Back to MOMIX al Teatro Olimpico di Roma

Back to MOMIX segna l’atteso ritorno nella capitale della leggendaria compagnia americana fondata da Moses Pendleton, ospite dell’Accademia Filarmonica Romana cui è legata da un sodalizio artistico che prosegue da quasi quarant’anni. Al Teatro Olimpico (piazza Gentile da Fabriano 17) dal 7 al 19 novembre, lo spettacolo nasce dal desiderio di tornare a calcare le scene dopo anni difficili che hanno allontanato la compagnia dal suo pubblico, con il desiderio di leggerezza e spensieratezza, peculiarità della compagnia MOMIX, e uno sguardo sempre teso al futuro: da qui il gioco di parole del titolo che richiama un classico della cinematografia anni ’80. MOMIX, che di anni ormai ne ha 43, non sembra accorgersene e affronta le sfide della gravità, le acrobazie dei suoi incredibili ballerini e il trasformismo dei suoi personaggi che evocano sensazioni e colori sempre nuovi con gli occhi di un bambino un po’ cresciuto, Moses Pendleton, carismatico direttore artistico e creatore di innumerevoli spettacoli di successo, con l’apporto sempre prezioso della moglie Cynthia Quinn.

Back to MOMIX è una festa fra MOMIX e il suo pubblico, un binomio perfetto che da sempre emoziona, si prende anche un po’ in giro e continua a incantare da ormai due generazioni. Otto i danzatori illusionisti che ritroveremo sul palco (Jessica Adams, Blake Bellenger, Anthony Bocconi, Alison Coleman, Nathaniel Davis, Adrienne Elion, Kelly Trevlyn-Fatscher, Seah Hagan) che daranno vita a uno spettacolo dinamico, surreale e ironico. Saranno interpreti dei più significativi estratti dei grandi classici che hanno segnato la storia della compagnia, restituiti alle luci del palcoscenico con una nuova e viva intensità. Fra questi troviamo Moon Beams che manca dalla capitale da vent’anni, o Table Talk di solito interpretato da un danzatore, questa volta affidato a Jessica Adams, che porta uno spirito tutto femminile alla coreografia, immergendola in una nuova dimensione.

Diversi poi gli estratti da Botanica, divenuto un classico dei MOMIX, che nasce dalla passione per la natura di Pendleton. “Mi sono ispirato per prima cosa a Vivaldi e al suo ciclo delle Quattro Stagioni”, racconta il coreografo che arricchisce il panorama sonoro dello spettacolo con numerose diverse fonti sonore, oltre al classico Vivaldi. Uno spettacolo che incarna l’essenza dei MOMIX: “si vede un fiore in un uccello, un essere umano in una roccia, una donna in un uomo. Bisogna usare la fantasia, l’immaginazione, la creatività. Nei nostri spettacoli cerchiamo di provocare quella che io chiamo ‘optical confusion’: un modo per eccitare i nervi del cervello e stimolare la creatività” prosegue Pendleton. In programma troviamo anche Baths of Caracalla  da MOMIX ReMIX, omaggio a Roma, Lunar Sea spettacolo ispirato al paesaggio lunare e alle sue particolari atmosfere, diverse coreografie dallo spettacolo nato per festeggiare i 35 anni della compagnia, e, infine una novitàRed Dogs che si vedrà per la prima volta a Roma. Il numero prende spunto dai celebri Balloon Dogs dell’artista statunitense Jeff Koons e vede sulla scena enormi cani rossi gonfiabili su cui Moses Pendleton realizza una coreografia originale e divertente.
Il mondo MOMIX è un fun word. Ci divertono molto i giochi di parole che trasferiamo visivamente sulla scena attraverso le nostre coreografie e i nostri costumi” conclude Moses Pendleton.

Lo spettacolo, dopo Roma, prosegue la tournée a Firenze (22-26 novembre Teatro Verdi), Salerno (29 novembre – 3 dicembre, Teatro Giuseppe Verdi) e Civitanova Marche (Teatro Rossini, 6-7 dicembre).

 

Sara Zuccari

Alessandra Ferri nominata direttrice artistica del Wiener Staatsballett dal 2025

Alessandra Ferri sarà la nuova direttrice del Wiener Staatballett  a partire dal primo settembre 2025 .

A settembre 2025, Alessandra Ferri prenderà il posto di Martin Schläpfer alla guida del Balletto di Stato di Vienna. Lo hanno annunciato il Direttore dell’Opera di Vienna, Bogdan Rošcic, e la Direttrice della Volksoper, Lotte de Beer. Ferri è riuscita a prevalere sugli altri 39 candidati grazie alla sua visione artistica e ai suoi piani per lo sviluppo futuro del Balletto di Stato di Vienna, come è stato dichiarato durante una conferenza stampa.

“I colloqui con lei sono stati particolarmente stimolanti per me e Lotte de Beer”, ha detto Rošcic. “L’abbiamo trovata incredibilmente analitica durante i colloqui”. Ferri si è detta “incredibilmente onorata” del nuovo incarico. “È come se tutti i miei sogni si fossero avverati e che ora fosse il momento giusto per condividere la mia esperienza”.

