quasi tutti sold out  nei teatri dove è stato rappresentato (Teatro Massimo di Palermo, Teatro San Carlo di Napoli, Auditorium della Conciliazione di Roma, Teatro Atlantico di Roma).

Lo Schiaccianoci fu rappresentato la prima volta al Teatro Marijnskij di San Pietroburgo il 5 dicembre 1892. Il soggetto si basa sulla famosissima favola “Lo Schiaccianoci e il Re dei Topi” di Eta Hoffmann, sogno-incubo della piccola Clara nella notte di Natale.

Nella versione coreografica di Luciano Cannito, ha un ruolo determinante il misterioso Drosselmeyer, qui interpretato dal grande danzatore caratterista, primo ballerino del Teatro dell’Opera di Roma, Manuel Paruccini. Drosselmeyer colpito dalla generosità della piccola Clara, decide di regalarle nella notte di Natale un sogno meraviglioso nel mondo delle favole, facendola guidare dal Principe Schiaccianoci e dalla Fata Confetto in un regno fatato di giocattoli che diventano figure animate, principi e principesse di tutte le nazioni. Schiaccianoci è il titolo di balletto del repertorio classico più rappresentato al mondo.

NOTE DI REGIA

Il segno che vorrei sottolineare” – dichiara Luciano Cannito -“è la lettura più onirica che ho preferito dare a questa mia edizione. La figura di Drosselmeyer, infatti, di solito alquanto nebulosa e in qualche modo inquietante, è qui rappresentata come un elegante personaggio dalle magiche proprietà; una specie di angelo custode di hollywoodiana memoria, per intenderci.

Tutta la storia del balletto si muoverà intorno a un atto di generosità e purezza infantile che la piccola Clara avrà nei confronti di un vecchio mendicante infreddolito, ignorato da tutti durante la notte di Natale, al quale vorrà donare un piccolo dono di Natale.

Per sdebitarsi, il mendicante, che in realtà è l’elegantissimo e magico Drosselmeyer, regalerà a Clara una notte in cui poter vivere come reali i propri sogni”.

Roma City Ballet Company, è una delle più recenti formazioni italiane, composta esclusivamente da artisti selezionati con audizioni internazionali, oggi considerata una delle compagnie classiche italiane di eccellenza e di maggior livello tecnico del panorama nazionale. La compagnia è diretta da Luciano Cannito, regista e coreografo, considerato uno dei nomi più prestigiosi della coreografia italiana.

Schiaccianoci di Cannito/Tciajkovskj è un balletto creato per il Teatro Massimo di Palermo e poi ripreso al Teatro San Carlo di Napoli e la sua partitura è una delle più belle musiche per balletto mai scritte.

Per questa nuova edizione espressamente prodotta da Fabrizio Di Fiore Entertainment per Roma City Ballet Company, i costumi sono stati creati da Giusi Giustino e le scene da Italo Grassi, entrambi artisti i cui lavori sono rappresentati nei maggiori teatri del mondo.

Accanto al corpo di ballo e ai danzatori solisti di Roma City Ballet Company, il pubblico potrà applaudire due coppie di primi ballerini ospiti nei ruoli del Principe Schiaccianoci e della Fata Confetto.

Si alterneranno nelle recite i Principals Dancers del Teatro dell’Opera di Dresda Kanako Fujimoto e Denis Veginy, e i Principals Dancers del Teatro dell’Opera di Berlino Yolanda Correa e Dinu Tamazlacaru.

Sara Zuccari

Il ritorno di Grease il musical a Roma

La GREASEMANIA è inarrestabile! In Italia, il musical di Jim Jacobs e Warren Casey, prodotto da Compagnia della Rancia con la regia di Saverio Marconi, in 25 anni sui palcoscenici di ogni Regione, è un fenomeno che si conferma ogni sera, con più di 1.800 repliche che sfiorano i 2.000.000 spettatori a teatro e, dopo il debutto lo scorso 25 settembre al Teatro Pergolesi di Jesi, nell’ambito della XXII edizione del Pergolesi Spontini Festival, Grease è pronto a ripartire con un nuovo imperdibile tour che toccherà oltre 25 teatri in 10 regioni italiane fino ad aprile 2023, tra cui il Teatro Brancaccio di Roma.

