I Casi della Danza

Accademia Nazionale di Danza dal 25 giugno al 12 luglio il suggestivo Teatro Grande con vista sul Palatino

Una sera d’estate, un panorama mozzafiato, un palcoscenico incastonato nel cuore di Roma e la bellezza della danza in una maratona che coinvolge tutti i corsi dell’Accademia Nazionale di Danza.

Dal 25 giugno al 12 luglio il suggestivo Teatro Grande con vista sul Palatino romano accoglie il pubblico e apre le sue porte per ben 12 serate con 4 programmi differenti in cui le diverse “scuole” dell’AND porteranno in scena lavori del repertorio e ben 10 prime assolute con oltre 350 allievi coinvolti.

Una sfida raccolta e realizzata dalla neodirettrice Anna Maria Galeotti che con nuovo impulso guiderà per i prossimi tre anni l’Accademia: ”questo luogo merita di essere valorizzato – afferma Galeotti – e l’obiettivo è quello di crescere e far crescere i nostri allievi nel segno di una versatilità e di una qualità artistica irrinunciabili per la formazione e la creazione di un danzatore”.

“Le Monere, il regno della trasformazione” è il fil rouge degli spettacoli finali di quest’anno: il tema prende spunto da questi insostituibili microrganismi che condizionano tutte le funzioni vitali presenti in natura e rendono possibile il processo della mutazione. Una definizione che ben si presta alla descrizione dei linguaggi artistici della contemporaneità. Attraversando la storia dell’arte di Tersicore, l’Accademia Nazionale di Danza presenta programmi diversi a seconda delle scuole accademiche che offrono agli studenti la possibilità di confrontarsi con firme, stili e linguaggi variegati e, al contempo, propone un viaggio prezioso per il pubblico che desidera osservare questa sfida creativa e interpretativa.

Martha Graham, Merce Cunningham, Bella Lewitzky, John Neumeier, Jean Claude Gallotta, Luisa Maria Arias, Simona Bertozzi, Davide Bombana, Jarek Cemerek, Denis Ganio, Fabrizio Favale, Nyco Piscopo, Ivan Truol Giselda Ranieri: questi i nomi di alto profilo che firmeranno le creazioni eseguite dai Corsi propedeutici con allievi dai 10 ai 18 anni (Scuola di danza classica), i Trienni e i Bienni Contemporanei (Scuola di danza contemporanea), i Trienni classici (Scuola di danza classica) e infine Trienni e i Bienni compositivi (Scuola di coreografia).

PROGRAMMA

Il sipario dell’estate accademica si apre il 25, 26 e 27 giugno alle ore 21.30 con un dittico danzato dai Corsi Propedeutici, firmato da Nyco Piscopo Denis Ganio.

“Carosello” è una nuova creazione originale del coreografo emergente Nyco Piscopo, co-fondatore della compagnia “Cornelia”, che avrà il compito di guidare i primi corsi propedeutici in una coreografia istintuale che rivisita in chiave più attuale le fiabe di Perrault sulle note di Chopin, eseguite dal vivo da Chiara Ricci.

Denis Ganio, già primo ballerino della compagnia di Roland Petit a Marsiglia e poi all’Opera di Parigi, firma un lavoro in prima assoluta dal titolo “Omaggio a Charles Trenet  – Le fou chantant”, dedicato al celebre cantautore francese del dopo guerra soprannominato il ‘folle che canta’.

Dal 30 giugno fino al 2 luglio alle ore 21.30 saliranno invece sul palco gli studenti della Scuola di danza contemporanea con un programma denso che spazia dalla autorialità italiana a quella internazionale con un omaggio al repertorio storico in un continuo rimando tra ritorni all’origine, reinterpretazione e trasformazione dei principi fondanti delle tecniche moderne.