Sara Zuccari

Venti anni per il Gran Ballo della Venaria Reale

L’apertura dell’imponente portone della Galleria Grande della Reggia Sabauda, sulla XXVII edizione del Gran Ballo della Venaria Reale, sarà caratterizzata dal simbolo della Pace. Un ramo d’ulivo che le venti giovani Debuttanti terranno tra le mani accompagnate dagli Aspiranti Guardiamarina. Dalla città di San Francesco, Assisi, un forte segnale di partecipazione delle nuove generazioni che, durante la serata di charity, sabato 28 ottobre, dell’evento Vienna sul Lago, progetto di formazione, cultura e solidarietà, vuole lanciare quale auspicio per la Pace nei territori afflitti dalla guerra.

Un inizio volutamente diverso, dove la suggestione di un sogno si sposa con un gesto concreto di condivisione al dolore dei loro coetanei, vittime della violenza dei conflitti che segnano tragicamente i nostri tempi.

Una speranza condivisa dalla Marina Militare, partner della manifestazione oramai da venticinque anni, che vede protagonisti di Allievi della 3^ classe del corso “Aghenor” dell’Accademia Navale di Livorno, quest’anno al suo 142 anniversario dalla fondazione.

“Vienna sul Lago”,  è  un’iniziativa che, proprio grazie ai suoi obiettivi e ai progetti sociali realizzati durante tutta la sua storia, ha ottenuto numerosi e prestigiosi riconoscimenti da parte della Presidenza della Repubblica italiana e della Presidenza della Repubblica austriaca e che praticamente da sempre gode dei patrocini della Presidenza del Consiglio dei Ministri, del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, del Ministero della Difesa, del Ministero della Cultura, della Regione Piemonte, del Consiglio Regionale del Piemonte, dell’Ambasciata d’ Austria in Italia e dell’Ambasciata d’ Austria presso la Santa Sede, della Città di Vienna.

Da sempre la serata di charity mette al centro importanti temi sociali, oltre che guardare con attenzione ai problemi della società civile.

Sabato 28 ottobre, le giovani Debuttanti indosseranno sotto gli splendidi abiti bianchi del noto stilista internazionale Carlo Pignatelli le “scarpette rosse” per rinnovare l’importante impegno che l’evento mette in campo a contrasto del fenomeno della violenza sulle donne. Una tematica, quella della “violenza di genere e della violenza assistita”, in cui SOS Villaggi dei Bambini è in prima linea e, per il secondo anno, ente beneficiario scelto dal Comitato Organizzatore Vienna sul L

Per contrastare questo fenomeno l’Organizzazione si impegna a fornire supporto alle donne vittime di violenza e ai loro figli, grazie al Programma “Mamma e Bambino”, attivo in tutti i Villaggi SOS presenti in Italia, che offre accoglienza e rafforzamento delle capacità genitoriali e mira a tutelare la relazione tra la mamma e il suo bambino. A favore di questo Programma dal 16 al 29 ottobre, SOS Villaggi dei Bambini lancerà la campagna di sensibilizzazione e raccolta fondi “La violenza non è un gioco”.

“Intervenire sulla violenza non solo fisica che si manifesta anche nelle quotidiane difficoltà per le donne di realizzare appunto i propri sogni, le proprie aspirazioni personali e professionali.” Quanto dichiarato dal Presidente del Comitato Organizzatore Vienna sul Lago, il Notaio Claudio Limontini, che prosegue: “ Quest’anno qualcosa di diverso, di più tragico ha fatto irruzione nelle nostre vite: la guerra, la guerra dei missili e delle bombe, dei cannoni e dei carri armati. Ma la guerra parte da molto lontano, dalla incapacità di rispettare gli altri diversi da noi, dal bisogno di affermazione dell’individuo che mira ad annientare gli altri, dal proprio egoismo. E’ necessario pertanto iniziare ad accettare gli altri per come sono, per quello che fanno, per quello che hanno. Iniziare ad accettare che ci sono Uomini e Donne migliori di noi. Per questo oggi i nostri ragazzi portano un ramoscello di ulivo in mano da donare ad uno sconosciuto qualunque, nel corso della serata. Sono ulivi che arrivano da Assisi, dove il 27 ottobre 1986 si svolse lo straordinario incontro interreligioso voluto da San Giovanni Paolo II, grazie allo “spirito di Assisi” nella gran parte della terra furono sospesi i conflitti armati. Il nostro auspicio è quello di rilanciare dalla Reggia di Venaria, da questa bellezza, da questi giovani fortunati, lo “spirito di assisi”, ovvero il messaggio di Pace affinché questo diventi un valore universale capace di abbattere tutti i muri e reticolati.”

Un altro importante appuntamento, lanciato nell’edizione 2018 dal Comitato Organizzatore che ha voluto rendere omaggio al Gen. Delio Costanzo – uno dei suoi principali fondatori, è quello del “Premio Costanzo”: un prestigioso riconoscimento che rende onore a Donne, Uomini e Istituzioni che, attraverso il loro operato nei singoli campi professionali, hanno reso un “nobile” servizio al Paese.