Grease è una magia coloratissima e luminosa, una festa da condividere con amici e famiglie senza riuscire a restare fermi sulle poltrone ma scatenarsi a ballare sulle note della famosissima colonna sonora: un fenomeno “pop” che conquista tutti grazie a un gruppo di giovani performer pieni di talento ed energia. Protagonisti Simone Sassudelli nel ruolo di Danny Zuko e Francesca Ciavaglia in quello di Sandy, reso indimenticabile da Olivia Newton-John, recentemente scomparsa; insieme a loro l’esplosivo Kenickie (Giorgio Camandona), la ribelle e spigolosa Rizzo (Gea Andreotti/Silvia Riccò), Miss Lynch (Elena Nieri), i T-Birds, le Pink Ladies, gli studenti dell’high school più celebre e un particolarissimo angelo rock.

Simone Sassudelli; classe 1995, si forma alla SDM – Scuola del Musical di Milano. Si perfeziona negli Stati Uniti, dove frequenta alcune tra le migliori accademie teatrali e lavora in importanti produzioni come West Side Story, Victor Victoria, The Producers, Oliver.
Per Francesca Ciavaglia, diplomata alla Bernstein School of Musical Theatre di Bologna di Shawna Farrell, GREASE è stato il suo primo ruolo da protagonista.

GREASE Il Musical è una festa travolgente che dal 1997 accende le platee italiane, e ha dato il via alla musical-mania, un cult intergenerazionale che non è mai stato così attuale ed è amatissimo anche dalle nuove generazioni.

GREASE Il Musical si è una macchina da applausi e ha cambiato il modo di vivere l’esperienza di andare a teatro; un inno all’amicizia, agli amori indimenticabili e assoluti dell’adolescenza, oltre che a un’epoca – gli anni ’50 – che oggi come allora rappresentano il simbolo di un mondo spensierato e di una fiducia incrollabile nel futuro. Si vedono tra il pubblico scatenarsi insieme almeno tre generazioni, ognuna innamorata di GREASE per un motivo differente: la nostalgia del mondo perfetto degli anni Cinquanta, i ricordi legati al film campione di incassi del 1978 con John Travolta e Olivia Newton-John e alle indimenticabili canzoni, l’immedesimazione in una storia d’amore senza tempo, tra ciuffi ribelli modellati con la brillantina, giubbotti di pelle e sbarazzine gonne a ruota.

con SIMONE SASSUDELLI Danny,
FRANCESCA CIAVAGLIA Sandy
GIORGIO CAMANDONA Kenickie
GEA ANDREOTTI/SILVIA RICCÒ Rizzo
AMERIGO VITIELLO Teen Angel/Vince Fontaine
e con ELENA NIERI Miss Lynch

regia Saverio Marconi

dal 17 al 20 novembre 2022

TEATRO BRANCACCIO

Sara Zuccari

Edit

Opera di Roma, una targa per Carla Fracci

Una targa in memoria, in ricordo di Carla Fracci, legata al teatro capitolino non solo come immensa artista ma anche per un decennio come direttore delle stesso corpo di ballo, ad annunciarlo dal palco in anteprima, ieri venerdì 21 ottobre poco prima di iniziare Giselle con la coreografia di Carla Fracci, ripresa dal grande Julio Bocca,   Eleonora Abbagnato Direttore del corpo di ballo e della scuola del Teatro dell’Opera di Roma e Francesco Giambrone Sovrintendente del teatro.

La targa che riporterà il nome della Divina Carla Fracci verrà posizionata al Teatro dell’opera di Roma accanto a quella di Rudolf Nureyev. In sala dopo l’annuncio una standing ovation da stadio seguito da un lungo e caloroso applauso. In sala presente alla serata dedicata a Carla Fracci,  da un palchetto, anche il regista e marito Beppe Menegatti accompagnato dal figlio.