Si parte da un omaggio alla pioniera della modern dance Martha Graham: Caterina Rago, già allieva dell’AND e ora danzatrice dalla Martha Graham Dance Company ricostruisce “Acts of Lights – Ritual to the Sun” con l’obiettivo di ricreare fedelmente il lavoro originale.  Nello stesso solco filologico si colloca la scelta di presentare “Game Plan” coreografia di Bella Lewitzky, altra figura pionieristica della danza moderna americana del XX secolo e schietta sostenitrice della libertà di espressione principale sviluppatrice della tecnica Horton. A Walter Kennedy, già danzatore della Lewitzky Dance Company, il compito di ricostruire questa coreografia del 1973.  Saranno inoltre ripresi diversi estratti da “Ulysse” di Jean Claude Gallotta, esponente di spicco della cosiddetta Nouvelle Danse FrançaisGaetano Vaccaro, ballerino della Compagnia, rimonterà dei brani da questo lavoro del 1981 in cui Gallotta offre una elaborazione coreografica che fonde narrazione e immaginario come risposta alle paure per un futuro incerto. Infine, il coreografo e ballerino ceco Jarek Cemerek, arriva con una prima assoluta dal titolo “Transformation” che riprende fedelmente il tema fondante dello spettacolo ponendoci di fronte a tre semplici interrogativi: “come eravamo una volta? Come siamo oggi? E come saremo nel futuro?”. Nella stessa serata anche il nuovo lavoro di Ivan Truol, fondatore e codirettore artistico dal 1997 della Compagnia Atacama che presenta “Connessioni” su musica originale di Sergio De Vito: una creazione corale che pone l’attenzione sull’ascolto e l’interazione all’interno del gruppo, metafora del processo evolutivo dell’essere umano.

Dal 4 al 7 luglio torna protagonista la Scuola di danza classica con i Trienni per un trittico di creazioni con una particolare attenzione verso lo stile neoclassico.

Davide Bombanagià Primo Ballerino alla Scala di Milano, al Pennsylvania Ballet, allo Scottish Ballet, alla Bayerish Staatballett e Direttore del corpo di ballo di Maggio Danza e del Teatro Massimo di Palermo, presenta la nuova creazione in prima assoluta “Metamorphosis” su musiche di Philip Glass che interpreta la metamorfosi come un processo inverso di rarefazione, spogliamento e involuzione.

In programma anche la straordinaria ripresa di alcuni brani da “Yondering”, creata da John Neumeier nel 1996 co-produzione tra la National Ballet School of Canada e Hamburg Ballet School che può essere danzato solamente da allievi selezionati delle migliori scuole e accademie professionali di tutto il mondo, per scelta espressa di Neumeier, pietra miliare nella coreografia contemporanea e direttore per oltre cinquant’anni del Balletto di Amburgo.  La coreografia ripresa da Konstantin Tselikov per gli studenti dei Trienni classici indaga il tema del viaggio.  

Il Trittico accosta questi due lavori a quello di Luisa Maria Arias, attiva al fianco di coreografi come Duato, Kylian, Ek, Naharin, Sol Leon, Pite, Goecke, Shechter, Ekman. La coreografia in prima assoluta dal titolo “CI_siAMO” è dedicata al valore della terra e alla responsabilità degli esseri umani.

Simona Bertozzi, Giselda Ranieri e Fabrizio Favale continuano il caleidoscopico percorso nella danza d’autore con tre prime assolutedal 9 al 12 luglio per lo spettacolo della Scuola di coreografia che prevede anche un omaggio a Merce Cunningham “50 LOOKS” ripresa da Dino Verga con Luca Russo e Stefania Brugnolini sotto la supervisione di Patricia Lent del Merce Cunningham Trust.

“TERA – 1012” è il titolo del brano di Simona Bertozzi che prende spunto da 1012 (1.000.000.000.000) ossia il numero di batteri che vivono sulla superficie della pelle umana che svolgono ruoli vitali per la nostra salute e il nostro benessere.

“The nothing garden” di Fabrizio Favale ci trasporta invece all’interno di un giardino inventato con un gioco di danze astratte come segnali provenienti da altri mondi. 

Giselda Ranieri, danzatrice e coreografa specializzata in Scienze dello Spettacolo e della Produzione Multimediale e in instant composition, infine, propone una sua “SynThesis”, un processo di ri-fusione, assimilazione e mescolamento di elementi vari che danno origine a un nuovo magma, un corpo sociale che attraversa la dimensione dell’ironia e dell’assurdo. Non poteva mancare una performance curata, firmata e realizzata dagli allievi dei Bienni compositivi, futuri coreografi di domani.

Nelle date del 24, 25, 29 giugno e 4 luglio prima delle prove generali il Progetto “l’AND incontra” a cura di Gloria Giordano propone degli incontri con i coreografi ospiti, assistenti e ricostruttori per presentare i  lavori in programma e per condurre per mano il pubblico alla visione degli spettacoli. Gli incontri si terranno al Teatro Grande e al Teatro Ruskaja dell’Accademia alle ore 20 (solo il 25 giugno alle ore 20.30).

Sara Zuccari

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