Sara Zuccari

“The Phantom of the Opera” al TAM Teatro Arcimboldi Milano

C’è grande attesa per il debutto milanese di The Phantom of the Opera, il capolavoro di Andrew Lloyd Webber, che sarà in scena agli Arcimboldi di Milano dall’11 al 22 ottobre 2023. Prodotto da Broadway Italia e presentato a Milano da Show Bees, il musical, diretto da Federico Bellone, con le coreografie di Gillian Bruce, sarà in lingua inglese con orchestra dal vivo. Lo spettacolo arriva a Milano dopo le due settimane di repliche al Teatro Stabile del Friuli-Venezia Giulia a Trieste dal 4 al 16 luglio 2023.

Ramin Karimloo, tra i più stimati interpreti di musical al mondo e nominato agli Olivier Award e ai Tony Award (i premi più importanti del teatro internazionale), sarà di nuovo il Fantasma, ruolo che ha già ricoperto a Londra, in Corea e in occasione del venticinquesimo anniversario dello spettacolo alla Royal Albert Hall di Londra. Accanto a Ramin Karimloo nel ruolo del Fantasma, il soprano italo-americano Amelia Milo che interpreterà il ruolo della protagonista femminile Christine Daaé.

La giovane interprete, selezionata dal regista Federico Bellone e dal supervisore musicale Giovanni Maria Lori, sarà per la prima volta in scena in un musical. La scelta di un volto inedito rappresenta un ulteriore elemento di novità di questa versione dello spettacolo che, pur restando fedele alla trama originale, lo rinnova grazie a sbalorditivi elementi scenografici ed effetti speciali sorprendenti, tra cui un lampadario in fiamme con sopra il Fantasma.

Lo spettacolo, da cui nel 2004 è stata tratta una versione cinematografica diretta dal regista di Hollywood Joel Schumacher, è stato visto, dal suo debutto a Londra nel 1986, da oltre 145 milioni di persone, in 183 città e 17 lingue, oltre ad aver ricevuto più di 70 importanti premi teatrali, tra cui sette premi Tony e quattro premi Olivier. È inoltre uno dei prodotti di intrattenimento più proficui della storia includendo il cinema e qualsiasi altro genere di spettacolo. Il musical, che vanta Andrew Lloyd Webber come compositore, Charles Hart come paroliere e Richard Stilgoe come co-autore del libretto e delle parole delle canzoni, è presentato grazie ad un accordo con The Really Useful Group.

La trama, ambientata a fine Ottocento, è liberamente ispirata all’omonimo romanzo di Gaston Leroux e racconta di una bellissima soprano, Christine Daaé, che diventa l’ossessione di un misterioso uomo mascherato che vive nei labirinti sotterranei di Palazzo Garnier, l’iconica Opera di Parigi.  Finalmente, grazie alla definitiva ripresa del settore del musical in Italia abbiamo la possibilità di portare in scena uno spettacolo che è una pietra miliare della storia del musical e che, per la prima volta, calca un palcoscenico italiano, fregiandosi della presenza di un attore considerato un’eccellenza a livello mondiale, con la speranza di dare seguito a tutte le altre produzioni che abbiamo in programma” ‒ ha dichiarato Federico Bellone.

Andrew Lloyd Webber ha composto le musiche di alcuni dei musical più famosi al mondo tra cui Jesus Christ Superstar, Cats e Joseph and the Amazing Technicolor Dreamcoat. I suoi spettacoli sono stati continuativamente in scena nel West End per 50 anni e a Broadway per 43. Appartiene alla cerchia ristretta di artisti con status EGOT, avendo ricevuto un Emmy, quattro Grammy, un Oscar, e otto Tony Award, insieme a sette premi Olivier.

The Really Useful Group è interamente di proprietà di Andrew Lloyd Webber ed ha lo scopo di produrre, autorizzare e promuovere i suoi spettacoli e le sue musiche in tutto il mondo, tra cui alcuni dei musical più longevi e di maggior successo come The Phantom of the OperaCatsJesus Christ SuperstarEvitaSunset Boulevard School of Rock – Il Musical. The Really Useful Group opera in ambito teatrale, cinematografico e televisivo, sviluppando nuovi progetti e partnership in tutto il mondo, oltre ad adoperarsi attivamente nel campo dell’istruzione, delle licenze amatoriali e dell’editoria musicale. Ogni anno i suoi contenuti raggiungono e sono condivisi da milioni di persone.

Sara Zuccari

Il Balletto di Roma in cena con “Il lago dei cigni, ovvero Il canto”

La stagione della danza dell’Accademia Filarmonica Romana si inaugura martedì 17 ottobre (ore 20.30) con il nuovo allestimento del Balletto di Roma Il lago dei cigni, ovvero Il canto in scena fino al 22 ottobre al Teatro Olimpico.

Fra i più stimati artisti contemporanei italiani, capace di garantire quell’originalità coreografica e registica che da sempre ne caratterizza le creazioni e il successo, Fabrizio Monteverde reinventa il più famoso dei balletti di repertorio classico su musica di Čajkovskij, in un percorso struggente di illusioni e memoria, che vede protagoniste nel ruolo del Cigno Nero Carola Puddu, giovanissima beniamina del pubblico della danza, nota anche per la loro partecipazione alla trasmissione “Amici”, e nel ruolo del Cigno Bianco Roberta De Simone stabilmente nel Balletto di Roma dal 2009, interprete di ruoli solistici e principali delle produzioni della compagnia.