Al Teatro dell’Opera di Roma è andata in scena una Giselle strepitosa, fedele, giusta, con una coppia altrettanto invitante e armonica l’étoile Susanna Salvi e un carismatico Albrecht Michele Satriano. In scena dunque Giselle nella versione firmata nel 2004 dalla stella indimenticabile del ballo Carla Fracci. La leggendaria danzatrice, che fu direttrice del Corpo di Ballo del Teatro Costanzi dal 2000 al 2010, debuttò a Roma nel 1964 da protagonista.

La versione di Carla Fracci, ripresa da Julio Bocca, suo ultimo partner in questo titolo, e Gillian Whittingham, tiene conto di quella di Jean Coralli e Jules Perrot, delle tradizionali aggiunte di Marius Petipa, ma soprattutto dello spartito originale di Adam.

Fracci definì la coreografia “il balletto romantico per antonomasia, che mette malinconia, la malinconia di chi si vede sfuggire qualcosa che vorrebbe conservare: la malinconia per l’effimero. Forse il pubblico lo ama per il desiderio di partecipare a una saga d’amore con il suo inganno, la sua cattiveria e la sua redenzione”.

Sara Zuccari

Julio Bocca incontra i giovani allievi della Scuola di Danza del Teatro dell’Opera di Roma

Una giornata speciale alla nostra Scuola di Danza: Julio Bocca ha raccontato la sua storia e la sua carriera. Una grande emozione per i nostri allievi!
Questa la didascalia apparsa, sul profilo facebook uffiacile del teatro capitolino,  a corredo di foto che raccontano una giornata meravigliosa per i giovani allievi della Scuola di Danza del Teatro dell’Opera di Roma diretta da Eleonora Abbagnato, quella passata con una grande stella della danza mondiale Julio Bocca.
In questi giorni la star della danza Julio Bocca si trova a Roma per riallestire Giselle, nella versione di Carla Fracci, proprio per il corpo di ballo del teatro dell’Opera di Roma che debutterà il 21 ottobre in scena fino al 27.
Per l’occasione, la bellissima idea del direttore  Eleonora Abbagnato di organizzare a scuola un incontro unico per i ragazzi con Julio Bocca, durante la lunga intervista l’étoile ha potuto raccontare, aneddoti, consigli, segreti e momenti significativi della sua brillantissima carriera, con foto e video. Julio Bocca argentino, danzatore tra i più brillanti e irripetibili della scena mondiale, con le sue performance perfette ha incantato e sedotto le platee dei teatri più importanti, diventando nell’immaginario di tutti una stella, un’icona della danza mondiale.
Sara Zuccari

Eleonora Abbagnato in Serata Preljocaj

Dopo la pausa estiva il sipario torna ad alzarsi al Teatro Costanzi. Dal 13 settembre, per sei sere consecutive fino al 18 settembre, l’appuntamento è con la grande danza. Serata Preljocaj celebra uno dei coreografi più innovativi della scena internazionale con due creazioni di Angelin PreljocajAnnonciation e, in prima assoluta, Nuit romaine.

Protagonisti Eleonora Abbagnato e l’ospite Friedemann Vogel con étoiles, primi ballerini, solisti e Corpo di Ballo dell’Opera di Roma. Una serata speciale che unisce danza e moda, che segna il ritorno di Preljocaj e una nuova straordinaria collaborazione con l’haute couture di Maria Grazia Chiuri per la Maison Dior.