Lo spettacolo consolida la collaborazione fra Filarmonica e Balletto di Roma, cui l’istituzione affida per il secondo anno consecutivo l’apertura della stagione della danza. La compagnia è fra l’altro appena rientrata da una fortunata tournée internazionale in Cina che ha concluso i festeggiamenti per il ventennale di un’altra fortunata produzione, Giulietta e Romeo, che proprio un anno fa, sempre con la coreografia di Monteverde, apriva la stagione 22-23 della Filarmonica. Una tournée impegnativa, sempre sold out, durata un mese con più di 5000 chilometri percorsi, che ha portato il Balletto di Roma nei principali teatri di 9 città, fra cui Pechino e Shangai.

Capolavoro del balletto, sintesi perfetta di composizione coreografica accademica e notturno romantico, di chiarezza formale e conturbanti simbologie psicoanalitiche, Il lago dei cigni è una favola senza lieto fine in cui i due amanti protagonisti, Siegfried e Odette, pagano con la vita la passione che li lega. Una di quelle “favole d’amore in cui si crede nella giovinezza” avrebbe detto Anton Čechov, scrivendo nell’atto unico Il canto del cigno (1887) di un attore ormai vecchio e malato che ripercorre in modo struggente i mille ruoli di una lunga carriera.

Con dichiarata derivazione intellettuale dallo scrittore russo, il Lago di Monteverde trova ne Il Canto il proprio naturale compimento drammaturgico e porta in scena un gruppo di “anziani” ballerini che, tra le fatiche di una giovinezza svanita e la nevrotica ricerca di un finale felice, ripercorrono gli atti di un ulteriore, “inevitabile” Lago.

Persi tra i ruoli di una lunga carriera, i danzatori stanchi di un’immaginaria compagnia decaduta si aggrapperanno ad un ultimo Lago, tra il ricordo sofferto di un’arte che travolge la vita e il tentativo estremo di rimandarne il finale. Individualità imprigionate in una coazione a ripetere, sabotatori della propria salvifica presa di coscienza oltre i ruoli di una vita svanita, gli interpreti ripercorreranno la trama di un Lago senza fine, reiterandovi gesti e legami nella speranza straziante di sopravvivere al finale di una replica interminabile. Condannata ad una perenne metamorfosi, donna a metà tra il bene e il male, Odette/Odile sarà cigno e principessa, buona e crudele, amante fedele e rivale beffarda. Metafora di un’arte che non conosce traguardo, cercherà sé stessa in un viaggio tormentato d’amore, tradimento, prigionia e liberazione. In un teatro in cui tutto ha inizio e nulla ha mai fine, andrà incontro agli stracci consumati di una vita d’artista con lo spirito bianco di una Venere per sempre giovane.

Sara Zuccari

Royal Ballet la Danza sul grande schermo

L’affascinante storia del Don Chisciotte rivive sul palco della Royal Opera House e sul grande schermo nell’interpretazione del Royal Ballet. Ispirato a un episodio del capolavoro di Cervantes, il balletto segue le vicende del goffo cavaliere Don Chisciotte e del suo fedele scudiero Sancho Panza mentre aiutano una disperata coppia di giovani amanti, Kitri (Mayara Magri) e Basilio (Matthew Ball), a coronare il loro sogno d’amore.

La produzione di Carlos Acosta del 2013 sarà trasmessa in diretta nei cinema di tutto il mondo martedì 7 novembre 2023 alle ore 20:15. Il pubblico verrà trasportato indietro nel tempo nella Spagna del XVII secolo grazie alle scene di Tim Hatley e alle suggestive luci di Hugh Vanstone, il tutto accompagnato dagli arrangiamenti e dall’orchestrazione di Martin Yates della travolgente partitura di Ludwig Minkus.

Con questa produzione Carlos Acosta ‒ ex primo ballerino del Royal Ballet che ha recentemente celebrato i suoi 50 anni con uno straordinario spettacolo dedicato alla sua carriera che ha entusiasmato il tempio londinese della danza ‒ porta in scena tutta la verve e l’allegria spagnola, riprendendo la leggendaria versione coreografica del Don Chisciotte di Marius Petipa con le sue trascinanti danze popolari.

Con i primi ballerini Mayara Magri nei panni di Kitri e Matthew Ball come Basilio in una delle coreografie più briose del repertorio del Royal Ballet, Don Chisciotte è una perfetta dimostrazione dell’incredibile talento della compagnia inglese. Brillante, affascinante, divertente e toccante, Don Chisciotte è un balletto ricco di emozioni positive e di straordinari virtuosismi tecnici.

Dal 2008 il programma cinematografico della Royal Opera House porta l’opera e il balletto al pubblico di tutto il mondo. Ogni trasmissione offre al pubblico un posto in prima fila e include filmati esclusivi dietro le quinte, interviste e approfondimenti. Il programma è parte integrante del progetto della Royal Opera House per ampliare il suo pubblico e continuare a contribuire alla ripresa vitale del cinema a livello nazionale e internazionale.

La stagione della Royal Opera House è distribuita nei cinema italiani da Nexo Digital in collaborazione con MYmovies.it.

The Royal Ballet

DON CHISCHIOTTE

In diretta martedì 7 novembre 2023, ore 20:15

Produzione e coreografia: Carlos Acosta da Marius Petipa
Musica: Ludwig Minkus
Arrangiamento e orchestrazione: Martin Yates
Scene: Tim Hatley
Lighting Designer: Hugh Vanstone
Direttore Valery Ovsyanikov

Orchestra della Royal Opera House

Con il generoso sostegno filantropico di Julia and Hans Rausing, Aud Jebsen, Doug and Ceri King, The Friends of Covent Garden e del Royal Opera House Endowment Fund

Sara Zuccari

Torinodanza “UKIYO-E” di Sidi Larbi Cherkaoui

Il coreografo Sidi Larbi Cherkaoui torna quest’anno a Torino insieme al Ballet du Grand Théâtre de Genève, di cui ha assunto la direzione dallo scorso anno, e presenta a Torinodanza Festival il suo spettacolo Ukiyo-e, in scena il 29 e il 30 settembre alle ore 20.45 alle Fonderie Limone di Moncalieri.

In questo spettacolo Sidi Larbi Cherkaoui propone i suoi più recenti moduli creativi, composti di movimenti fluttuanti che sembrano infiniti, in cui i danzatori si muovono senza quasi soluzione di continuità sul palco. Salendo e scendendo le altezze di scale semoventi, che ricordano i quadri di Escher, esprimono tutta la loro leggerezza e capacità di ascesi e caduta.
Cherkaoui vuole evocare in Ukiyo-e un mondo di relazioni e di scambio di energie dove i danzatori trovano il loro spazio insieme agli altri, nella convinzione che la danza sappia portare con sé un senso di comunità e di interconnessione. Il risultato è una grande danza corale di una società che cerca un’armonia, in cui il singolo si fonde nel gruppo creando un grande abbraccio collettivo, come una possibile risposta alla solitudine imposta dal periodo pandemico.

Scheda dello spettacolo
Come possiamo sopravvivere insieme in un mondo di crisi croniche? In un momento in cui questa domanda tormenta il pianeta, Ukiyo-e di Sidi Larbi Cherkaoui ci invita a meditare sulla nostra capacità di resilienza. Il coreografo si è ispirato al termine giapponese che significa le “immagini del mondo fluttuante”. Questo concetto ha dato il nome a un movimento artistico emerso nel periodo Edo e incentrato sulla cattura del momento presente. La performance cerca i possibili percorsi in questo universo sospeso ed esamina le costanti negoziazioni a cui i nostri corpi – sia fisici che sociali – sono sottoposti.
Esamina le tensioni tra movimento limitato e turbolenza, tra compartimentazione e apertura, tra isolamento e coesistenza. Creata con i 22 artisti del Ballet du Grand Théâtre de Genève, la performance porta in scena esseri in cerca di armonia con il loro ambiente. Mette in movimento organismi che, come sistemi di scambio, sono in costante metamorfosi.
L’opera attiva un lavoro di equilibrio di fronte all’impermanenza e propone di immaginare corpi che non si esauriscono nella frattura e nel limite, ma piuttosto di esaltarli come accrescimenti del nostro stesso essere.
Questa coreografia di superamento di se stessi è ambientata all’interno di una struttura in movimento, un motivo ricorrente nelle opere di Sidi Larbi Cherkaoui. La scenografia, concepita in collaborazione con lo scenografo Alexander Dodge, è caratterizzata da una rete di scale impossibili attraverso le quali i danzatori si perdono e si ritrovano, come strutture mobili e labirintiche che evocano l’ascesa e l’abisso.
È in questa serie di onde infinite, che i corpi sono chiamati a unirsi, dialogare e contaminarsi.
La performance è accompagnata dalle composizioni contemporanee di Szymon Brzóska per trio d’archi e pianoforte e dalle creazioni ritmiche percussive ed elettroniche di Alexandre Dai Castaing.

Sidi Larbi Cherkaoui, figura di spicco della scena belga della danza contemporanea, ha all’attivo più di cinquanta coreografie e numerosi riconoscimenti, tra cui due Laurence Olivier Awards, tre premi Tanz come “miglior coreografo dell’anno” e il Premio Kairos.
Molto noto nella scena ginevrina, lascia il timone del Ballet Vlaanderen, con cui ha creato Fall (2015), Exhibition (2016) e Requiem (2017), per assumere la direzione del Ballet du Grand Théâtre de Genève dal luglio 2022.
Nel 2018, Cherkaoui ha collaborato con Damien Jalet e Marina Abramoviæ per la produzione di Pelléas et Mélisande ad Anversa, poi per Boléro all’Opéra National de Paris. Tra le sue produzioni operistiche figurano anche Les Indes galantes di Rameau, Alceste di Gluck e Satyagraha di Glass. La sua affinità con il balletto e l’opera ha dato vita ad alcune delle sue opere più significative, oltre che a stimolanti collaborazioni interdisciplinari con artisti visivi, designer e musicisti.