La Serata si apre con Annonciation creazione che ha visto la sua prima assoluta all’Opéra de Lausanne nel 1995, vincitrice del «Bessie Award» 1997. Sulle note di Crystal Music di Stéphane Roy e del Magnificat di Vivaldi, Preljocaj porta in scena un momento chiave della cultura cattolica, l’incontro tra la Vergine Maria e l’Arcangelo Gabriele. È il primo coreografo ad affrontare il tema dell’Annunciazione su un palcoscenico:

«Mentre numerosi pittori nel corso degli ultimi due millenni non hanno mai cessato di interrogarsi sulla moltitudine di simboli antitetici presenti nell’Annunciazione, – ha dichiarato Angelin Preljocaj – è sorprendente constatare come questo tema così legato al corpo sia quasi rimosso dall’arte coreografica. Ci sono più di venti secoli di iconografia e annunciazioni molto differenti. C’è una grande varietà di sguardi, di gesti, di emozioni. È quasi un fumetto che si può ricostruire e questo mi ha dato l’idea di farne un balletto. Si può raccontare una storia, non solamente un istante bloccato in un’immagine».

La coreografia è ideata per un duo femminile, più complice e intimo rispetto a quello uomo-donna. L’angelo diventa un riflesso della donna e la donna un riflesso dell’angelo, due corpi-specchio. Nel corso delle sei serate Annalisa Cianci e l’étoile Rebecca Bianchi, rispettivamente nel ruolo dell’Arcangelo e di Maria, si alternano con Federica Maine e Giorgia Calenda. Andato in scena all’Opera di Roma per la prima volta nel 2017, è ripreso anche in questa occasione da Claudia De Smet. Le scene sono dello stesso Preljocaj, i costumi di Nathalie Sanson, Eric Soyer riprende le luci di Jacques Chatelet.

Completa e impreziosisce la serata la nuova creazione Nuit romaine. Pensata da Angelin Preljocaj per la compagnia romana durante la pandemia, ha avuto un primo debutto nell’aprile 2022 con la première del film omonimo, proiettato anche lo scorso agosto in occasione del “Cinema Opera” sul piazzale del Teatro. Il film, frutto della collaborazione tra la Maison Dior e la Fondazione capitolina, in sinergia con l’Ambasciata di Francia, è stato girato a Palazzo Farnese. Il 13 settembre al Costanzi si vedrà in prima assoluta il balletto:

«Ho accolto come impegnativa la proposta di trasformare il mio film in un balletto per la scena – confessa Preljocaj, regista e coreografo – di solito avviene il contrario: prima nasce lo spettacolo e poi si pensa di filmarlo, anche per mostrarlo a chi a teatro non può vederlo. Il lavoro è davvero molto interessante, benché complesso. È un’esperienza diversa per me e anche il risultato sarà diverso».

I protagonisti sono la guest star Friedemann Vogel ed Eleonora Abbagnato. Sarà lei, come nel film nel ruolo della dea della notte Nox, a guidare lo spettatore attraverso la successione di quadri coreografici molto diversi tra loro concepiti da Angelin Preljocaj. Le musiche partono da Vivaldi e Händel a Bach, passano per Schubert e Rossini, per arrivare a Wagner e Ligeti fino ai Daft Punk. Le étoiles Alessandra AmatoRebecca BianchiSusanna Salvi Alessio Rezza, i primi ballerini Claudio Cocino e Michele Satriano, i solisti e il Corpo di Ballo del Teatro dell’Opera di Roma interagiranno con la dea Nox. Tutti gli artisti in scena indossano oltre cento costumi firmati da Maria Grazia Chiuri per la Maison Dior. La fusione tra le capacità virtuose degli atelier Dior e quelle del Teatro dell’Opera di Roma ha ricoperto un ruolo fondamentale nel design. Drappeggi e plissettature fatte a mano rivelano tutta la loro delicatezza su cappe e abiti. Intarsi di pizzo, miriadi di perline e sfumature di colori, costumi dipinti a mano disegnati come trompe l’oeil, tutti esempi di eccellenza del linguaggio creativo e artigianale della Maison e della sua Direttrice Artistica, danno vita a effetti spettacolari. Le scene sono firmate da Andrea Miglio, le luci da Eric Soyer.