Fonderie Limone Moncalieri – Sala Grande
29 e 30 settembre, ore 20.45
SIDI LARBI CHERKAOUI | BALLET DU GRAND THÉÂTRE DE GENÈVE
UKIYO-E
coreografia Sidi Larbi Cherkaoui
scenografia Alexander Dodge
costumi Yuima Nakazato
luci Dominique Drillot
drammaturgia Igor Cardellini
musica Szymon Brzoìska e Alexandre Dai Castaing
canto e danza Kazutomi «Tsuki» Kozuki
canto, Shinobue, Nohkan e Kokyu Shogo Yoshii
percussioni Alexandre Dai Castaing e Shogo Yoshii
musica elettronica Alexandre Dai Castaing

Ballet du Grand Théâtre de Genève
Direttore generale Aviel Cahn
Direttore del Balletto Sidi Larbi Cherkaoui
Partner del Ballet du Grand Théâtre Indosuez Wealth Management
Con il sostegno della Fondazione svizzera per la cultura Pro Helvetia

Sara Zuccari

Wheeldon, Montero e Pastor tre autori all’Opera di Roma

Un omaggio al compositore e pianista Ezio Bosso nel mese in cui avrebbe compiuto 52 anni: ad aprire la Serata Coreografi Contemporanei – in scena al Teatro Costanzi dal 19 al 24 settembre – è Within the Golden Hour di Christopher Wheeldon, coreografia sulla musica del compositore e musicista italiano scomparso nel 2020. Questo balletto è solo il primo dei tre titoli che costituiscono la Serata, con cui torna e si rinnova – a seguito del successo ottenuto nelle precedenti stagioni – la formula del Trittico di danza fortemente voluta da Eleonora Abbagnato. Tre lavori molto diversi tra loro vengono accostati in un unico programma: oltre a Within the Golden Hour, saranno eseguiti Chacona di Goyo Montero – entrambi i titoli entrano per la prima volta nel repertorio della compagnia dell’Opera di Roma – e Bolero di Krzysztof Pastor – andato in scena a Caracalla lo scorso luglio. Protagonisti le étoiles Alessandra Amato, Rebecca Bianchi e Alessio Rezza, i primi ballerini Claudio Cocino e Michele Satriano, i solisti Federica MaineMarianna Suriano e Giacomo Castellana, e il Corpo di Ballo del Teatro dell’Opera di Roma. Dopo la prima di martedì 19, cinque le repliche fino al 24 settembre.

La serata si apre dunque con Within the Golden Hour, creato dal coreografo Christopher Wheeldon nel 2008 per il San Francisco Ballet: balletto contemporaneo in un atto unico, è una poesia per quattordici danzatori sulla partitura per archi composta da Ezio Bosso e sul Movimento andante del Concerto per violino in si bemolle maggiore RV583 di Vivaldi. La pulsante partitura prende corpo nel linguaggio coreografico di Wheeldon, intimo, ipnotizzante e valorizzante la bellezza del movimento puro. Uno spettacolo per gli occhi, cui contribuiscono gli scintillanti costumi di Anna Biagiotti e le luci di Peter Mumford. Christopher Wheeldon – Officer of the Order of the British Empire – è stato un danzatore del Royal Ballet (1991), di cui è attualmente Artistic Associate, e del New York City Ballet (1993), dove ha iniziato il percorso come coreografo nel 2001. Da allora ha creato e messo in scena produzioni per molte delle principali compagnie di balletto del mondo. Ha vinto il Tony Award e l’Outer Critics Award (An American in Paris), il Benois de la Danse (Cenerentola e Winter’s Tale)l’Olivier Award (Aeternum e Polifonia). Within the Golden Hour è considerata una delle sue migliori creazioni.

Il Trittico prosegue con Chacona, coreografia che lo spagnolo Goyo Montero ha creato nel 2011. La musica di Bach – che il coreografo ama particolarmente, utilizzandola spesso nelle sue creazioni – è eseguita dal vivo da Vincenzo Bolognese (violino solo), Enrica Ruggiero (pianoforte) e Sergio Segato (chitarra). Il balletto, che vede otto coppie, è stato pensato per danzatori classici ma si realizza in uno stile contemporaneo dinamico e brillante tale da renderlo particolarmente impegnativo dal punto di vista fisico. In questa danza ritroviamo la cifra distintiva del coreografo spagnolo che, formatosi inizialmente a Madrid, sua città natale, ha proseguito la formazione in ambito internazionale e soprattutto in Germania, dove ha potuto studiare un ampio repertorio che abbraccia lavori contemporanei e neoclassici oltre a quelli più classici. Coreografo dal 2000, ha lavorato per le maggiori compagnie europee. Dal 2008, è direttore del Balletto dello Staatstheater Nürnberg. Con Chacona debutta all’Opera di Roma. Di Chacona Montero firma anche costumi e scene, con Verena Hemmerlein, oltre che le luci con Nicolás Fischtel.