Dopo la “prima” di martedì 13 settembre (ore 20.00), lo spettacolo torna in scena per cinque repliche consecutive: mercoledì 14 (20.00), giovedì 15 (20.00), venerdì 16 (20.00), sabato 17 (18.00) e domenica 18 (16.30). Le musiche di Serata Preljocaj sono su base registrata.

Sara Zuccari

Roberto Bolle and Friends tutte le tappe

Da Milano a Taormina, ecco tutte le date dei prossimi appuntamenti con il Gala Roberto Bolle and Friends!
Il pubblico avrà ancora una volta un’occasione imperdibile per vedere sullo stesso palco l’étoile dei due mondi Roberto Bolle con star internazionali della danza, un vero e proprio viaggio attraverso la bellezza e la magia di questa forma d’arte.
Roberto Bolle non è solo interprete ma anche Direttore Artistico dei suoi Gala, che sono diventati uno straordinario strumento di diffusione della danza e delle sue eccellenze ad un pubblico trasversale, composto da migliaia di appassionati e non solo.
Forte della sua esperienza sui palcoscenici più importanti del mondo, Bolle riesce a rendere ognuno di questi spettacoli unico nel suo genere ricreando un’atmosfera magica che celebra la bellezza e l’eleganza della danza.
Accanto a lui alcuni ballerini appartenenti alle più importanti compagnie di danza internazionali per realizzare un programma sorprendente, in grado di affascinare un numero di spettatori sempre più vasto ed eterogeneo. Roberto Bolle, protagonista assoluto della danza, infrange costantemente i tabù che costringono il balletto ad arte di nicchia portando sullo stesso palco grandi classici e coreografie nuove e innovative scegliendo di esibirsi con il meglio della danza mondiale.

 Gala Roberto Bolle and Friends le date:

MILANO, Teatro degli Arcimboldi – dal 18 al 26 giugno 2022
ROMA, Terme di Caracalla – dal 12 al 14 luglio 2022
FIRENZE, Piazza SS. Annunziata – 16 luglio 2022
ARENA DI VERONA – 20 luglio 2022
GENOVA, Parchi di Nervi – 27 luglio 2022

Sara Zuccari

Roberto Bolle and Friends Gala 2022: date e città

Da Milano a Taormina, ecco tutte le date dei prossimi appuntamenti con il Gala Roberto Bolle and Friends!
Il pubblico avrà ancora una volta un’occasione imperdibile per vedere sullo stesso palco l’étoile dei due mondi Roberto Bolle con star internazionali della danza, un vero e proprio viaggio attraverso la bellezza e la magia di questa forma d’arte.
Roberto Bolle non è solo interprete ma anche Direttore Artistico dei suoi Gala, che sono diventati uno straordinario strumento di diffusione della danza e delle sue eccellenze ad un pubblico trasversale, composto da migliaia di appassionati e non solo.
Forte della sua esperienza sui palcoscenici più importanti del mondo, Bolle riesce a rendere ognuno di questi spettacoli unico nel suo genere ricreando un’atmosfera magica che celebra la bellezza e l’eleganza della danza.
Accanto a lui alcuni ballerini appartenenti alle più importanti compagnie di danza internazionali per realizzare un programma sorprendente, in grado di affascinare un numero di spettatori sempre più vasto ed eterogeneo. Roberto Bolle, protagonista assoluto della danza, infrange costantemente i tabù che costringono il balletto ad arte di nicchia portando sullo stesso palco grandi classici e coreografie nuove e innovative scegliendo di esibirsi con il meglio della danza mondiale. …
MILANO, TEATRO DEGLI ARCIMBOLDI | Dal 18 al 26 giugno 2022
ROMA, TERME DI CARACALLA | Dal 12 al 14 luglio 2022
FIRENZE, PIAZZA DELLA SS. ANNUNZIATA | 16 luglio 2022
VERONA, ARENA DI VERONA | 20 luglio 2022
GENOVA, PARCHI DI NERVI | 27 luglio 2022
TAORMINA, TEATRO ANTICO | 29 luglio 2022
Sara Zuccari