Conclude la serata il Bolero di Krzysztof Pastor, creato nel 2012 sul capolavoro di Ravel e che la compagnia capitolina ha interpretato per la prima volta sul palcoscenico delle Terme di Caracalla lo scorso luglio. Il Bolero occupa un posto speciale nella storia della musica e della danza: anche all’Opera di Roma, il balletto è stato presente nel cartellone già dal 1944, andando in scena nella versione di Milloss, Dolin, Urbani e in quella che ha segnato la storia e che ancora oggi si pone come un’icona è quella leggendaria di Maurice Béjart. Da sempre il Bolero è stato concepito “in cerchio”, generalmente con un tavolo rotondo al centro del palcoscenico su cui danza un solista, donna o uomo, e gli altri ballerini tutti intorno: nella sua versione, Pastor sceglie di usare un ampio spazio rettangolare e di affidare l’esecuzione del suo Bolero a un uomo e a una donna, una coppia principale, con un corpo di ballo che li ingloba e li rilascia. Le scene e i costumi sono di Tatyana van Walsum, le luci di Bert Dalhuysen. Dopo essersi ritirato come ballerino e aver intrapreso la strada della coreografia al Washington Ballet (1997-1999), Pastor ha proseguito la carriera ad Amsterdam, come coreografo residente al Dutch National Ballet (2003-2017). È qui che ha creato la maggior parte dei suoi balletti originali incluso il Bolero. Nel 2009 prende la direzione del balletto al Teatr Wielki di Varsavia, riuscendo a portare la compagnia ad una tale autonomia artistica da essere elevata allo status di Balletto Nazionale Polacco.

Le musiche di Chacona sono eseguite dal vivo. Within the Golden Hour e Bolero vedono le musiche su base registrata eseguite dall’Orchestra del Teatro dell’Opera di Roma. Nel primo titolo le parti soliste sono affidate a Vincenzo Bolognese (violino) e Koram Jablonko (viola), la direzione a Carlo Donadio. Nel secondo l’orchestra è diretta da Kevin Rhodes.

Lo stesso programma verrà portato a Bologna dove la compagnia, diretta da Eleonora Abbagnato, sarà ospite del Teatro Comunale il 10 e 11 novembre.

Sara Zuccari

Roma la Danza omaggia Bernini

La Danza omaggia Bernini: sulla scia dei numerosi eventi di danza e musica da lui ideati e allestiti all’interno di siti storici e culturali, Daniele Cipriani annuncia il suo progetto speciale per il Ministero della Cultura che si svolgerà alla Galleria Borghese di Roma, mercoledi 13 settembre alle 20,30 e 21,30. Una performance itinerante di danza tra le sale della Galleria Borghese che prende ispirazione dalla potenza teatrale dell’opera di uno dei più grandi e poliedrici artisti di tutti i tempi, Gian Lorenzo Bernini (1598-1680).

A rendere omaggio al geniale architetto/scultore/pittore, ideale rappresentante del barocco, saranno dei protagonisti della danza internazionale, Eleonora Abbagnato, già étoile dell’Opéra de Paris e direttrice del Corpo di ballo dell’Opera di Roma, Benjamin Pech, anch’egli già étoile dell’Opéra de Paris, e Sergio Bernal, già primo ballerino del Ballet Nacional de España. Con loro, i coreografi/danzatori Sasha Riva Simone Repele, ognuno dei quali condurrà il pubblico lungo un percorso immersivo, un viaggio tra suggestioni coreutiche, artistiche, storiche e architettoniche che porterà alla scoperta di opere, storie, miti e artisti, in un inedito dialogo tra antichità d’arte e modernità d’ispirazione, tra storia e contemporaneità.  Danzano, inoltre,  Rosaria Di MaroAlessio Rezza, étoile del Teatro dell’Opera di Roma, e altri ballerini del teatro capitolino.

Con un cast complessivo di dieci artisti, La Danza omaggia Bernini si concentra su tre capolavori del Bernini custoditi all’interno della Galleria Borghese – Il ratto di Proserpina, Apollo e Dafne, David – simboli di un’arte in grado di infondere movimento all’immobilità della materia e colore al candore della pietra. Il percorso si snoda dalla sala degli Imperatori, dominata dalla celebre scultura Il ratto di Proserpina, a quelle del David e di Apollo e Dafne, per concludersi nel monumentale salone di Mariano Rossi.

Dal balletto Le Parc (cor. Angelin Preljocaj), diventato uno dei cavalli di battaglia della celebre ballerina, Eleonora Abbagnato interpreterà due momenti clou:  il passo a cinque detto “dei Giardinieri” e, insieme a Benjamin Pech, il passo a due, detto “del bacio”. Sergio Bernal ci propone una danza di grande intensità dal lavoro da lui stesso creato in onore di un altro celebre scultore: Rodin. C’è attesa per la nuova creazione di Sasha Riva e Simone Repele, interpreti e autori sempre più apprezzati nel panorama tersicoreo mentre, ancora in chiave moderna, un momento particolarmente suggestivo sarà l’assolo creato da Adriano Bolognino, giovane coreografo tra i più apprezzati sull’attuale scena contemporanea, per la danzatrice Rosaria Di Maro, quasi una novella Galatea completamente ricoperta di creta.

La Danza omaggia Bernini, frutto dell’incontro tra espressioni artistiche differenti (danza, musica, e video design), presenta storie che appartengono a tutti, la proiezione danzante di stati d’animo che abitano il nostro mondo interiore, opere d’arte “in movimento” in un passaggio senza soluzione di continuità, da scene marmoree a momenti tersicorei: dall’attimo eterno della scultura a quello fuggente del gesto danzato.

Si rinnova il messaggio di una capitale accogliente e sperimentatrice che spalanca le porte di uno dei suoi luoghi simbolo, la Galleria Borghese, scrigno di capolavori artistici tra i più celebri al mondo, con uno spettacolo site-specific appositamente immaginato per farne risplendere di nuova luce la già straordinaria bellezza e per regalare al pubblico un’esperienza indimenticabile. Roma, città eterna e capitale d’eterna bellezza, punta sull’arte e la cultura quali strumenti d’elevazione dell’animo e del pensiero.

Sara Zuccari

Premio Internazionale Ginestra d’Oro 2023

Sabato 9 settembre 2023 alle ore 21.00 in Piazza Cesare Battisti nel  Comune di Marcellina, si svolgerà  la 23°esima edizione del Premio Internazionale Ginestra d’Oro per la Danza, riconoscimento annuale dedicato al mondo della danza e della cultura,  negli anni sono stati insigniti più di 100 personalità portando lustro e successo in ventidue anni di edizioni al Comune di Marcellina  diventando uno degli eventi più seguiti dell’area della sabina e della Valle dell’Aniene.

Sabato 9 settembre si consegneranno gli ambiti  Premi Internazionali Ginestra d’Oro 2023 alle ore 21.00 in Piazza Cesare Battisti a Marcellina, l’evento è organizzato dal Giornale della Danza, La scuola di danza La Gioia di Danzare e la Proloco di Marcellina, con il Patrocinio del Comune di Marcellina.

Tra i premiati della 23° edizione del Premio Internazionale Ginestra d’Oro spicca il riconoscimento alla carriera per la danza  andrà  all’étoile internazionale dell’Opera di Parigi, Direttore del Corpo di Ballo e della Scuola di danza del Teatro dell’Opera di Roma  Eleonora Abbagnato. Il riconoscimento per la televisione e la danza verrà assegnato alla Showgirl e prima donna di tanti varietà in Tv  Matilde Brandi. Un altro importantissimo premio Ginestra d’Oro alla carriera per la danza verrà conferito all’étoile internazionale Giuseppe Picone, già direttore del Corpo di Ballo del Teatro San Carlo di Napoli e Guest Star nei Teatri più importanti e famosi del mondo. Riceveranno il prestigioso premio per la danza le Stelle del Teatro dell’Opera di Roma l’étoile Susanna Salvi e il primo ballerino Michele Satriano. Quest’anno sarà  il coreografo Fabrizio Mainini a ricevere, per la seconda volta dopo 23 anni, l’ambito premio Ginestra d’Oro per la Danza e la Tv come coreografo. Il Premio Ginestra d’Oro alla formazione di danza verrà conferito al Maestro Gerardo Porcelluzzi, docente della Scuola di Danza del Teatro dell’Opera di Roma. Il premio speciale al valore, per aver sempre dimostrato nel suo ruolo impegno e  professionalità, verrà conferito all’Onorevole Alessandro Palombi. Infine il premio Ginestra d’Oro alla danza quest’anno verrà consegnato al manager e organizzatore di grandi eventi di danza Daniele Cipriani. Sempre per la danza verranno insignite Daniela Maccari, danzatrice e musa di Lindsay Kemp e Gaia Canichella per i successi ottenuti con la divulgazione della danze orientali.

Il premio, che nasce per iniziativa della Scuola di Danza La Gioia di Danzare  nel corso delle precedenti edizioni il premio Internazionale Ginestra d’Oro è stato conferito a personalità di spicco di livello internazionale del mondo della danza e del balletto, per citarne alcuni, come: Carla Fracci, Raffaella Carrà, Pippo Baudo, Claudio Baglioni, Mara Venier, Renzo Arbore, Fabrizio Frizzi, Giorgia Meloni,  Roberto Bolle, Raffaele Paganini, Don Lurio, Fabrizio Mainini, Misha Van Hoecke, Lindsay Kemp, Valter Zappolini, Andrè De La Roche, Silvio Oddi, Kledi Kkadiu, Ugo dell’Ara, Alberto Testa, Rossella Brescia, Igor Yebra, Franca Bartolomei, Laura Comi, Gaia Straccamore, Alessandra Amato, Alessandro Riga, Claudio Coviello, Luciano Cannito, Paola Jorio, Margherita Parrilla, Elettra Morini, Alessandra Celentano, Carmen Russo e Enzo Paolo Turchi e tanti altri..

Nel 2006 l’ètoile mondiale Carla Fracci  venne insignita del Premio Internazionale Ginestra d’Oro e in quell’occasione gli venne conferita la “Cittadinanza Onoraria di Marcellina”, evento che vede una targa affissa per ricordare il memorabile evento all’interno dell’edificio del Comune di Marcellina.

Sara Zuccari